There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

lunedì 4 febbraio 2013

The Following: la serie più attesa dell'anno da stasera su Premium Crime e Sky Uno


Da questa sera, su Premium Crime e su Sky Uno.


Quando una serie “evento” è nell’aria, lo si avverte in fretta, ma solo il pilot, alle volte, può chiarirci meglio le idee.

Negli ultimi anni, vuoi per una generale carenza stilistica nelle produzioni americane, vuoi per l’enorme vuoto lasciato da alcuni show (superfluo citare Lost per l’ennesima volta), ci siamo trovati spesso di fronte ad alcuni presunti successi "abbaglianti" che con una manciata di puntate si sono invece rivelati strepitosi flop.

La novità più attesa del 2013 è senza dubbio The Following (dal 4 febbraio su Premium Crime, Mediaset Premium, e contemporaneamente su Sky Uno) che segna l’esordio sul piccolo schermo di Kevin Bacon nei panni di Ryan Hardy, ex agente dell’FBI richiamato a investigare su un serial killer catturato nove anni prima e appena evaso dal carcere.

L’episodio pilota, in onda ieri sera negli States sul network Fox, ha riscosso un successo incredibile di pubblico e critica: osannato oggi dalla stampa d'oltreoceano, a The Following sono bastati 40 minuti per mettere tutti d’accordo.

Un entusiasmo incontenibile per la serie di Kevin Williamson quindi, entusiasmo che, dopo la visione della prima puntata, non posso non condividere.

Una bomba, ecco cos’è The Following
Una bomba pronta a esplodere in tutta la sua irruenza.

Una sfida nella sfida, quella del poliziotto buono contro la sua nemesi feroce, che esula però dagli altri drama simili grazie a due caratteristiche fondamentali: la liason con il mondo di internet e dei social network in primis, argomento gettonatissimo in questo momento in ogni sfera della vita quotidiana, e il fascino inestimabile di un personaggio come quello di Ryan. 
The Following riuscirà a tenervi inchiodati, letteralmente, e non scherzo, letteralmente, davanti allo schermo per tutti i 40 minuti del pilot, nonostante i sobbalzi, nonostante l’hype a livelli altissimi.

Ottimo l’utilizzo dei flashback, per nulla prolissi o confusi, utilissimi anzi a descrivere perfettamente gli eventi accaduti nove anni prima rispetto agli eventi portati in scena dal regista.

Un gioiello, ecco cos’è The Following: un prodotto per il piccolo schermo che non ha nulla da invidiare alle grandi pellicole sul genere, che ricorda inevitabilmente Il Silenzio degli Innocenti o i romanzi di Michael Connelly, differenziandosi per la maggior profondità attribuita ai personaggi, evidente già dopo la prima puntata.

Una bomba, dicevamo, che è lì lì per esplodere, con un potenziale tale da poter davvero lasciare il segno stavolta, a dispetto dei numerosi buchi nell'acqua messi a segno ultimamente dalla maggior parte dei network americani.

Impossibile non lasciarsi travolgere da Kevin Bacon, inevitabile calarsi subito al centro della storia, non solo per merito di un plot davvero meritevole e di una regia sopraffina, ma per tutto il contesto perfettamente orchestrato, che vanta, come ciliegina sulla torta, un ottimo cast, uno script ben strutturato e una colonna sonora ad hoc.

Imperdibile, non c'è altro da aggingere.
Provare per credere. 



3 commenti:

Unknown ha detto...

Messo in agenda, grazie!

Cannibal Kid ha detto...

il pilot è piaciuto anche a me.
però vediamo come prosegue, visto che come hai ricordato tu molte serie partite bene poi sono crollate...

Anonimo ha detto...

Oddìo, mi hai fatto venire una tale voglia di vederlo che adesso mi licenzio perché non resisto fino a stasera!
:D
Comunque a proposito di serie tv pacco, per me il top è "Alcatraz": una vera merda, tanto più che essendo di J.J. Abrams le aspettative erano elevatissime.
Ciao!
Alberto