There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

sabato 12 febbraio 2011

Grey’s Anatomy: nuovi amori e piccoli tradimenti nella stagione 7


Superare un trauma non è mai facile, e al Seattle Grace, medici e specializzandi, lo hanno sperimentato sulla propria pelle.
Come rialzarsi dopo una caduta? Dove cercare quel coraggio che è venuto meno? La settima stagione di Grey’s Anatomy prova a dare una risposta a tutti questi interrogativi.

Alcuni telefilm ci fanno sorridere, altri sbellicare dalle risate, altri ancora ci tengono col fiato sospeso, ma solo pochi riescono a emozionarci davvero. Grey’s Anatomy è uno di questi. Dopo quasi sette anni, la serie di Shonda Rhimes, riesce ancora a toccare le corde del cuore, travolgendo gli oltre 12 milioni di spettatori che vanta per ogni puntata, in un turbinio di emozioni irrefrenabili.
La stagione in corso, iniziata sui cocci della sparatoria avvenuta al Seattle Grace al termine della sesta, prosegue all’insegna della rinascita e del cambiamento, puntando i riflettori sulla crescita personale di ognuno.
Ancora scossi dall’accaduto e turbati dalle numerose perdite, il gruppo di medici e specializzandi, ognuno a modo proprio, reagisce in maniera differente allo shock, superando chi prima chi dopo, il trauma subito, come emerge chiaramente negli episodi
Can't Fight Biology, Almost Grown, These Arms Of Mine (girato sotto forma di documentario) e That’s Me Trying, fondamentali per approfondire la condizione psicologica ed emotiva di ogni singolo personaggio.
Cristina Yang (Sandra Oh), si rivela gradualmente come uno dei medici più sconvolti dalla sparatoria, e ancora sconcertata e impaurita, a inizio stagione decide di abbandonare il programma da specializzanda per concentrarsi su se stessa e provare a scacciare gli incubi che da mesi la perseguitano.
Questo avvenimento, punto cardine nella prima metà della stagione, non lascia ovviamente indifferente Meredith (Ellen Pompeo), che si ritrova a dover fare i conti con l’ostilità e il rancore della sua migliore amica di sempre, restia anche nei confronti del neo-marito Owen (Kevin McKidd) e di tutti gli altri colleghi dell’ospedale. Il distacco forzato della Yang, getta tutti nello scompiglio, e ad aggravare il rapporto con Mer, già di per sé molto teso, la notizia di una ostilità uterina che potrebbe causare un aborto nel caso (remoto) di gravidanza.
A stupire enormemente è la fermezza di carattere della Grey che, forte degli errori commessi più volte in passato, stavolta non getta la spugna e raccolte tutte le forze, continua a testa alta il suo cammino, dimostrandosi sempre più motivata e audace al lavoro, matura con il marito, e paziente con l’amica in crisi. Un personaggio in continua evoluzione il suo, capace ormai di affrontare qualsiasi avversità, grazie alle esperienze maturate in passato, alla sua tenacia, e forte del costante supporto di Derek, soprattutto in un momento delicato come quello che insieme stanno attraversando.
A preoccupare il buon dottor Derek Shepherd (Patrick Dempsey) non è solo il desiderio di una gravidanza apparentemente impossibile, ma anche l’inizio della sperimentazione sulla cura per l’Alzheimer, che rischia di minare il rapporto con la giovane moglie; ciò non gli impedisce però di prendersi a cuore anche la crisi esistenziale di Cristina, responsabile di avergli salvato la vita pochi mesi prima. Tra i due si instaura così un rapporto di fiducia e rispetto reciproco, un’amicizia decisamente inaspettata, che porterà a ottimi risultati, seppur molto lentamente, spingendo Cristina, nell’undicesimo episodio,
Disarm, a tornare finalmente al Seattle Grace e riprendere in mano i ferri del mestiere.
A emergere notevolmente a livello professionale è Alex Karev (Justin Chambers) che in
Something’s Gotta Give, con l’arrivo di un nuovo dispotico pediatra, il dottor Stark (Peter MacNicol, il celebre avvocato “biscottino” in Ally McBeal) e i suoi modi poco efficienti di operare, riesce a farsi spazio tra gli specializzandi, dando riprova in più di un’occasione, dei miglioramenti raggiunti in sala operatoria e della sua ottima attitudine a relazionarsi con i pazienti.
L’esordio di Stark arriva in concomitanza all’abbandono di Arizona (Jessica Capshaw) partita per l’Africa e rea di aver lasciato su due piedi Callie (Sara Ramirez) in aeroporto, con il cuore in mille pezzi. Scoraggiata e sconfitta dall’ennesima delusione amorosa, la sensuale dottoressa Torres cerca conforto tra le braccia dell’amico Mark Sloan (Eric Dane), che di fronte alla possibilità una notte di sesso bollente, non si tira certo indietro.
In
Slow Night, So Long, così, la bizzarra coppia si ricongiunge, nonostante il fantasma di Arizona continui a farsi sentire senza lasciare sola Callie neanche un minuto, e nonostante Mark non smetta di pensare e desiderare la dolce Lexie (Chyler Leigh), quest’ultima sul punto di cedere alle sue avances e concedergli quella seconda possibilità tanto attesa e sofferta.
In
Adrift and at Peace, Lexie abbandona ogni difesa e si getta tra le braccia di Mark: con il ritorno inaspettato di Arizona (disposta ad abbandonare il suo progetto di lavoro in Africa per coronare il suo sogno d’amore con Callie, che però sulle prime la respinge aspramente) il triangolo in un attimo si trasforma in un quartetto, e la situazione non tarda a complicarsi quando un colpo di scena al termine del dodicesimo episodio, Start Me Up, ci informa che la Torres aspetta un figlio da Mark.
Questa puntata verte però principalmente su tutt’altra storia, e focalizza l’attenzione sull’incerto legame instauratosi tra la dottoressa Altman (Kim Raver), e il paziente Henry Burton (Scott Foley), diventati marito e moglie in seguito a un’azzardata decisione di Teddy: privo di assicurazione sanitari e quasi in fin di vita, Henry ha accettato di buon grado la decisione della Altman di sposarsi, al fine di assicurarsi quelle cure mediche indispensabili per continuare a vivere. In questo episodio, durante un’operazione particolarmente complicata, Teddy è costretta a decidere del futuro di Henry, sotto anestesia, senza poter interpellare lui o qualche suo familiare. Uscito dalla sala operatoria in condizioni davvero delicate, il paziente racconta a Teddy la vita difficile degli ultimi anni, sballottato dentro e fuori dagli ospedali, abbandonato da fidanzata, amici e parenti. Tra i due si instaura un legame profondo, che ricorda inevitabilmente quello tra Izzie (Katherine Heigl) e Denny Duquette (Jeffrey Dean Morgan), protagonisti indiscussi della seconda tragica stagione della serie.
Teddy colpisce per la sua sensibilità e la sua dolcezza, il senso dell’umorismo e la spiccata razionalità e una storia d’amore tra i due, seppur forse un po’ scontata, potrebbe donare alla serie quell’intensità che tra alcuni personaggi, ultimamente è venuta meno. Ancora un po’ in ombra rispetto agli altri chirurghi, la Altman meriterebbe più spazio, visto il grande potenziale del suo personaggio: bella, divertente e intelligente, la dottoressa potrebbe rubare facilmente la scena a tutte le altre sue colleghe.
Don't Deceive Me (Please Don't Go), il tredicesimo episodio, apre le porte a un futuro crossover con Private Practice: la gravidanza di Callie infatti è a rischio, e presto avrà bisogno dell’aiuto della dottoressa Addison. New entry di questa puntata, la ginecologa Lucy Fields (Rachel Taylor), alle prese con lo strampalato triangolo composto dalla futura mamma e dai due “papà”, Mark e da Arizona, a confrontarsi con pregi e difetti del mettere al mondo un bambino. E se dal canto suo la compagna di Callie accetta di buon grado la situazione, Lexie non ci pensa due volte a mandare al diavolo Mark, e a negargli una seconda possibilità, e ancora una volta vediamo sfumare la tanto attesa riappacificazione tra i due.
Un’amicizia inaspettata, un nuovo amore, l’arrivo di un bambino, scelte di vita destinate a cambiare il nostro futuro, a riempire il nostro presente per aiutarci a superare il passato: così si affronta un trauma, così si supera uno shock, con il cuore e la mente pieni di speranze, con forza e tenacia, fermezza e volontà d’animo, con la consapevolezza di poter contare sugli amici, senza mai dimenticare chi ci ha accompagnato durante tutto il nostro cammino.
Foto, approfondimenti e news su Movieplayer.it !

venerdì 4 febbraio 2011

(500) Days of Summer: quante anime gemelle esistono per ognuno di noi?

Per arrivare dritti al cuore del grande pubblico, a volte non occorre una pellicola d’autore o il capolavoro di un regista rinomato: spesso, film a basso budget, indipendenti e poco pretenziosi, riescono a centrare pienamente l’obiettivo, laddove un maestro del cinema invece fallirebbe.
È questo il caso di (500) Days of Summer (500 giorni insieme), romantic comedy del 2009, opera dell’esordienteMarc Webb, dietro la macchina da presa in passato per numerosi videoclip musicali di artisti del calibro di LennyKravitz, Anastacia, Counting Crows e Greenday, solo per citarne alcuni.
Il film, che non colpisce per la trama (la storia risulta indubbiamente già vista molte altre volte sul grande schermo), spicca invece per altre qualità, su tutte per quel velo di cinismo, ironia e sacrosanta verità, con cui una moderna favola d’amore viene raccontata al pubblico in sala.
(500) Days of Summer è la storia, breve ma intensa, di due persone comuni, in una grande e dispersiva città, cornice del loro casuale ma decisivo incontro. Due anime molto simili, eppure altrettanto diverse, che un giorno per caso, s’imbattono l’una nell’altra, senza capire che un semplice “ciao”, di lì in avanti, cambierà inevitabilmente il loro destino.
La loro è una storia come tante, una storia d’amore simile a molte altre forse, o forse no. Uno di quegli amori disperati e impossibili, destinati a lasciare per sempre una grossa cicatrice in fondo al cuore. Un sentimento esploso inaspettatamente, un giorno all’improvviso.
Uno di quegli amori capaci di togliere il fiato, di far toccare il cielo con un dito e di spezzare il cuore in mille piccolissimi pezzi impossibili da ricongiungere, di regalare emozioni uniche e irripetibili, di far soffrire come non mai.
Protagonisti Tom (Joseph Gordon-Levitt) e Summer (Zooey Deschanel), giocherellone e in cerca del vero amore lui, schiva, controversa e con la testa altrove lei.
Inciampati l’uno nell’altra durante un party aziendale, tra i due sono subito scintille, nonostante le mille remore di lei, terrorizzata all’idea di impegnarsi, e la spiccata insicurezza di lui, fin troppo affascinato dalla bellezza e dalla spigliatezza della collega. In un attimo, sono farfalle nello stomaco.
Webb sceglie di non barricarsi dietro una pellicola convenzionale, e punta più in alto, adottando scelte narrative e registiche originali e dinamiche: la storia va a ritroso, tra flashback e ricordi, per ricostruire il percorso sentimentale di Tom e Summer, dal primo incontro fino ai titoli di coda.
Attraverso sequenze spezzate ma costantemente ritmiche, il regista racconta la relazione tra i due, introducendo ogni scena clou, ogni momento cruciale, con un riferimento temporale (il numero dei giorni trascorsi), che spesso va a ritroso nel tempo, per colmare lacune nella storia e descrivere ad arte il progredire dei sentimenti di ciascun personaggio.
Sulle note di splendidi brani degli Smiths, dei Black Lips, dei Temper Trap e di Simon & Garfunkel, Tom e Summer si innamorano inevitabilmente, nonostante i mille paletti costruiti da lei per evitare che ciò accadesse, e le mille paure di lui; entrambi aprono il proprio cuore al vero amore, timidi e complici, in un andirivieni di dubbi, interrogativi e tante promesse non mantenute.
La storia è raccontata dal punto di vista di Tom e si discosta nettamente dai consueti stereotipi sugli uomini, senza scadere minimamente nel maschilismo spicciolo, ma spingendosi invece verso un romanticismo puro e profondo, forse atipico ma sicuramente genuino.
Webb ci stupisce, e andando controcorrente, sceglie di non concludere il film con il classico “e vissero felici e contenti”: Summer spezza il cuore a Tom, sposa un altro uomo, e quando i due si rincontrano dopo qualche mese, lo rincuora però assicurandogli che non lo dimenticherà mai.
Ma il regista, purtroppo, non è coraggioso fino all’ultimo, e al termine della pellicola decide di lasciarci comunque con il sorriso sulle labbra, e anziché salutarci con l’immagine di un Tom triste, affranto e col cuore in mille pezzi (come accadrebbe nella vita di tutti i giorni), gli mostra subito di fronte la prospettiva di un nuovo amore, Luna.
Ed è proprio questa l’unica pecca del film, il coraggio del regista che proprio alla fine viene meno, privandoci di un’amara ciliegina sulla torta, e dipingendo una visione, forse, troppo ottimistica dell’amore.
Perché l’amore vero, quello con la A maiuscola, si incontra una sola volta nella vita, e chi lo ha sperimentato sulla propria pelle, questo lo sa.
A Webb invece sfugge, forse perché non ha ancora incontrato la sua anima gemella.
Forse perché è ancora in cerca della sua metà della mela.

mercoledì 2 febbraio 2011

The Vampire Diaries: Damon alla conquista della seconda stagione


Lo scontro tra vampiri e licantropi, gli intrecci amorosi e i continui misteri da svelare, continuano a riscuotere un ottimo successo, e ancora una volta, The Vampire Diaries si conferma una delle serie più amate e seguite nella stagione tele filmica 2010-2011

Stabile sui 3,5 milioni di spettatori a episodio, la serie di Kevin Williamson e Julie Pec, giunta ormai a metà della seconda stagione, continua a riscuotere numerosi consensi tra pubblico e critica, tenendo i fan incollati allo schermo col il cuore in gola grazie agli inesauribili colpi di scena che caratterizzano ogni singolo episodio.
Il telefilm, che ha per protagonisti i fratelli Salvatore (
Paul Wesley e Ian Somerhalder) e la bella Elena (Nina Dobrev), vanta ormai una schiera di fedeli, grazie soprattutto a una trama coinvolgente e appassionante e all’ottima caratterizzazione dei personaggi, intensi e profondi, ai quali è impossibile non legarsi emotivamente.
Il ritmo incessante e veloce contraddistingue questa seconda stagione ricca di intrighi e misteri da svelare, di complicati intrecci amorosi e di scontri adrenalinici al cardiopalma, con al centro della storia vampiri e licantropi, in una Mystic Falls che ci appare sempre meno sicura e accogliente.
La lotta incessante tra lupi mannari e principi delle tenebre continua a mietere vittime innocenti e portare scompiglio nella vita dei protagonisti, innescando un susseguirsi di sorprendenti e inaspettate alleanze, alcune brevi, altre durature, ma tutte destinate a confluire in una guerra senza precedenti.
Decisa a sacrificarsi per salvare famiglia e amici, nel decimo episodio, dal titolo appunto
The Sacrifice, Elena prova a fuggire dal controllo serrato di Stefan, per consegnarsi a Klaus, l’anziano e potente vampiro che le dà la caccia, e instaurare così una tregua, seppur temporanea, che eviti la morte delle persone più care.
Fermata in tempo da Damon, la ragazza non riesce però a portare a termine la sua folle impresa omicida, e in
By The Light Of The Moon, escogita un nuovo piano in solitaria per mettere al sicuro tutti gli altri: stringere un patto all’insaputa dei fratelli Salvatore con Elijah (Daniel Gillies), il feroce vampiro mandato da Klaus per rapirla.
Se Elena smetterà di provare a fuggire, Elijah in cambio proteggerà lei e la sua famiglia, fino al giorno in cui, proverà a sconfiggere Klaus cogliendolo alla sprovvista e mettendo così fine ai suoi diabolici piani. L’arma segreta che permetterà a Elijah di sconfiggere uno dei più potenti vampiri della storia? Semplice: il sodalizio con streghe e stregoni, gli altri grandi protagonisti della serie, finora rimasti nell’ombra.
Ed è proprio in questo episodio, andato in onda prima del break natalizio, che fa il suo ingresso nella serie un nuovo importantissimo personaggio, Jules (
Michaela McManus, One Tree Hill), amica di Mason Lockwood, giunta a Mystic Falls per vendicare l’amico defunto e per innescare lo scontro definitivo tra vampiri e licantropi.
Da subito ostacolata sul suo cammino da Damon e Alaric (
Matt Davis), in una notte di luna piena (la stessa in cui Tyler si trasforma per la prima volta e ne esce illeso grazie all’aiuto decisivo di Caroline), Jules aggredisce Rose (Lauren Cohan) in casa Salvatore, mordendola fatalmente sulla spalla.
Il primo episodio del 2011,
The Descent, riprende la storia esattamente da dove si era interrotta, e dedica ampio spazio al personaggio di Damon, ancora una volta personaggio cardine della serie. Impotente di fronte all’imminente morte di Rose in seguito al morso di Jules, Damon si ritrova suo malgrado a combattere contro antichi sentimenti umani, sepolti da secoli nel profondo del suo cuore, che ora tentano di tornare a galla prepotentemente per distruggere ogni sua sicurezza.
La decisione di porre brutalmente fine alle sofferenze di Rose, scatena in Damon un aspro dualismo interiore di sentimenti contrastanti difficile da cancellare, una lotta interiore tra la sua natura umana e quella di vampiro, che per l’ennesima volta mette in luce la sua continua evoluzione dall’arrivo a Mystic Falls a oggi.
L’amore smisurato che nutre nei confronti di Elena lo spinge a celare con tutto sé stesso i veri sentimenti che sente nascere dal profondo, per paura di essere respinto ancora una volta, e per il timore di non essere in grado di mettere a tacere la sua sete di vendetta nei confronti di Katherine e del destino, oltre al suo incessante rancore per una condizione che lo tiene incatenato al passato, vittima del presente, incapace di vivere appieno il futuro.
Superata una volta per tutte la guerra con il fratello Stefan, per Damon inizia adesso una nuova battaglia personale, forse la più difficile, tra la sua metà umana e quella vampiresca, che al termine dell’episodio lo spinge a uccidere una vittima innocente, in preda ai fumi dell’alcool, solo per fingere di fronte a sé stesso di non essere cambiato rispetto al passato.
L’ottima e intensa interpretazione di Somerhalder, mette in ombra quella di Wesley, ancora sottotono rispetto alla prima stagione, ma che presto tornerà alla ribalta grazie a un flashback che lo mostrerà sotto una prospettiva completamente agli antipodi rispetto alla solita: in un episodio ambientato nel 1864, infatti, lo vedremo finalmente mostrare il suo lato più oscuro e lussurioso, indubbiamente più accattivante rispetto a quello cui siamo abituati.
Un grande ritorno caratterizza la dodicesima puntata, quello di John Gilbert (
David Anders, Alias), il vero padre di Elena, rintracciato da Stefan e Alaric mentre erano sulle tracce di Isobel, alla disperata ricerca di nuove informazioni per sconfiggere i licantropi.
Il ritorno di John porterà enorme inquietudine nella vita di Elena: turbamento che la spingerà ad allontanarsi inevitabilmente da Stefan, ritenuto responsabile della situazione.
Emotivamente sconvolta, la ragazza si appoggerà, inaspettatamente, proprio ad Elijah, respingendo entrambi i fratelli Salvatore e gli altri componenti della sua famiglia, dando quindi credito a un’alleanza inizialmente poco convincente.
Nei prossimi episodi Stefan e Damon si troveranno impegnati a contrastare l’arrivo di Brady (
Stephen Arnell), grande amico di Mason e Jules, giunto in città per capeggiare l’onda di lupi mannari che, secondo la stessa Jules, presto arriveranno a Mystic Falls per sconfiggere i vampiri.
In questa situazione pronta a esplodere come una bomba a orologeria, Tyler (
Michael Trevino) ricoprirà un ruolo chiave, anche se il suo coinvolgimento nei confronti di Caroline (Candice Accola) e del loro legame appena nato, rischierà di mettere a repentaglio l’alleanza coi suoi simili. A gettare altra carne sul fuoco ci penserà Matt (Zach Roerig), ancora innamorato di Caroline e pronto a indagare sul suo misterioso rapporto con Ty che sin dall’inizio lo aveva convinto poco.
Ma quello tra Caroline, Tyler e Matt, non sarà l’unico triangolo amoroso della stagione, e presto anche Bonnie (
Katerina Graham) dovrà scegliere tra lo stregone Luka (Bryton James) e il buon Jeremy Gilbert (Steven R. McQueen), due pedine fondamentali all’interno della storia.
I prossimi episodi faranno finalmente luce sui numerosi misteri emersi dall’inizio della stagione fino a oggi, e presto ogni intreccio verrà sbrigliato, in un crescendo di incessanti e emozionanti colpi di scena che lascerà gli spettatori letteralmente a bocca aperta.
Continua con altre info, foto e gallery su Movieplayer.it !