Stracult e Stracotti …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che
inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl su TelefilmCult.
Il genere medical, nel panorama telefilmico
internazionale, ha conquistato negli anni milioni di telespettatori affascinati
dalla figura del medico-eroe pronto a tutto pur di salvare la vita ai propri
pazienti.
Lontano ormai anni luce il periodo d'oro di serie storiche come
General Hospital e M*A*S*H*, o l'epoca dell'irresistibile dottor Ross (George
Clooney) di E.R.: Medici in prima linea, col tempo abbiamo imparato ad
affezionarci anche a dottori che cantano “fuori dal coro”, come il dottor House
(Hugh Laurie) nell'omonima serie, piuttosto che a chirurghi estetici
"sopra le righe" come quelli di Nip/Tuck.
Nel 2001 il medical ha
preso una piega diversa, grazie al fare scanzonato e ironico dei protagonisti
di Scrubs;
una manciata di anni dopo, esattamente nel 2005, la svolta decisiva arriva con
Grey's Anatomy, vero e proprio gioiello ideato da Shonda Rhimes, e dalla
punta di diamante della Fox, firmato David Shore (e Paul Attanasio), House
MD.
Dopo l’addio a Lost due anni fa, e quello di Desperate Housewives della
scorsa settimana, è arrivato il momento di salutare per sempre anche il dottore
del fittizio ospedale universitario Princeton-Plainsboro Teaching Hospital del
New Jersey.
La fine di House, che in Italia dobbiamo ancora
vedere, e sulla quale quindi sarà mia premura evitare di spoilerare ulteriori
dettagli, segna a tutti gli effetti la fine di un’epoca, come avvenne con la
fine di Friends, Sex and the City e i Soprano.
Con la fine di House diciamo addio
anche a quella Golden Age dei Telefilm di cui certamente sentiremo la mancanza
per molto, molto tempo ancora.
A Gregory va questa settimana lo Stracult ad
Honorem, a Hugh Laurie un applauso infinito e un ringraziamento sentito e
speciale.
Così come a Shore, e tutti i personaggi di “contorno” che non sono
loro malgrado riusciti a dimostrarsi mai altrettanto forti quanto il
protagonista, uno dei più bei personaggi creati negli ultimi anni, in tv come
sul grande schermo.
Gregory House è unico e irripetibile: autolesionista e
arrogante, scorbutico e misogino, cinico e sarcastico, affascinante e
complicato.
Si prende gioco di sé stesso, degli altri, del mondo intero.
Non
si fida di nessuno e si fida di tutti.
È estemporaneo, istintivo, antipatico.
È il peggior dottore che chiunque vorrebbe trovarsi di fronte in punto di
morte, e allo stesso tempo è anche il miglior dottore al quale tutti vorrebbero
chiedere aiuto.
Gregory House non ha predecessori, né avrà mai successori: né
oggi, né mai.
2 commenti:
è davvero finita con lui la golden age...a me Gregory già manca...:-)
@Strawberry: anche a me! :-(
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