La serie di Josh Schwartz debutta questa sera su Mya con la quinta stagione, che non convince i fan, annoiati dalle innumerevoli situazioni ripetitive e dalla sceneggiatura debole. Che sia il declino definitivo di uno degli show più amati degli ultimi anni?
Negli anni Novanta grazie a telefilm come Beverly Hills 90210, dell’inimitabile Aaron Spelling, un genere su tutti sbarcò il lunario, il teen drama, che con Dawson’s Creek prima e The OC poi, passando per sottogeneri come Buffy L’Ammazzavampiri, Roswell, Veronica Mars, attirò a sé orde di adolescenti in tutto il mondo, macinando un successo dopo l’altro.
Che il teen drama si trovi oggi nel bel mezzo di un momento di crisi nera, è cosa nota e risaputa ormai, e sembra si sia arrivati al punto di non poter dire neanche più“salvo rare eccezioni”.
Dai più celebri a quelli più di nicchia, le serie dedicate a un pubblico adolescente e non solo, sembrano giunte a tutti gli effetti al capolinea, nonostante i numerosi tentativi di legarle a un genere decisamente più fortunato, il fantasy.
Se nella prima cerchia, tra le più deludenti già da qualche stagione possiamo annoverare evergreen come One Tree Hill, 90210, Gossip Girl, nella seconda, esempi più recenti potrebbero essere Teen Wolf, The Secret Circle e The Vampire Diaries, le uniche che, nonostante pregi e difetti, riescono in qualche modo a toccare ancora le note dello spettatore e a mantenere un cospicuo seguito del pubblico (soprattutto nel caso dei vampiri della CW).
Senza il connubio con l’elemento soprannaturale l’impressione insomma è che il teen drama non basti più e abbia poche possibilità, alla lunga, di sopravvivere.
L’esempio lampante di questa crisi di “mezza età” che ha investito il genere, è Gossip Girl, serie di Josh Schwartz del 2007 giunta negli Usa a metà della quinta stagione, che stasera debutterà alle 21.00 in prima serata sul canale Mya di Mediaset Premium.
Se già con la quarta stagione, tra alti e bassi, soprattutto bassi, il giudizio finale era stato piuttosto negativo, a causa del non sense generale insito nelle storyline e la scadente qualità di dialoghi e sceneggiatura, con la quinta purtroppo, gli autori sembrano addirittura essere arrivati a raschiare il fondo del barile, tanto da spingere i fan ad augurarsi in più di un’occasione che il rinnovo previsto per il prossimo anno venga cancellato.
A causa degli interminabili intrecci portati in scena che il più delle volte si dilungano in un susseguirsi di tormentoni infiniti e monotoni, le vicissitudini dei ragazzi dell’Upper East Side hanno un effetto soporifero sugli spettatori. A farla da padrone ormai, la ridondanza di colpi di scena fallimentari, da cui si evince una disperata ricerca di stupire con situazioni paradossali e poco credibili.
Non diverte, non sorprende, non emoziona: il telefilm della CW sembra essere arrivato alla frutta e risulta impossibile, con tutta la buona volontà, salvare o estrapolare qualcosa di buono dalla matassa.
I personaggi sono ormai delle caricature di loro stessi: a partire da Serena (Blake Lively), talmente bella e splendente da risultare stucchevole, inverosimile nel nuovo ruolo che le si vuol dare, quello della giornalista più gettonata di Manhattan dopo un paio di articoli di gossip pubblicati su un sito di “serie b.”
Lo stesso Chuck Bass (Ed Westwick), punto forte della serie, è ormai irriconoscibile: nella parte del reo pentito dei misfatti compiuti sinora, adesso che ha perso (apparentemente) la sua amata Blair (Leighton Meester), cerca di redimersi con escamotage di bassa lega.
La Waldorf, impegnata nei preparativi del suo matrimonio con il principe Louis (Hugo Becker) e una gravidanza inaspettata (ebbene sì, è lei il personaggio in dolce attesa, come scopriremo a inizio stagione in Beauty and the Feast), ha smesso di divertire con le gag ironiche che da sempre l’avevano contraddistinta e si limita semplicemente a interpretare l’eterna indecisa in un lagnoso tran tran di dubbi su chi scegliere tra i due pretendenti, mentre Dan (Penn Badgley) cerca di conquistarla senza un motivo valido o una precisa ragione.
Guest star come Liz Hurley nel ruolo della magnate dell’editoria scandalistica che cerca di sedurre Nate (Chase Crawford) e quello della stimata fashion designer Vera Wang (nell’episodio The End of the Affair) servono a poco, se non a imbrogliare ancora di più la fitta rete di situazioni lasciate in sospeso e spesso prive di logica, a cui di puntata in puntata di tenta di dare un finale plausibile e poco convincente.
Non aspettatevi quindi grossi colpi di scena o novità eclatanti: è una stagione esile e costellata di luoghi comuni, fiacca sotto tutti i punti di vista, irriconoscibile rispetto agli anni precedenti.
Quel che resta di Gossip Girl insomma? Una parata di giovani attori belli e seducenti, vestiti da stilisti famosi e immortalati in una New York patinata e poco realistica, nel vano tentativo di emulare il fascino di Sex and the City, il risultato che ne consegue però, è una copia sbiadita e poco originale.
Gossip Girl ha perso per strada quel brio e quella freschezza che in questi anni l’avevano reso uno dei teen drama più interessanti e amati dal pubblico e dalla critica, trasformandosi irrimediabilmente in una serie con poche cose da raccontare, scandite da intrighi divenuti alla lunga banali e ripetitivi e da una trama prevedibile e per nulla allettante.
Vai su Movieplayer.it!
Che il teen drama si trovi oggi nel bel mezzo di un momento di crisi nera, è cosa nota e risaputa ormai, e sembra si sia arrivati al punto di non poter dire neanche più“salvo rare eccezioni”.
Dai più celebri a quelli più di nicchia, le serie dedicate a un pubblico adolescente e non solo, sembrano giunte a tutti gli effetti al capolinea, nonostante i numerosi tentativi di legarle a un genere decisamente più fortunato, il fantasy.
Se nella prima cerchia, tra le più deludenti già da qualche stagione possiamo annoverare evergreen come One Tree Hill, 90210, Gossip Girl, nella seconda, esempi più recenti potrebbero essere Teen Wolf, The Secret Circle e The Vampire Diaries, le uniche che, nonostante pregi e difetti, riescono in qualche modo a toccare ancora le note dello spettatore e a mantenere un cospicuo seguito del pubblico (soprattutto nel caso dei vampiri della CW).
Senza il connubio con l’elemento soprannaturale l’impressione insomma è che il teen drama non basti più e abbia poche possibilità, alla lunga, di sopravvivere.
L’esempio lampante di questa crisi di “mezza età” che ha investito il genere, è Gossip Girl, serie di Josh Schwartz del 2007 giunta negli Usa a metà della quinta stagione, che stasera debutterà alle 21.00 in prima serata sul canale Mya di Mediaset Premium.
Se già con la quarta stagione, tra alti e bassi, soprattutto bassi, il giudizio finale era stato piuttosto negativo, a causa del non sense generale insito nelle storyline e la scadente qualità di dialoghi e sceneggiatura, con la quinta purtroppo, gli autori sembrano addirittura essere arrivati a raschiare il fondo del barile, tanto da spingere i fan ad augurarsi in più di un’occasione che il rinnovo previsto per il prossimo anno venga cancellato.
A causa degli interminabili intrecci portati in scena che il più delle volte si dilungano in un susseguirsi di tormentoni infiniti e monotoni, le vicissitudini dei ragazzi dell’Upper East Side hanno un effetto soporifero sugli spettatori. A farla da padrone ormai, la ridondanza di colpi di scena fallimentari, da cui si evince una disperata ricerca di stupire con situazioni paradossali e poco credibili.
Non diverte, non sorprende, non emoziona: il telefilm della CW sembra essere arrivato alla frutta e risulta impossibile, con tutta la buona volontà, salvare o estrapolare qualcosa di buono dalla matassa.
I personaggi sono ormai delle caricature di loro stessi: a partire da Serena (Blake Lively), talmente bella e splendente da risultare stucchevole, inverosimile nel nuovo ruolo che le si vuol dare, quello della giornalista più gettonata di Manhattan dopo un paio di articoli di gossip pubblicati su un sito di “serie b.”
Lo stesso Chuck Bass (Ed Westwick), punto forte della serie, è ormai irriconoscibile: nella parte del reo pentito dei misfatti compiuti sinora, adesso che ha perso (apparentemente) la sua amata Blair (Leighton Meester), cerca di redimersi con escamotage di bassa lega.
La Waldorf, impegnata nei preparativi del suo matrimonio con il principe Louis (Hugo Becker) e una gravidanza inaspettata (ebbene sì, è lei il personaggio in dolce attesa, come scopriremo a inizio stagione in Beauty and the Feast), ha smesso di divertire con le gag ironiche che da sempre l’avevano contraddistinta e si limita semplicemente a interpretare l’eterna indecisa in un lagnoso tran tran di dubbi su chi scegliere tra i due pretendenti, mentre Dan (Penn Badgley) cerca di conquistarla senza un motivo valido o una precisa ragione.
Guest star come Liz Hurley nel ruolo della magnate dell’editoria scandalistica che cerca di sedurre Nate (Chase Crawford) e quello della stimata fashion designer Vera Wang (nell’episodio The End of the Affair) servono a poco, se non a imbrogliare ancora di più la fitta rete di situazioni lasciate in sospeso e spesso prive di logica, a cui di puntata in puntata di tenta di dare un finale plausibile e poco convincente.
Non aspettatevi quindi grossi colpi di scena o novità eclatanti: è una stagione esile e costellata di luoghi comuni, fiacca sotto tutti i punti di vista, irriconoscibile rispetto agli anni precedenti.
Quel che resta di Gossip Girl insomma? Una parata di giovani attori belli e seducenti, vestiti da stilisti famosi e immortalati in una New York patinata e poco realistica, nel vano tentativo di emulare il fascino di Sex and the City, il risultato che ne consegue però, è una copia sbiadita e poco originale.
Gossip Girl ha perso per strada quel brio e quella freschezza che in questi anni l’avevano reso uno dei teen drama più interessanti e amati dal pubblico e dalla critica, trasformandosi irrimediabilmente in una serie con poche cose da raccontare, scandite da intrighi divenuti alla lunga banali e ripetitivi e da una trama prevedibile e per nulla allettante.
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7 commenti:
io vado matta per le serie tv... grey's, 90210, sex and the city, desperate, one three hill.. ecc..
il teen drama più figo in circolazione è sempre l'inglese skins: 6 stagioni e non sentirle, anche perché ogni 2 seasons cambiano tutti i personaggi
Ciao! Sei stata appena insignita del 'Versatile Blogger Award' ! E' una cosina simpatica... un piccolo tributo al tuo bel blog. Se vuoi saperne di più guarda qui:
http://solaris-film.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger-award.html
Non m'importa che prosegui nel gioco... solo se ti va di farlo. E' un modo per conoscersi e farsi conoscere.
Un caro saluto.
Condivido: Gossip Girl negli ultimi due anni ha subito un'involuzione pazzesca. La prima serie era molto originale e frizzante, ora non si può guardare. Nell'ultima puntata andata in onda in America addirittura scopiazzano i Promessi Sposi!
Articolo molto bello comunque, complimenti! Comincerò a seguirti! :) A presto!s
@MissValerie: su questo blog allora troverai pane per i tuoi denti! ;)
@Cannibale: non amo più di tanto.. mi piace affezionarmi ai personaggi, e con il continuo ricambio, non ci riesco! XD
@Kelvin: grazie carissimo! proseguirò eccome invece, e tu sarai tra i miei top! ;) grazie!
@Antonella:grazie! e benvenuta!!!
lo guardo ancora per affetto
@QueenB:ciao carissima! aspettavo un tuo commento su GG ;) beh, si in effetti ormai anche io lo guardo per affetto, e a sto punto voglio vedere come finirà!
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