Quando Giovanna e Lorenzo si sfiorano per la prima volta, capiscono subito che da quel momento in poi, la loro vita cambierà in maniera irreversibile, e che quell’incontro, lascerà per sempre un segno indelebile nel loro destino.
Lui, single da troppo tempo ormai, in cerca di quell’amore vero e puro capace di cambiarti nell’anima, e di una donna che sappia prendersi cura di lui, dopo tanti anni di solitudine e interminabili serate trascorse in compagnia di qualche amico o della tv.
Lei, trentenne già rassegnata alla routine, con due figli da crescere e un marito sempre impegnato col lavoro e fin troppo arrendevole e poco premuroso per accorgersi che qualcosa non va. L’amore della sua vita, che dopo tanti anni, sembra non avere più il tempo per lei, e involontariamente la trascura fino a gettarla tra le braccia di un altro.
La cena da preparare, le bollette da pagare, e Giovanna senza una madre a cui chiedere almeno un piccolo aiuto, senza una spalla su cui piangere, senza neanche il tempo di sfogarsi un po’.
Lorenzo, all’inizio senza saperlo, arriva all’improvviso a colorare le sue giornate: lei lo spia dalla finestra, di nascosto, in cerca di un piccolo diversivo in quei cinque minuti che custodisce tutti per sé, prima di andare a dormire, mentre in penombra si affaccia alla finestra con la sigaretta tra le dita.
Lui, single da troppo tempo ormai, in cerca di quell’amore vero e puro capace di cambiarti nell’anima, e di una donna che sappia prendersi cura di lui, dopo tanti anni di solitudine e interminabili serate trascorse in compagnia di qualche amico o della tv.
Lei, trentenne già rassegnata alla routine, con due figli da crescere e un marito sempre impegnato col lavoro e fin troppo arrendevole e poco premuroso per accorgersi che qualcosa non va. L’amore della sua vita, che dopo tanti anni, sembra non avere più il tempo per lei, e involontariamente la trascura fino a gettarla tra le braccia di un altro.
La cena da preparare, le bollette da pagare, e Giovanna senza una madre a cui chiedere almeno un piccolo aiuto, senza una spalla su cui piangere, senza neanche il tempo di sfogarsi un po’.
Lorenzo, all’inizio senza saperlo, arriva all’improvviso a colorare le sue giornate: lei lo spia dalla finestra, di nascosto, in cerca di un piccolo diversivo in quei cinque minuti che custodisce tutti per sé, prima di andare a dormire, mentre in penombra si affaccia alla finestra con la sigaretta tra le dita.
“È vero, non so quasi niente di lei. So solo che esce tutte le mattine alle otto per andare ad accompagnare i bambini a scuola. Con lei c'è sempre una sua amica, con dei bambini di colore. So che la sera, dopo aver finito di lavare i piatti, rimane un po' da sola in cucina a fumare, e spegne la sigaretta sotto l'acqua del rubinetto. So anche che la notte spesso gira per casa. Si avvicina alla finestra a guarda fuori, ma non so cosa vede”
Poi l’incontro, uno sguardo, due mani che si sfiorano, due menti e due corpi che non riescono a respingersi. La forza di gravità che arriva prepotentemente e violentemente a spingerli uno tra le braccia dell’altra, all’inizio timidi, alla fine irrefrenabili.
Una passione travolgente, dilagante.
Un amore introverso, clandestino, inevitabile, nonostante i rimorsi, le paure e i sensi di colpa.
“Dev'essere bello potere crescere quell'amore che all'inizio era solo passione, aiutarlo a cambiare, proteggerlo dal passare del tempo”
Deve essere bello, sì, ma Giovanna e Lorenzo non lo sapranno mai, perché il tempo non gioca a loro favore, perché il destino li ha fatti incontrare nel momento sbagliato, perché pur completandosi a vicenda, devono lasciarsi andare.
Due anime gemelle su due universi paralleli, che malgrado tutto camminano mano nella mano, e che pur non potendosi più sfiorare, resteranno legate per sempre, da un filo sottile e invisibile agli occhi degli altri.
“Non si accontenti di sopravvivere. Lei deve pretendere di vivere in un mondo migliore, non soltanto sognarlo”
Così Davide, un uomo anziano chiuso e introverso, redarguisce spesso Giovanna, nel tentativo di insegnarle ad andare avanti senza Lorenzo, quando lui dovrà lasciare la città. Davide, lo stesso uomo che li ha fatti incontrare, il loro “guardiano del destino”, che da anni vive senza memoria, l’unica alleata di Giovanna, nel suo futuro senza Lorenzo.
“Ho ancora bisogno di una tua parola, di un tuo sguardo, di un tuo gesto. Ma poi all'improvviso sento i tuoi gesti nei miei, ti riconosco nelle mie parole. Tutti quelli che se ne vanno, ti lasciano sempre addosso un po' di sé. È questo il segreto della memoria? Se è così allora mi sento più sicura, perché so che non sarò mai sola"
Giovanna che immagina di scappare con Lorenzo.
Giovanna che lo vorrebbe con tutto il cuore.
Giovanna che non trova il coraggio di ricominciare. Rinunce e sacrifici, presente e futuro che si scontrano senza pietà.
Lei, che forse sceglie la strada più facile, ma che in fondo probabilmente, è quella che le appartiene di più, e deicide di restare accanto al marito e ai figli.
Lorenzo che parte guardandosi indietro, nella disperata speranza che lei sia lì, con la valigia pronta, decisa ad andar via con lui e iniziare una nuova vita.
Ma gli happy ending si sa, esistono solo nelle favole, e quella di Giovanna e Lorenzo, una favola proprio non è.
“Ho ancora bisogno di una tua parola, di un tuo sguardo, di un tuo gesto. Ma poi all'improvviso sento i tuoi gesti nei miei, ti riconosco nelle mie parole. Tutti quelli che se ne vanno, ti lasciano sempre addosso un po' di sé. È questo il segreto della memoria? Se è così allora mi sento più sicura, perché so che non sarò mai sola"
Giovanna che immagina di scappare con Lorenzo.
Giovanna che lo vorrebbe con tutto il cuore.
Giovanna che non trova il coraggio di ricominciare. Rinunce e sacrifici, presente e futuro che si scontrano senza pietà.
Lei, che forse sceglie la strada più facile, ma che in fondo probabilmente, è quella che le appartiene di più, e deicide di restare accanto al marito e ai figli.
Lorenzo che parte guardandosi indietro, nella disperata speranza che lei sia lì, con la valigia pronta, decisa ad andar via con lui e iniziare una nuova vita.
Ma gli happy ending si sa, esistono solo nelle favole, e quella di Giovanna e Lorenzo, una favola proprio non è.
“Dopo di te il rosso non è più rosso, l'azzurro del cielo non è più azzurro, gli alberi non sono più verdi. Dopo di te devo cercare i colori dentro la nostalgia che ho di noi. Dopo di te rimpiango persino il dolore che ci faceva timidi e clandestini. Rimpiango le attese, le rinunce, i messaggi cifrati, i nostri sguardi rubati in mezzo a un mondo di ciechi, che non volevano vedere perché se avessero visto saremmo stati la loro vergogna, il loro odio, la loro crudeltà. Rimpiango di non aver avuto ancora il coraggio di chiederti perdono. Per questo non posso più nemmeno guardare dentro la tua finestra. Era lì che ti vedevo sempre quando ancora non sapevo il tuo nome, e tu sognavi un mondo migliore in cui non si può proibire ad un albero di essere albero e all'azzurro di diventare cielo. Non so se questo è un mondo migliore. Come posso dire che questo è un mondo migliore? Come posso dirlo senza di te?”
La finestra di fronte, di Ferzan Ozpetek, è un film del 2003, ed è uno dei miei film italiani preferiti.
Per la delicatezza e la profondità con cui il regista riesce a descrivere Giovanna, per la ricercatezza con cui affronta il tema della memoria e dei ricordi e per la sofferenza con cui dipinge il destino dei due protagonisti.
Indimenticabile Massimo Girotti nel ruolo di Davide, l’ultimo personaggio che interpretò prima di lasciare questo mondo.
Per la delicatezza e la profondità con cui il regista riesce a descrivere Giovanna, per la ricercatezza con cui affronta il tema della memoria e dei ricordi e per la sofferenza con cui dipinge il destino dei due protagonisti.
Indimenticabile Massimo Girotti nel ruolo di Davide, l’ultimo personaggio che interpretò prima di lasciare questo mondo.
2 commenti:
Amo questo film come, d'altronde, amo tutti i film di Ozpetek <3
Idem! grandissimo regista, poeta nel raccontare storie d'amore e amicizia come pochi altri!
Posta un commento