Dopo vampiri, cacciatori dell’occulto, stregoni e supereroi, ora sul piccolo schermo anche i lupi mannari, in versione teen, trovano spazio nel nuovo telefilm di Mtv.
Strizzando l’occhio ai fan di Twilight e nel tentativo di accaparrarsi, almeno nella parentesi estiva, l’attenzione dei numerosi fan di Vampire Diaries, Mtv ha puntato su Teen Wolf, la nuova serie di Jeff Davis (creatore di Criminal Minds). I dodici episodi trasmessi tra il 5 giugno e il 15 agosto, hanno assicurato al network una media di 1,7 milioni di telespettatori a settimana, in seguito a una notevole premièrè che ha sfiorato i 2,5: ottimo risultato visto il periodo di pausa che precede la nuova stagione telefilmica.
Davis prende spunto dall’indimenticabile Voglia di Vincere, storico film degli anni Ottanta di Rod Daniel con protagonista il mitico Michael J. Fox, per raccontare le vicissitudini di un liceale timido e impacciato la cui vita cambia da un giorno all’altro a causa di evento inaspettato e irreversibile.
Se Michael J. Fox però, si trasformò in licantropo a causa di un fattore genetico ereditato dal padre, qui le cose cambiano e il protagonista Scott MacCall (Tyler Posey, Smallville e Brothers&Sisters), scopre di avere poteri sovrannaturali solo dopo essere stato morso da un capo branco della specie Alpha, di notte in un bosco.
Come nel miglior b-movie dell’orrore che si rispetti, per Scott iniziano i guai, il liceo diventa il palcoscenico perfetto del teatro degli orrori, e lui si ritrova inghiottito in una spirale di eventi antichi e misteriosi che metteranno in pericolo la sua vita e quella delle persone a lui vicine.
L’ironia e i buoni sentimenti che caratterizzavano la pellicola di Daniel, in Teen Wolf lasciano spazio a un’atmosfera più gotica e dark, con leggere venature comedy e un ritmo incalzante che aumenta col procedere della trama.
Indubbiamente nulla di nuovo sul fronte del plot e della sceneggiatura, prevedibile nella maggior parte dei casi, e a tratti forse fin troppo scontato, ma nel complesso, il teendrama (perché pur sempre di questo stiamo parlando), risulta godibile e scorrevole, soprattutto per il giovane pubblico di Mtv.
Per lo più privo di effetti speciali (tutte le scene sono girate sul set grazie a un valido gruppo di stunt-men) la serie è visivamente più matura di Buffy - L’ammazzavampiri e molto vicina al già citato Vampire Diaries, a cui si ispira inoltre per la scelta dei protagonisti, tutti muscolosi, aitanti e in gran forma, che spesso vengono mostrati a torso nudo con i pettorali in bella mostra, per la gioia delle teenager. Anche la storia d’amore tra Scott e la nuova studentessa appena sbarcata alla Beacon Hills High School, Alison Argent (Crystal Reed), non sorprende più di tanto, e risulta come il classico Romeo e Giulietta rivisitato in chiave moderna, con le due famiglie rivali e nemiche da secoli (la famiglia Argent da anni dà la caccia ai lupi mannari di Beacon Hills). Gli stereotipi intorno a Scott non mancano di certo: il miglior amico Stiles (Dylan O’Brien), sfigatello alla Seth Cohen di The O.C. che colora il telefilm di humour e ironia, Jackson (Colton Haynes, The Gates) il capitano della squadra di Lacrosse (in Voglia di Vincere il protagonista giocava a basket, nei college americani di oggi il Lacrosse domina) che cerca di conquistare Alison, Lydia (Holland Roden) la reginetta della scuola altezzosa e antipatica con la sua schiera di mean girls. E ancora, tra gli adulti che fanno da cornice agli adolescenti protagonisti, il padre di Stiles, lo sceriffo del paese (Linden Ashby) che interviene spesso in aiuto dei ragazzi contro i cattivi, Melissa (Melissa Ponzio), la mamma di Scott (giovane quasi quanto il figlio), inevitabilmente più volte in pericolo, Kate (Jill Wagner) la perfida zia di Alison che tenta di ostacolare la sua storia con Scott, e Derek Hale (Tyler Hoeclin, Settimo Cielo), alter ego del protagonista, lupo mannaro della specie beta, che aiuta Scott a sconfiggere Peter (Ian Bohen), il suo nemico numero uno: il licantropo che lo trasformò.
Un gruppo di personaggi piuttosto piatti e poco interessanti, per nulla sfaccettati o approfonditi psicologicamente ai quali risulta praticamente impossibile affezionarsi, eccezion fatta per Stiles, vera mente del telefilm e artefice di quella matrice comedy che non stona affatto. Per certi versi affascinante anche Derek, bello e dannato, saggio e egoista al punto giusto da affermarsi, sin dal pilot, come il bad guy per eccellenza, parecchio lontano però dai vari Damon Salvatore (Ian Somerhalder) e compagni.
3 commenti:
mi trovi decisamente d'accordo.
una serie guardabile, alla fine mi sono visto tutta la stagione, però senza grosse sorprese.
un prodotto medio, mentre voglia di vincere era parecchio più divertente! :)
Ho visto qualche puntata quando ero in America e sembra carino, spero che esca anche in Italia prima o poi!
@Marco: ma si dai, una minestrina riscaldata che per le serate estive va più che bene tutto sommato.. :)
@E.: arriverà sicuramente, Mtv su questo è costante.
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