There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

martedì 10 gennaio 2012

J. Edgar: bello, ma non balla.


Clint Eastwood torna dietro la macchina da presa con un biopic su J. Edgar Hoover, fondatore e capo del Federal Bureau of Investigation per oltre 40 anni. 137 minuti a raccontare la vita di uno dei personaggi più controversi ed emblematici della società americana, uomo dalle mille sfaccettature, in perenne conflitto tra la dimensione pubblica e privata, costantemente impegnato a mostrarsi invincibile e potente agli occhi dei cittadini. Un uomo debole e insicuro, sgradevole a volte, borioso e per nulla incline alla comunicazione, preoccupato spesso più per se stesso che non per il suo paese, che più volte si è vantato di aver difeso con tutte le forze. Un uomo nascosto dietro un muro di apparenze, un vigliacco se vogliamo, talmente codardo da non ammettere mai, neanche in punto di morte quasi, la sua vera natura, le sue fragilità.
a quest’uomo, sul grande schermo, presta il volto
Leonardo Di Caprio, che dopo aver interpretato Howard Hughes in The Aviator, torna ancora una volta sul grande schermo nei panni di un “grande” uomo, ma stavolta brilla meno del solito. E qui andrò sicuramente controcorrente, lo so già. Partendo dal presupposto che da anni ormai penso che Di Caprio sia uno dei migliori attori in circolazione oltreoceano, stavolta, a differenza di tutte le altre, penso che la sua interpretazione sia troppo “pulita”, troppo scolastica. Sciocco forse, ma la ritengo fin troppo perfetta, priva di intensità. Impeccabile la mimica facciale di Hoover invecchiato, precisa la gestualità, inconfondibile lo sguardo, ma non ci siamo: lui sa e deve dare di più.
La storia si articola su tre diversi piani temporali e vede al fianco di Di Caprio
Julie Dench nei panni di sua madre, una sempre elegante e credibile Naomi Watts in quella della segretaria fedele, e una piacevole scoperta, almeno da parte mia, Armie Hammer, braccio destro e presunto grande amore di J. Edgar per tutta la sua vita (per gli amanti delle serie tv inoltre, non posso non citare i piccoli camei di Ed Westwick, intramontabile Chuck Bass in Gossip Girl, e di Ryan McPartlin, Devon “Capitan Fenomeno” in Chuck).
Un film-documentario piuttosto lento in alcuni passaggi, poco coinvolgente, penalizzato da un’epopea fin troppo ampia per essere raccontata in meno di tre ore, girata sì in maniera impeccabile, ma in cui Eastwood, ahimè, scompare quasi totalmente, fuorché negli ultimi otto minuti. Il regista, a parer mio lontano anni luce da
Million Dollar Baby e Mystic River, fa capolino solo nel finale, quando entra finalmente e prepotentemente in scena con il suo occhio sofferente e graffiante, a illuminare J. Hedgar con una luce diversa, a dare quel tocco delicato e commovente che dura un battito di ciglia, e poi se ne va.
Ma un tocco, uno solo in oltre due ore di film, non basta, e se dietro la macchina da presa ci fosse stato un qualsiasi altro regista di talento, la differenza si sarebbe notata davvero poco. Un punto a favore di Eastwood però voglio darlo, per essersi circondato anche in quest’occasione della sua fedele crew, tra cui spicca come sempre  l’insuperabile
Tom Stern alla fotografia.
Se l’intento però, anche solo lontanamente, era quello di dar vita a un
Citizen Kane più attuale, beh, in tutta onestà, allora c’è da lavorare caro Clint. E parecchio anche. 

15 commenti:

MrJamesFord ha detto...

A me è piaciuto molto.
Girato benissimo, interpretato alla grande, e con un crescendo finale pazzesco.
Ne parlerò domani.

G.O. ha detto...

Anche io ho pensato a Citizen Kane quando ho visto questo film!
La penso come te, è un film piacevole, ma manca di qualcosa....

Anonimo ha detto...

Devo ancora vederlo. Poi ti dirò! Mi è piaciuto molto il tuo commento finale! Welles docet! Ciao!!!

Stargirl ha detto...

@Melamara e Nora: felicissima pe ril vostro apprezzamento su Welles!

@Ford:ero certa che stavolta, come raramente in realtà accade, avremmo avuto opinioni contrastanti! :) attendo tua recensione!

Barbara ha detto...

Mi aspettavo di più, devo finirlo...

Cannibal Kid ha detto...

a quanto ne sto sentendo in giro dicono tutti che è un film parecchio noioso..
quindi materia perfetta per il solo ford ahaha :)

Stargirl ha detto...

@Cannibal: Ford su Eastwood non è obiettivo, fidati lo conosco bene!:-P
@Barbara: manda avanti veloce finoa gli ultimi 10 minuti

Anonimo ha detto...

Amo molto Clint, e amo molto Di Caprio. Il connubio era intrigante, il personaggio rappresentato pure. Però, Ford escluso, ne ho sentito parlare maluccio un pò ovunque. Non sò...io ed il marito dobbiamo decidere la serata-cinema con cui giocarci il bonus nonni...siam parecchio indecisi...

Stargirl ha detto...

@NewMoon: io il bonus lo sfrutterei per The Artist o per le Idi di marzo amica mia!

Ser Vlad ha detto...

Ragazza! E dai che sto giro non siamo d'accordo! ;)

Se ti va, ti spiego perché.

Innanzitutto non condivido l'opinione sulla interpretazione di Di Caprio inferiore rispetto ad altre volte. Qua, si sa, entrano in gioco anche fattori soggettivi, quindi difficile parlare in modo totalmente superpartes. Ma ritengo che questa interpretazione sia ai livelli di quella in The Aviator come coinvolgimento e realizzazione. L'ho trovato semplicemente spettacoloso nel modo in cui si puliva la mano dopo la stretta, o nel gioco di sguardi.. Di "troppo scolastico", c'ho visto poco... ;)

Condivido a pieno invece il giudizio su Hammer. Cazziga che sorpresa! Davvero eccelso..ottima interpretazione davvero..

Il film non è facile. L'azione è ridotta al minimo, e tutto si gioca sui gesti e sulla vita di un'uomo pieno di lati oscuri. Lento si in alcuni punti, ma almeno per quello che mi riguarda non ha mai perso di interesse o di coinvolgimento (anche lì, siamo nell'ambito forse del soggettivo).

Curioso il paragone con Orson Wells. Non ci avevo pensato! Anche se li vedo davvero troppo distanti per poterli paragonare...

Per te chi se lo piglia l'oscar per miglior attore?

Stargirl ha detto...

Ragazzo!!! ma come!?!??!prima volta che la pensiamo diversamente!!! :-O vabbè, c'è sempre una prima volta del resto :D

Penso che tutti si basi poi sulla soggettività, come dici tu. é senza dubbio un buon film, ma non ai livelli di altri, sia per quanto riguarda Clint, che Di Caprio.

Assolutamente distanti infatti, sta proprio lì il punto del paragone con Welles. Si nota, a parer mio, la volontà di Eastwood di provare la via di Citizen Kane, ma l'ambizione è troppo alta rispetto al risultato alla fine ottenuto.. no?

detto questo, spero comunque, vivamente, che l'oscar lo vinca Di Caprio, sono anni che aspetto. Io l'ho adorato in altri film, piuttosto che in The Aviator, in Shutter Island dà il massimo, ma credimi, lo adoro sempre, mi piace moltissimo tutto il suo modo di recitare: mimica facciale, gestualità, sguardo, piccoli dettagli, tutto

Ser Vlad ha detto...

L'oscar non è sintomo di grandezza assoluta..ma non neghiamo l'evidenza. La vincita di quel premio conta,conta eccome. E Leo se lo merita tutto. COncordo che in Shutter Island abbia toccato l'apice assoluto (anche se io continuo a rimanere sconvolto ogni volta che rivedo the aviator). Ma poi inception, gangs of ny, prova a prendermi.. non ne ha sbagliato uno!

Stargirl ha detto...

Pensa che io lo reputo straordinario anche in The Beach! Ora capisci quanto spero lo vinca sto cacchio di Oscar? che sono d'accordo con te poi, conta eccome! :)

Momo: piccola, dolce e...spettinata! ha detto...

Sono curiosa, solo l-altro giorno ho visto il trailer.... ti faro' sapere :]

CyberLuke ha detto...

La tua opinione coincide, grossomodo, con la mia.
C'è chi dice che Eastwood sia già in fase calante, ma preferisco pensare di essere stato io a non cogliere ed apprezzare questo J. Edgar come avrebbe meritato.
Molto sentite (e condivisibili) le tue considerazioni sul finale.