Attenzione: contiene SPOILER sull'episodio 3x16
Se la season finale di The
Walking Dead fosse stata quella della scorsa settimana, This
Sorrowful Life, oggi saremmo tutti contenti e soddisfatti e il
sacrificio di Merle e le lacrime di Daryl almeno, sarebbero servite a qualcosa.
Bizzarra e alquanto opinabile invece, la scelta degli autori
di concludere la stagione con un episodio parecchio sottotono e deludente
rispetto agli altri.
Welcome to the Tombs non convince
affatto, lascia aperti troppo interrogativi e non dà spazio sufficiente a ciò
che tutti aspettavamo con ansia: lo scontro finale tra Rick, o quel che resta
di lui, e il Governatore. Uno conflitto già quasi scritto, inevitabile,
necessario ai fini della storia.
Un conflitto attesissimo che alla fine, invece, è venuto
meno, lasciando tutti a bocca asciutta.
Certo, in Walking Dead nulla è così ovvio come sembra, siamo
d’accordo, ma stavolta, girarci intorno per sedici lunghi episodi e concludere poi
con un nulla di fatto, non sembra affatto la scelta più azzeccata.
Abbiamo assistito inermi alla nascita e caduta di un leader,
all’instaurazione e alla distruzione di una democrazia; abbiamo accettato di
buon grado che un personaggio come Andrea cambiasse repentinamente rotta a
discapito del suo buon senso, abbiamo rischiato in più di un’occasione di perdere
Daryl lungo il cammino, e a che pro?
Se tutto ciò non è servito a vedere finalmente punito il
Governatore, uno dei personaggi più crudeli, disturbati e infimi della storia
del piccolo schermo, allora tutti i sacrifici a cosa sono serviti?
Il motto della prima metà della stagione “Combatti i vivi”, lascia spazio in
quest’episodio a un nuovo mantra, “Uccidi
o muori”, che si concretizza ancor di più nel delirio finale del
Governatore, in balia di una rabbia che lo porterà non solo a sterminare a
sangue il suo gruppo, ma a scegliere la via della fuga, come un codardo, come
un ignavo.
In un attimo i ruoli vengono così ribaltati: Rick torna a
essere l’uomo coraggioso e impavido che siamo abituati a conoscere, capace di
irrompere a Woodbury da solo, con l’unico appoggio di Daryl e Michonne, i veri
protagonisti dei questa stagione.
Tutto però avviene troppo in fretta e perde di credibilità: difficile
immaginare la redenzione di un leader in maniera così veloce e inaspettata, altrettanto
complicato digerire la morte di Andrea che cerca di scusarsi col gruppo cui
fino a poche ore prima aveva voltato le spalle, rifugiandosi nella scusa di
aver “fatto tutto ciò affinché nessuno
morisse”.
L’arrivo della comunità di Woodbury, nel finale
dell’episodio, tra le mura della prigione, è il fulcro della puntata che cerca
di spostare l’attenzione dallo scontro mai avvenuto, alla redenzione dell’anima
dell’eroe: in un mondo popolato dai morti, dove “nessuno ce la fa da solo”, Rick ritrova la ragione e sceglie ancora
una volta di sacrificarsi per il prossimo. Apre le porte della sua “fortezza”
al gruppo del Governatore, si schiera con i più deboli, mette fine ai suoi
conflitti interiori e trova pace per la sua anima, nel momento esatto in cui il
fantasma di Lori cessa di palesarsi davanti ai suoi occhi.
Questa scelta poco convincente, lascia la maggior parte
degli spettatori piuttosto interdetta: molti i dubbi all’orizzonte, parecchi
gli interrogativi sul futuro che si prospetta dinnanzi ai nostri.
Ciò che davvero colpisce al cuore e che riesce a sorprenderci,
è il pianto disperato di Michonne, che ancora una volta dimostra la sua lealtà nei
confronti di Andrea, restando al suo fianco nei pochi secondi che la separano
dalla morte.
Difficile prevedere cosa accadrà nella quarta stagione,
certo è che il gruppo ha bisogno di un nuovo leader, qualcuno che, di fronte
alla guerra, stavolta non si tiri indietro.
2 commenti:
Concordo a me la season finale non é piaciuta, anche perché Rick ha avuto la possibilità di uccidere il governatore ma non l'ha fatto.
La vogliono tirare per le lunghe sta storia tra i due leader.
a me invece ha convinto decisamente.
il confronto finale sarebbe stato troppo scontato e da film sui supereroi..
e poi finalmente hanno fatto fuori andrea che stava diventando insopportabile :)
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