Stracult della settimana? Homeland, il nuovodrama-thriller targato Showtime, che si fa carico di raccogliere l’eredità (e i fan) di 24. E non è un caso che lo show, ispirato alla seri e israeliana Hatufim, vanti alla produzione Howard Gordon e Alex Gansa, sceneggiatori e produttori proprio della serie con Kiefer Sutherland. Stavolta però, non c’è nessun Jack Bauer a salvare il mondo, ma un personaggio che è quasi il suo opposto: Carrie Mathison (Claire Danes), una donna profondamente insicura ed emotivamente instabile. La sua storia inizia in Iraq, in seguito a un’operazione non autorizzata che la porta a scoprire che un soldato americano milita fra le fila di Al-Qaeda: qualche mese dopo, durante un raid della Delta Force, viene ritrovato in un bunker Nicholas Brody (Damian Lewis), sergente dei marines, prigioniero dei terroristi dal 2003. Possibile che sia lui la talpa di cui era venuta a conoscenza Carrie? Insieme al suo mentore, Saul Berenson (Mandy Patinkin), la donna comincerà una lunga battaglia per scoprire quali e quanti segreti nasconda il sergente Brody e sventare un presunto attacco terroristico sul suolo americano. Grazie a una regia adrenalinica quanto basta, una caratterizzazione dei personaggi azzeccata e una sceneggiatura senza sbavature, la tv sembra finalmente aver trovato un “nuovo” 24: slegato dai vincoli temporali di Jack Bauer e soci, Homeland può permettersi infatti di giocare con gli spettatori regalando colpi di scena e cambi di prospettiva tanto avvincenti quanto credibili.
Stracotto definitivamente, senza riserve né speranze, e soprattutto senza ombra di dubbio, Gossip Girl: lo show della CW, giunto a metà della quinta stagione, dimostra col passare del tempo, di essere arrivato definitivamente al capolinea. Non c’è capo né coda nella serie: ogni storyline risulta ormai slegata dalle altre, senza un filo logico che crei continuità e con unplot spesso assurdo.Situazioni paradossali e surreali, ai limiti del ridicolo, riempiono puntate noiose e interminabili, totalmente prive senso e ragion d’essere. Le storie d’amore frivole e superficiali di Serena (Blake Lively) esasperano lo spettatore, le sue moine irritanti da gatta morta danno il colpo di grazia; i capricci di Blair (Leighton Meester) e la sua infinita e tediosa relazione con Chuck (Ed Westwick) non divertono né emozionano più, e anche i pettegolezzi della blogger che dà il nome alla serie, sono privi di ogni logica. Non c’è più nulla da raccontare, niente con cui sorprendere o coinvolgere il pubblico: Gossip Girl segue il triste esempio di altri teen-drama, su tutti One Tree Hill, che all’ennesima stagione priva di contenuti, farebbero meglio a chiudere i battenti anziché trascinarsi avanti miseramente cancellando ciò che di buono avevano costruito nel corso degli anni.
3 commenti:
homeland fenomenale, oh yeah!
gossip girl non capisco perché non lo cancellino. molti degli attori sono parecchio bravi e hanno già carriere in fase di decollo, quindi si meriterebbero di fare cose migliori di questa serie che si trascina sempre più stancamente...
d'accordissimo su gossip girl, è una tortura ormai vedere le ultime puntate...
Homeland un piccolo gioiello, uno dei pochi prodotti che cerca di invertire la solita prospettiva militari vs terroristi; non che sia una cosa completamente nuova, ma spesso si finiva col dire tutti sono dei cattivoni, qui invece quasi quasi si legittima (meglio, si offre un piccolo spiraglio per dare la possibilità a qualcuno di legittimare) l'altro....
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