Che a vincere la prima edizione di Masterchef sia stato il simpatico ed estroso Spyros Theodorisis, poca tecnica ma grandi colpi di genio dietro ai fornelli, ormai è cosa nota e risaputa, e nonostante qualche giorno di ritardo, eccomi qui a scrivere la mia sul talent show rivelazione dell’anno, terminato da giorni.
Altro che reality spazzatura o naufraghi affamati, altro che ugole d’oro (versione baby e non) o cambi radicali di look e matrimoni organizzati in pompa magna: la vera novità dell’anno, lo show di cui sentiremo parlare ancora per molto molto tempo, è senza dubbio Masterchef.
Appassionati di cucina e non, in questi mesi, si sono lasciati travolgere dall’emozionante e coinvolgente gara ai fornelli che ha visto protagonisti aspiranti cuochi da tutta l’Italia spinti dal cospicuo premio in gara: centomila euro e la possibilità di pubblicare un libro di ricette con RCS.
Casalinghe disperate, studenti, sportivi e giovani cuochi in erba, e chi più ne ha più ne metta, hanno partecipato al talent show di Sky, chi per curiosità, chi per passione vera, dando vita, alla fine dei conti, a una gara divertente e avvincente come poche altre in onda negli ultimi anni.
La cucina è stata un semplice e utile pretesto per attirare spettatori di ogni età e coinvolgerli sin dai primi episodi nelle sfide dei protagonisti, pronti a sudare con loro nel corso di gare frenetiche e complicate, come le mistery box o i pressure test.
Ottimo lo stile narrativo dello show che ha sapientemente alternato i confessionali alle sfide vere e proprie, puntando i riflettori ogni settimana sui singoli, creando simpatie e antipatie tra gli sfidanti e col pubblico stesso, ospitando spesso personaggi illustri del settore come Moreno Cedroni o Gualtiero Marchesi. Azzeccatissimo il trio di giudici chiamati a valutare i piatti degli aspiranti chef, il feroce Joe Bastianich, il più televisivo dei tre nonché copia sbiadita di Gordon Ramsey, il severo ma ironico Carlo Cracco, e Bruno Barbieri il più clemente e affabile tra tutti.
Mastechef unisce tutti gli ingredienti indispensabili per dar vita a un programma televisivo di successo, senza scadere nel kitch dei reality o annoiare con l’interminabile votazione da casa .
Il bello sta proprio in questo: tutto è già deciso e non siamo noi a scegliere, quindi non ci resta che guardare lo spettacolo e sperare che sia il nostro “preferito” a vincere, cambiando idea, inevitabilmente, almeno dieci volte nel corso dei 22 episodi.
Masterchef dimostra che oltre ai grandi film e alle serie tv, in giro c’è ancora qualche programma per cui valga la pena accendere la televisione, a dispetto di chi crede che in tv ci sia solo spazzatura ormai e di chi pensa che trascorrere una serata a casa sul divano davanti al piccolo schermo sia solo un’enorme perdita di tempo.
L’unico suggerimento che mi viene in mente per la prossima edizione, è di prepararsi a spaghettate di mezzanotte, perché oltre a creare dipendenza, lo show mette anche un certo appetito!
There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.
lunedì 12 dicembre 2011
Oltre le serie tv? C'è Masterchef!
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6 commenti:
A me è piaciuto fin da subito! Trovo che a volte alcuni format siano geniali...avevo visto alcuni talent culinari made USA e devo dire che MasterChef condensa il meglio di tutti loro...
Speriamo in una prossima edizione e intanto w Spyros che era da sempre il mio preferito! ;-)
sono completamente d'accordo con te, anche sul fatto che mette appetito/voglia di mettersi ai fornelli!
Ora che è finito non so che fare il mercoledì sera!
già guardare le serie tv mi impegna abbastanza tempo, per fortuna che non ho anche la passione per masterchef... :)
io purtroppo ho iniziato a vederlo solo da metà stagione in poi! :(
ho iniziato a guardarlo una volta per caso (per l'iniziale somiglianza con hell's kitchen) me lo sono fatto registrare su sky/o on demand e lo guardavo nel weekend.. quindi anche la vittoria di Spyros l'ho saputa in ritardo! (decisamente meglio spyros di Luisa, ben le sta a quell'antipatica)
è proprio vero che si cambia idea sul preferito ogni volta, specialmente quando buttano fuori quello che ritenevi essere il vincitore! a me piaceva molto Federico, probabilmente per il modo di fare tra l'eclettico e il fantasioso!
su sky mandano in onda i vari masterchef (usa, australia, addirittura junior con i bambini!) ma non è la stessa cosa, anche se è lo stesso format :S
Come ben sai a casa mia è scoppiata la mania che ha contagiato tutti, compresa la piccoletta che ha sentenziato che quando è grande lei andrà a lavorare da Spyros!Scherzi a parte, programma davvero ben fatto, l'unico problema è che, ora, quando cucino qualcosa le aspettative si sono molto alzate...
@Strawberry e Margherita: d'accordissimo con voi!!! :)
@Marco: beato te... infatti ormai dormo 2 ore a notte per guardare la tv.. -.-' ehehhehe :D mi ci mancava solo MC ! mannaggia a me!
@C. : anche a me le edizione straniere non fanno impazzire! chissà come mai!
@NewMoon: dì a tua figlia che andrò a cena nel suo ristorante allora! :D aspettative alzate? non dirlo ame..ormai cucino col cappello da chef! ;)
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