There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

giovedì 18 novembre 2010

The Vampire Diaries: Katherine domina la seconda stagione


Il piccolo break per The Vampire Diaries, in pausa fino al 2 dicembre, è l'occasione ideale per fare il punto della situazione, dopo i primi nove episodi ricchi di avvenimenti emozionanti e inaspettati, di cui Katherine è la protagonista indiscussa 



Affascinanti, sfuggenti e tenebrosi: lo charme innato dei vampiri, in tv come sul grande schermo, si è ormai ritagliato un'ampia fascia di pubblico, come testimonia l'enorme successo della Twilight Saga prima, e di The Vampire Diaries e True Blood poi.
I fratelli Salvatore e la dolce e indifesa Elena Gilbert tengono alti gli ascolti della CW, e The Vampire Diaries spicca per l'ottimo seguito di spettatori, oltre 3,5 milioni, settimana dopo settimana.
La serie, tratta dai romanzi di Lisa J. Smith, si è conquistata meritatamente il favore di pubblico e critica e continua, a seconda stagione inoltrata, a stupire e sorprendere con numerosi colpi di scena e cliffhanger ad hoc. 
La stagione, partita in sordina e dal ritmo sempre più adrenalinico, è proseguita sbrogliando intrecci aperti lo scorso anno, introducendo nuovi personaggi e approfondendo accuratamente la psicologia di quelli già conosciuti. La sceneggiatura ben curata, la regia scoppiettante e il tono corale ben orchestrato, le conferiscono una posizione privilegiata all'interno del network, che accusa un forte calo di ascolti per show già consolidati, come Gossip Girl e One Tree Hill, solo per citare i casi più eclatanti.


I primi episodi, Brave New World, Bad Moon Rising e Memory Lane incentrati principalmente sul ritorno della perfida Katherine, sulla trasformazione di Caroline e sul radicato dualismo tra vampiri e lupi mannari, sono fondamentali per il dispiegarsi della trama, piuttosto intricata rispetto alla scorsa stagione. 
La maledizione dei Lockwood viene svelata pian piano grazie ai flashback sul passato di Katherine e sui legami con i fondatori della città e la famiglia Salvatore: si scopre quindi che Mason Lockwood, giunto in città alla ricerca della pietra lunare necessaria per rompere l'anatema, è anche lui agli ordini della perfida Katherine.
Lentamente i tasselli cominciano a incastrarsi e la spedizione di Damon, Alaric ed Elena alla Duke University dove dall'incontro decisivo con Vanessa Monroe (Courtney Ford), studentessa di Isobel, si evincono altri dettagli sui fenomeni folkloristici e paranormali avvenuti nel corso dei secoli a Mystic Falls. 
Le ricerche di Isobel contribuiscono a far luce su particolari ancora più inquietanti, rivelando informazioni determinanti sull'antica maledizione del sole e della luna, secondo cui il morso di un licantropo sarebbe fatale per un vampiro; l'ulteriore ritrovamento del libro sulle radici della famiglia Petrova, stabilisce che una delle condizioni per sciogliere l'incantesimo è la morte della doppelganger Elena. 


Il ritmo incalzante e dinamico contraddistingue gli episodi successivi, Kill or Be Killed, Plan Be, Masquerade elettrizzanti e densi di avvenimenti. La storyline principale va a mescolarsi inevitabilmente con altre minori, e tutti i personaggi diventano protagonisti di un infausto destino comune, a cui sembra non esserci un rimedio vero e proprio. 
Damon prende in mano le redini della situazione, e pur non riuscendo a sconfiggere Katherine, riesce a eliminare il suo alleato Mason, in uno scontro piuttosto cruento che termina con la morte del licantropo, a cui il vampiro strappa via il cuore. Parallelamente, Stefan si ritrova impegnato su diversi fronti, forse troppi, al punto di perdere il controllo della situazione: infatti il supporto offerto a Caroline nel difficile momento successivo alla trasformazione, non gli permette di focalizzare l'attenzione su Katherine, sempre più agguerrita e crudele nel voler distruggere la sua relazione con Elena. Nel corso di uno dei tanti flashback risalenti a 150 anni prima, veniamo finalmente a conoscere i veri sentimenti della donna, sinceramente innamorata del maggiore dei fratelli Salvatore, e oggi più che mai decisa a riconquistarlo. 
La storia tra Stefan ed Elena risente fortemente della situazione: per salvaguardare il bene dei suoi cari, costantemente minacciati dalla sua doppleganger, la ragazza decide di dare un taglio al legame con il bel vampiro e mettere da parte i suoi sentimenti una volta per tutte. Damon dal canto suo, non riesce invece ad accantonare ciò che prova per Elena, e non è in grado di seppellire in fondo al cuore emozioni da cui non riesce a sottrarsi. Emozioni che esplodono nell'ottavo episodio Rose, in cui si allea, per la prima volta dopo tanto tempo, con il fratello, per salvare Elena, la donna che entrambi amano.


La puntata introduce nuovi personaggi fondamentali, la Rose (Lauren Cohan) citata nel titolo, e Trevor (Trent Ford), due vampiri che si offrono, tramite il misterioso Elijah (Daniel Gillies), di rapire la doppelganger e consegnarla nelle mani di Klaus, uno dei membri più anziani e temibili delle antiche dinastie per ripagarlo così del debito di cinquecento anni prima. All'epoca furono infatti proprio i due a trasformare Katherine in vampiro.
L'alleanza tra Damon e Stefan si rivela di vitale importanza per portare Elena al sicuro sacrificando però la vita di Trevor e spingendo poi Rose a unirsi al gruppo di Mystic Falls. 
Indispensabile in questa circostanza, l'intervento di Bonnie, che grazie a un incantesimo permette a Stefan di rintracciare e portare in salvo Elena. 
Il legame tra la giovane strega e Jeremy, diventato ormai un'altra pedina fondamentale nel disegno comune che lega i personaggi l'uno all'altra, sigla forse un nuovo amore impossibile che difficilmente potrà avere un lieto fine, al pari di quello tra Damon ed Elena, che trova il suo apice al termine della puntata, quando il ragazzo le confessa per la prima volta i suoi sentimenti, in una scena romantica e indimenticabile, per poi soggiogarla immediatamente e indurla a dimenticare tutto.

È però l'episodio successivo, Katerina, che ci aiuta finalmente a comprendere la vera natura di Katherine, andando a scavare fin nel lontano 1492 in Bulgaria, nella casa della famiglia Petrova (che in seguito verrà cambiato in Pierce, l'attuale cognome di Katherine). La ragazza ci mostra ancora una volta la sua indole vendicativa ed egoista ma allo stesso tempo si rivela emotivamente fragile sotto molti aspetti (su tutti il legame con la madre), frutto di un passato turbolento e difficile.

L'ottima interpretazione della Dobrev, conferisce credibilità e spessore al personaggio di Katherine, più debole dopo essere stata rinchiusa nella cripta da Damon, ma al contempo agguerrita e pronta a dar battaglia a chiunque le ostruisca la strada. Una donna forte e determinata, tragicamente negativa, ma anche affascinante, molto simile a Damon, punto cardine della serie. L'amore-odio che lo lega al fratello, l'attrazione che nutre per Elena, l'arroganza e l'ironia che sprigiona in ogni scena e quel fare da bad guy che tanto piace alle donne, lo rendono senza dubbio il protagonista più significativo di The Vampire Diaries. 
Personaggio in continua evoluzione e dall'atteggiamento mai scontato o banale, Damon riesce a contagiare con la sua forza di carattere anche il fratello Stefan, indebolito e in ombra nel corso della stagione, ma sulla via della redenzione già da qualche episodio, soprattutto da quando, convinto da Damon, ha cominciato a tirare fuori gli artigli per proteggere Elena, scegliendo di nutrirsi di sangue umano per accrescere la sua forza e poter sconfiggere Katherine e Klaus.

Pregio fondamentale della serie, è senza dubbio quello di saper sbrogliare, ogni volta a tempo debito, i legami intricati tra i vari personaggi, mantenendo sempre un tono credibile e coerente con la trama generale, donando spessore alla psicologia di ogni singolo individuo, senza sacrificare nessuno. Gli sceneggiatori e i creatori si adoperano per far sì che la coralità pervada ogni singolo episodio, in un insieme sempre omogeneo e fluido di voci, alternando perfettamente la giusta dose di azione ai momenti più statici e riflessivi, valorizzati da una colonna sonora in linea con l'atmosfera della serie e da dialoghi ben scritti in cui si avvicendano quel pizzico di humour e romanticismo che non guasta mai.
L'ingresso di nuovi personaggi, ultimi in ordine cronologico, Rose ed Elijah, e lo stregone Luka, da subito legato a Bonnie, non intacca minimamente la permanenza di altri seppur minori, come nel caso di Jeremy, Caroline e Tyler, fondamentali, nel disegno generale, ai fini della storia. Ed è così che in un attimo, in The Vampire Diaries, streghe, lupi mannari, teenager comuni e vampiri, diventano protagonisti, di una storia sì ingarbugliata e imprevedibile, ma mai confusa o monotona, anzi estremamente avvincente e convincente.

Nella serie di Kevin Williamson il teendrama si sposa perfettamente con il genere vampiresco, sottolineando, ancora una volta, la commistione di generi tipica dell'era televisiva moderna, conquistando non solo quella fascia di pubblico attratta dai principi delle tenebre, ma anche tutti coloro che sono alla costante ricerca di una serie che sappia tenerli incollati allo schermo dall'inizio alla fine, riservandogli in ogni puntata colpi di scena in grado di lasciarci a bocca aperta.

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giovedì 11 novembre 2010

Maggie


Devi scegliere se salire su quel treno, Maggie, e lo sai anche tu.

Il tempo stringe, il tempo è tiranno, e per te, scorre sempre più veloce.

Fissi il vuoto, immobile, nella stazione gelida e deserta, sotto una pioggia di dubbi e paure, sola, alle prime luci dell’alba.

È ora di andare, Maggie?

O forse vuoi restare?

Tu, sempre in attesa di un riscatto, una rivincita, una nuova possibilità; tu, sola con la tua valigia di sogni.

Ma sognare, a volte, è come aver un difetto, e nonostante tutto, tu, vorresti solo essere perfetta.

Tu che sognavi l’amore, Maggie, in ogni sua forma e dimensione, e che quando finalmente l’hai trovato, non sei riuscita ad afferrarlo.

Aldilà di ogni tua fragilità, ogni tua paura o debolezza, sei inciampata, senza volerlo in un cuore nero e solitario, e senza sapere, l’hai colorato di te.

Ma ora non ti resta che scappare Maggie, e fuggire lontano, chissà dove.

Per dimenticare e sparire, perché l’amore a volte da solo non basta, e questo tu lo sai.

Raccogli le tue cose e corri via, lontano più che puoi.

Ovunque ma non qui, e non voltarti mai indietro.

Il treno è lì che ti aspetta, Maggie, e decidere se prenderlo oppure no, è una scelta tua.

C’han concesso solo una vita, soddisfatti o no, qui non rimborsano mai

Prendere o lasciare.

sabato 6 novembre 2010

Gossip Girl: Chuck e Blair protagonisti indiscussi della quarta stagione

La serie, in evidente ripresa dallo scorso anno, torna a essere frizzante ed entusiasmante, ricca di colpi di scena e nuovi intriganti personaggi. A farla da padrona, ancora una volta, la controversa storia d’amore tra Blair e Chuck.

Gli ascolti di Gossip Girl, in media sui due milioni di spettatori a episodio, non rendono pienamente giustizia alla serie di Josh Schwartz, decisamente in risalita rispetto al momento di crisi vissuto lo scorso anno e, oggi più che mai, divertente e stuzzicante come una volta.
Rispolverate alcune armi vincenti fondamentali (accantonate chissà dove nel corso della terza stagione), su tutte il prepotente e invadente ritorno della blogger Gossip Girl che getta veleni e indiscrezioni sull’Upper East Side, la serie ha recuperato la verve che l’aveva portata al successo nel 2007, riacquistando quel tono scanzonato e irriverente che da sempre la contraddistingue.
Dopo la parentesi parigina di inizio stagione, il secondo episodio, Double Identity, porta in scena da subito l’incontro-scontro tra Chuck e Blair nella capitale francese, ancora amareggiati e feriti per come si era conclusa la loro relazione in seguito “all’uragano Jenny”, e ancora indecisi sul da farsi.
Un’indecisione latente, che ancora oggi, dopo la sesta puntata, continua ad aleggiare nell’aria, a confermare la volontà degli autori di tenere i fan col fiato sospeso fino all’ultimo e non rivelare quale finale il destino riserverà alla coppia.
Un gioco di tradimenti e dispetti anima la loro liason, e neppure la forte presenza di Eva (Clemencé Poésy) nella vita di Chuck, riesce a mettere i bastoni tra le ruote a un’agguerrita Blair, disposta a tutto pur di infliggere al suo ex le peggiori sofferenze. Quest’ultimo, sulla via della redenzione dopo la brutta avventura di Praga e deciso a ricominciare daccapo senza inciampare negli errori già commessi in passato, torna a New York con le migliori intenzioni, nonostante tutti si dimostrino ostili nei suoi confronti.
Ancora una volta, come in passato, l’unica disposta a chiudere un occhio sul comportamento discutibile del ragazzo, è Lily, che anche in quest’occasione gli offre il conforto necessario per superare il difficile rientro in società, alimentato dalla rabbia di Rufus e Eric, ancora sconvolti dall’atteggiamento irresponsabile tenuto da Chuck nei confronti di Jenny. Il legame tra il giovane Bass e la sua ex matrigna, supera anche stavolta ostacoli e pregiudizi e si conferma il miglior salvagente per Chuck, tenuto a galla, altrimenti, solo dall’amore di Eva, ingenua e altruista quanto basta per offrirgli una seconda possibilità.
Capricciosa e volubile come non mai, Blair non accetta però di buon grado la situazione, e confermandosi per l’ennesima volta senza remore o freni quando si tratta di ottenere ciò che desidera, riesce a mettere in cattiva luce la dolce francesina e in Touch of Eva, ne sentenzia la condanna, guidandola verso un inevitabile scontro con Chuck che la porta a lasciare New York con armi e bagagli.
Scoppia così una guerra senza eguali, che convince Chuck a iscriversi alla Columbia, nuovo regno di Blair, per ostacolarla nel suo cammino verso la popolarità, e che sfocia, episodio dopo episodio, in una batti e ribatti di situazioni equivoche e divertenti, che riportano alla memoria le prime due stagioni della serie, quelle che segnarono l’inizio tanto burrascoso quanto affascinante della loro storia d’amore. Una storia d’amore su cui gli autori puntano tutto, e che per ora riesce ancora, nei momenti di tregua e in quel gioco di sguardi che tiene i due protagonisti incollati l’uno all’altra, ad emozionare lo spettatore. Un amore a tratti disperato, a tratti irresistibile: indubbiamente coinvolgente e, fino ad ora, mai noioso.
Agli antipodi, le vicissitudini di Serena, sempre più confusa sul suo destino amoroso: in balia dell’infinito tira e molla con Dan e Nate, la ragazza è rimasta alla fine a bocca asciutta, poiché i due ragazzi hanno preferito focalizzare le loro attenzioni altrove, per sottrarsi alla sua estenuante e incessante indecisione. Sin dai primi giorni alla Columbia, per la bionda protagonista, i problemi non sono tardati ad arrivare, ma neanche incomprensioni e diatribe con insegnanti e preside, sono servite alla giovane Van Der Woodsen per farle mettere la testa a posto.
Il suo nuovo “hobby”, ha il nome di Colin (Sam Paige), giovane scapolo newyorkese che vive nel suo stesso stabile, nonché suo professore all’università. In Goodbye, Columbia, nonostante Lily provi a metterla in guardia, non sente ragioni, e ancora una volta, si getta a capofitto in una storia senza fondamenta e quasi sicuramente senza futuro, come dimostrano gli ultimi minuti dell’episodio, in cui Colin incontra Juliet (Katie Cassidy), nemica dichiarata di Serena in questa stagione, per discutere del piano messo a segno, a quanto pare, per distruggerla una volta per tutte.
Un alone di mistero pervade ancora la vera identità del personaggio interpretato dalla Cassidy, controverso e emblematico quanto basta per aggiungere suspense alla storia. Di lei sappiamo poco, a dispetto delle piccole rivelazioni carpite qua e là già a partire dal secondo episodio, The Undergraduates, in cui il rendez-vous dietro le sbarre con Ben (David Call), lascia intuire che il destino riserverà a Serena delle brutte sorprese. L’ostilità di Juliet nei suoi confronti, serve al personaggio della Lively per rinforzare il rapporto con Blair, ormai stabile e resistente dopo le piccole incomprensioni dello scorso anno, e coronato da una convivenza sotto lo stesso tetto, in compagnia dell’immancabile Dorotah.
E mentre Nate, soggiogato dal fascino e dalla sensualità di Juliet, è oramai cieco di fronte a ogni eclatante azione che riveli la reale identità della sua ragazza, l’amico Dan, si trascina come sempre da una parte all’altra dell’Upper Easy Side, senza prendere posizione o mettere a segno qualche azione degna di nota. Risolta (a nostro avviso troppo frettolosamente) la situazione con Georgina, tornata in Russia da Sergei, il vero padre del piccolo Milo, Dan è incappato nei soliti noiosi e ripetitivi litigi con Vanessa, barcamenandosi tra crisi d’identità e indecisioni, che a questo punto lo renderebbero senza alcun dubbio l’uomo ideale per Serena.
A portare un pizzico, o meglio una vagonata, di sale in più in casa Humphrey, nell’ultimo episodio andato in onda, Easy J, ci pensa little J, di ritorno, anche se solo per qualche ora, a Manhattan dopo il triste addio.
La piccola Jenny ricompare così dopo una “lunga” assenza e riesce subito a imporsi in tutta la sua irriverenza: si sente fin troppo nostalgia del suo personaggio, ribelle e volubile, che ha cavalcato la scena dall’inizio della serie a oggi, con le sue incoerenze e i suoi capricci, i colpi di testa e i comportamenti border line che hanno animato casa Humphrey in tutti questi anni.
Il suo ritorno a New York è sinonimo, ancora una volta, dell’eterna lotta con Blair, una guerra tra api regine iniziata per caso, quasi per gioco se vogliamo, ma sempre viva, e a quanto pare destinata a non terminare così facilmente.
Se Taylor Momsen tornerà o meno in Gossip Girl come personaggio ricorrente o semplice guest star, per ora rimane un mistero, e a noi non resta che tenere le dita incrociate e tifare per lei, e nell’attesa di scoprire qualcosa in più, aspettare i camei della popstar svedese Robyn, della designer Cynthia Rowley e di Joe Zee, direttrice creativa di Elle, scritturate per l’episodio dedicato al ventesimo compleanno di Blair. [anche su movieplayer.it con foto gallery e molto di più!]

mercoledì 3 novembre 2010

Piccoli piaceri quotidiani per affrontare la vita con un sorriso






A Stargirl invece piace....
guardare i vecchi film in bianco e nero e sognare di essere una diva d’altri tempi; sdraiarsi al sole, lasciarsi cullare dal suo calore e risvegliarsi intorpidita; ascoltare il rumore del mare che s’infrange sugli scogli e sognare luoghi lontani; leggere da cima a fondo il testo di una canzone e soffermarsi su ogni frase per far sì che diventi sua; la Tour Eiffel e il Big Ben; il mascarpone cremoso nel tiramisù; lasciarsi incantare da un improvviso e inaspettato arcobaleno e restare a guardarlo finché non fugge via; incrociare lo sguardo pacifico e sornione di un’anziana signora e ritrovarsi istintivamente a sorriderle; un bagno troppo caldo e pieno di schiuma profumata; lasciarsi scaldare il cuore dal ricordo di un’amica lontana; i girasoli e le fotografie; il bacio di Klimt e quello di Hayez; spalmare in maniera uniforme la marmellata su una fetta di pane; dormire sotto un cielo di stelle; le luci di Natale e le sciarpe di lana lunghe fino ai piedi; il profumo del pane e quello dei fiammiferi spenti; la pioggia in una sera d’estate e le stelle cadenti che non vede da tanto tempo ormai...