There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

giovedì 11 novembre 2010

Maggie


Devi scegliere se salire su quel treno, Maggie, e lo sai anche tu.

Il tempo stringe, il tempo è tiranno, e per te, scorre sempre più veloce.

Fissi il vuoto, immobile, nella stazione gelida e deserta, sotto una pioggia di dubbi e paure, sola, alle prime luci dell’alba.

È ora di andare, Maggie?

O forse vuoi restare?

Tu, sempre in attesa di un riscatto, una rivincita, una nuova possibilità; tu, sola con la tua valigia di sogni.

Ma sognare, a volte, è come aver un difetto, e nonostante tutto, tu, vorresti solo essere perfetta.

Tu che sognavi l’amore, Maggie, in ogni sua forma e dimensione, e che quando finalmente l’hai trovato, non sei riuscita ad afferrarlo.

Aldilà di ogni tua fragilità, ogni tua paura o debolezza, sei inciampata, senza volerlo in un cuore nero e solitario, e senza sapere, l’hai colorato di te.

Ma ora non ti resta che scappare Maggie, e fuggire lontano, chissà dove.

Per dimenticare e sparire, perché l’amore a volte da solo non basta, e questo tu lo sai.

Raccogli le tue cose e corri via, lontano più che puoi.

Ovunque ma non qui, e non voltarti mai indietro.

Il treno è lì che ti aspetta, Maggie, e decidere se prenderlo oppure no, è una scelta tua.

C’han concesso solo una vita, soddisfatti o no, qui non rimborsano mai

Prendere o lasciare.

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