Per 90210 è giunto il momento di salutare i fan fino al prossimo autunno, quando tornerà con una terza stagione ricca di colpi di scena e novità.
Nel corso degli ultimi episodi andati in onda,90210 non è mai riuscito a riscuotere più di 1,70 milioni di spettatori, nonostante la qualità del telefilm sia aumentata rispetto alla prima stagione. Malgrado ci abbia regalato alcuni momenti appassionanti e storie più sostanziose, infatti, restano evidenti buchi nella sceneggiatura oltre a incoerenze temporali e strutturali, che rendono la serie, sì godibile, ma estremamente debole a livello di trama e dialoghi.
Il difetto maggiore, riscontrato già in precedenza, resta la mancanza di spessore nella maggior parte delle vicende raccontate, contestualmente all'errore ricorrente di affrontare l'arrivo o l'addio di molti personaggi in maniera repentina e frettolosa senza fornire le spiegazioni necessarie da interpretare nel contesto generale. Di esempi se ne potrebbero fare fin troppi: a partire da guest star minori come Nat, per arrivare fino a Brenda e Donna, introdotte con un ruolo ben preciso e scomparse dalla scena senza lasciare traccia, fino al caso paradossale di Kelly, inizialmente uno dei personaggi principali, scomparsa all'improvviso insieme al figlio senza alcuna spiegazione.
Il paragone con la serie madre Beverly Hills, 90210, anche a distanza di due stagioni, continua a essere inevitabile, e da tale confronto, 90210, ne esce distrutto: nel remake, giovani diciassettenni allo sbando vivono soli senza la supervisione di un adulto, come Silver ad esempio, abbandonata dalla sorella Kelly, o Naomi, che vive in una villa lussuosa sulle colline di Hollywood mantenendosi grazie a una carta di credito illimitata.
90210 è un teendrama atipico, poiché non riesce, a differenza di altri, a coinvolgere totalmente lo spettatore o a far sì che questi riesca a calarsi nei panni di personaggi poco originali.
Amori passeggeri e tira e molla estenuanti, colpi di scena prevedibili o storie portate avanti troppo a lungo provocano un distacco inevitabile del pubblico che, pur seguendo lo show, non riesce ad affezionarsi ad esso come ad altre serie.
Ed è invece quando il telefilm affronta tematiche più superficiali e leggere che ottiene invece l'effetto contrario, attirando il pubblico, divertito per esempio da Naomi, snob e viziata fino all'eccesso, che appare però molto più "vicina" alla normalità rispetto a un Dixon completamente contraddittorio e incoerente, o a una Annie totalmente sconclusionata.
Ma nonostante tutto, anche questa dose di "incoerenza" serve in effetti a qualcosa: la curiosità di vedere fin dove si spingerà il telefilm induce il pubblico a seguirlo settimana dopo settimana.
Il difetto maggiore, riscontrato già in precedenza, resta la mancanza di spessore nella maggior parte delle vicende raccontate, contestualmente all'errore ricorrente di affrontare l'arrivo o l'addio di molti personaggi in maniera repentina e frettolosa senza fornire le spiegazioni necessarie da interpretare nel contesto generale. Di esempi se ne potrebbero fare fin troppi: a partire da guest star minori come Nat, per arrivare fino a Brenda e Donna, introdotte con un ruolo ben preciso e scomparse dalla scena senza lasciare traccia, fino al caso paradossale di Kelly, inizialmente uno dei personaggi principali, scomparsa all'improvviso insieme al figlio senza alcuna spiegazione.
Il paragone con la serie madre Beverly Hills, 90210, anche a distanza di due stagioni, continua a essere inevitabile, e da tale confronto, 90210, ne esce distrutto: nel remake, giovani diciassettenni allo sbando vivono soli senza la supervisione di un adulto, come Silver ad esempio, abbandonata dalla sorella Kelly, o Naomi, che vive in una villa lussuosa sulle colline di Hollywood mantenendosi grazie a una carta di credito illimitata.
90210 è un teendrama atipico, poiché non riesce, a differenza di altri, a coinvolgere totalmente lo spettatore o a far sì che questi riesca a calarsi nei panni di personaggi poco originali.
Amori passeggeri e tira e molla estenuanti, colpi di scena prevedibili o storie portate avanti troppo a lungo provocano un distacco inevitabile del pubblico che, pur seguendo lo show, non riesce ad affezionarsi ad esso come ad altre serie.
Ed è invece quando il telefilm affronta tematiche più superficiali e leggere che ottiene invece l'effetto contrario, attirando il pubblico, divertito per esempio da Naomi, snob e viziata fino all'eccesso, che appare però molto più "vicina" alla normalità rispetto a un Dixon completamente contraddittorio e incoerente, o a una Annie totalmente sconclusionata.
Ma nonostante tutto, anche questa dose di "incoerenza" serve in effetti a qualcosa: la curiosità di vedere fin dove si spingerà il telefilm induce il pubblico a seguirlo settimana dopo settimana.
New entry preannunciata il mese scorso, nel diciottesimo episodio, Another Another Chance, è il padre biologico di Liam, interpretato da Scott Patterson, l'indimenticabile Luke in Una mamma per amica.
L'uomo, uscito da poco di prigione, sostiene di essere tornato in città per recuperare il rapporto con il figlio abbandonato anni prima, ma prevedibilmente, è invece ricomparso per convincerlo a derubare il ricco patrigno e sottrargli successivamente il bottino. Pochi episodi per Patterson, quindi, utili solo per spingere Liam tra le braccia di Annie: il rapporto tra i due ha iniziato a farsi via via più profondo nel corso delle puntate, soprattutto a causa dell'allontanamento di Naomi, impegnata a risolvere un buon numero di imprevisti.
Nel successivo Multiple Choices infatti, la più giovane delle sorelle Clark è costretta, suo malgrado, a dare il bentornato alla perfida Jen (Sara Foster), tornata più agguerrita che mai, e determinata ad avere la sua rivalsa su Naomi, Liam e Ryan: la frase con cui saluta la sorella minore, non lascia dubbi a riguardo, e conferma da subito la sua voglia di vendetta Call me "Karma" babe. And Karma is a bitch.
Con questa premessa, Naomi si prepara quindi ad affrontare l'inferno: dopo aver superato con coraggio lo scandalo fatto scoppiare ai danni del professor Cannon (Hal Ozsan), accusato ingiustamente di molestie sessuali, ora è costretta a combattere contro Jen, che, come prima mossa, la priva di tutto il suo patrimonio.
L'uomo, uscito da poco di prigione, sostiene di essere tornato in città per recuperare il rapporto con il figlio abbandonato anni prima, ma prevedibilmente, è invece ricomparso per convincerlo a derubare il ricco patrigno e sottrargli successivamente il bottino. Pochi episodi per Patterson, quindi, utili solo per spingere Liam tra le braccia di Annie: il rapporto tra i due ha iniziato a farsi via via più profondo nel corso delle puntate, soprattutto a causa dell'allontanamento di Naomi, impegnata a risolvere un buon numero di imprevisti.
Nel successivo Multiple Choices infatti, la più giovane delle sorelle Clark è costretta, suo malgrado, a dare il bentornato alla perfida Jen (Sara Foster), tornata più agguerrita che mai, e determinata ad avere la sua rivalsa su Naomi, Liam e Ryan: la frase con cui saluta la sorella minore, non lascia dubbi a riguardo, e conferma da subito la sua voglia di vendetta Call me "Karma" babe. And Karma is a bitch.
Con questa premessa, Naomi si prepara quindi ad affrontare l'inferno: dopo aver superato con coraggio lo scandalo fatto scoppiare ai danni del professor Cannon (Hal Ozsan), accusato ingiustamente di molestie sessuali, ora è costretta a combattere contro Jen, che, come prima mossa, la priva di tutto il suo patrimonio.
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