There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

sabato 29 maggio 2010

90210, stagione 2: una season finale per ripartire in quarta


Per 90210 è giunto il momento di salutare i fan fino al prossimo autunno, quando tornerà con una terza stagione ricca di colpi di scena e novità.

Nel corso degli ultimi episodi andati in onda,90210 non è mai riuscito a riscuotere più di 1,70 milioni di spettatori, nonostante la qualità del telefilm sia aumentata rispetto alla prima stagione. Malgrado ci abbia regalato alcuni momenti appassionanti e storie più sostanziose, infatti, restano evidenti buchi nella sceneggiatura oltre a incoerenze temporali e strutturali, che rendono la serie, sì godibile, ma estremamente debole a livello di trama e dialoghi.
Il difetto maggiore, riscontrato già in precedenza, resta la mancanza di spessore nella maggior parte delle vicende raccontate, contestualmente all'errore ricorrente di affrontare l'arrivo o l'addio di molti personaggi in maniera repentina e frettolosa senza fornire le spiegazioni necessarie da interpretare nel contesto generale. Di esempi se ne potrebbero fare fin troppi: a partire da guest star minori come Nat, per arrivare fino a Brenda e Donna, introdotte con un ruolo ben preciso e scomparse dalla scena senza lasciare traccia, fino al caso paradossale di Kelly, inizialmente uno dei personaggi principali, scomparsa all'improvviso insieme al figlio senza alcuna spiegazione.
Il paragone con la serie madre Beverly Hills, 90210, anche a distanza di due stagioni, continua a essere inevitabile, e da tale confronto, 90210, ne esce distrutto: nel remake, giovani diciassettenni allo sbando vivono soli senza la supervisione di un adulto, come Silver ad esempio, abbandonata dalla sorella Kelly, o Naomi, che vive in una villa lussuosa sulle colline di Hollywood mantenendosi grazie a una carta di credito illimitata.
90210 è un teendrama atipico, poiché non riesce, a differenza di altri, a coinvolgere totalmente lo spettatore o a far sì che questi riesca a calarsi nei panni di personaggi poco originali.

Amori passeggeri e tira e molla estenuanti, colpi di scena prevedibili o storie portate avanti troppo a lungo provocano un distacco inevitabile del pubblico che, pur seguendo lo show, non riesce ad affezionarsi ad esso come ad altre serie.
Ed è invece quando il telefilm affronta tematiche più superficiali e leggere che ottiene invece l'effetto contrario, attirando il pubblico, divertito per esempio da Naomi, snob e viziata fino all'eccesso, che appare però molto più "vicina" alla normalità rispetto a un Dixon completamente contraddittorio e incoerente, o a una Annie totalmente sconclusionata.
Ma nonostante tutto, anche questa dose di "incoerenza" serve in effetti a qualcosa: la curiosità di vedere fin dove si spingerà il telefilm induce il pubblico a seguirlo settimana dopo settimana.

New entry preannunciata il mese scorso, nel diciottesimo episodio, Another Another Chance, è il padre biologico di Liam, interpretato da Scott Patterson, l'indimenticabile Luke in Una mamma per amica.
L'uomo, uscito da poco di prigione, sostiene di essere tornato in città per recuperare il rapporto con il figlio abbandonato anni prima, ma prevedibilmente, è invece ricomparso per convincerlo a derubare il ricco patrigno e sottrargli successivamente il bottino. Pochi episodi per Patterson, quindi, utili solo per spingere Liam tra le braccia di Annie: il rapporto tra i due ha iniziato a farsi via via più profondo nel corso delle puntate, soprattutto a causa dell'allontanamento di Naomi, impegnata a risolvere un buon numero di imprevisti.
Nel successivo Multiple Choices infatti, la più giovane delle sorelle Clark è costretta, suo malgrado, a dare il bentornato alla perfida Jen (Sara Foster), tornata più agguerrita che mai, e determinata ad avere la sua rivalsa su Naomi, Liam e Ryan: la frase con cui saluta la sorella minore, non lascia dubbi a riguardo, e conferma da subito la sua voglia di vendetta Call me "Karma" babe. And Karma is a bitch.
Con questa premessa, Naomi si prepara quindi ad affrontare l'inferno: dopo aver superato con coraggio lo scandalo fatto scoppiare ai danni del professor Cannon (Hal Ozsan), accusato ingiustamente di molestie sessuali, ora è costretta a combattere contro Jen, che, come prima mossa, la priva di tutto il suo patrimonio.

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mercoledì 26 maggio 2010

One Tree Hill: dalle stelle alle stalle con il finale della stagione 7

Nonostante la maggior parte dei fan sperasse nella chiusura dello show, la CW ha deciso di rinnovarla per un'ottava stagione, nel vano tentativo di risollevarla dopo la caduta libera intrapresa quest'anno. Intanto tutti rimpiangono gli anni d'oro della serie, finita alla deriva dopo l'addio di Lucas.

Una settima stagione da dimenticare, da mettere da parte e da archiviare si è appena conclusa e con tutta la buona volontà, la difficoltà sta soprattutto nel tentare di estrapolarne gli aspetti meno disastrosi.
One Tree Hill si congeda fino a settembre, lasciando tutti coloro che da anni seguono la serie con passione e coinvolgimento, con l'amaro in bocca e il dispiacere di aver visto uno dei migliori teendrama del decennio cadere totalmente a picco, col rischio di cancellare ciò che di buono ha raccontato in questi anni.
Messi da parte agonismo e sport, esiliati i due personaggi principali, Lucas e Peyton, e tralasciate le emozioni, quelle vere, quelle cheOne Tree Hill sapeva dare, il telefilm ha perso tutte le caratteristiche che lo avevano contraddistinto nel corso del tempo, riducendosi a essere una serie marginale, costretta nel limbo dei "telefilm a rischio di cancellazione", al pari di altre serie minori.
Gli ascolti sopravvivono e superano i due milioni di spettatori a episodio, i fan non demordono e vi restano aggrappati più per dovere che per altro, più per curiosità e abitudine che non per un interesse reale.
In tutti resta quella flebile speranza che il telefilm riesca, in qualche modo a risollevarsi, o che si compia il miracolo del ritorno inaspettato e improvviso di Lucas Scott.

E sono proprio loro, gli oltre due milioni di spettatori fissi ogni settimana, il motivo che ha spinto la CW a rinnovare la serie per un'altra stagione di dodici episodi, oltre al fatto di voler portare a termine le esigue storyline aperte nel corso della season appena conclusa, terminata con un (im)prevedibile colpo di scena.
Il rischio in cui si cade quando un telefilm inizia a dare segni evidenti di cedimento è che si ricorra troppo spesso alla "lacrima facile", provocata da scene strazianti e volutamente commoventi, per indurci a provare quelle emozioni che, altrimenti, non nascerebbero più in maniera spontanea, a causa delle storie ripetitive e scontate.
Prima del rush finale, One Tree Hilll si ero preso una pausa di un mese per lasciare spazio a Life Unexpected, la novità di casa CW, e trasmettere successivamente gli ultimi quattro episodi.
Avevamo lasciato i ragazzi di Tree Hill alle prese con la morte della madre di Haley, in una scena commovente e fin troppo melensa, che ci aveva costretti, volenti o nolenti, a versare qualche lacrima. Da quel momento in poi, si contano sulle dita di una mano gli avvenimenti significativi che ci hanno condotto alla season finale.

Per Haley, la situazione inizia a degenerare in Every Picture Tells a Story: caduta in depressione, sconvolta dal lutto e totalmente incapace di reagire, nel corso nelle tre puntate successive, inizia a scontrarsi aspramente con il mondo che la circonda, in balia di un malessere radicato nel profondo che la porta a nascondere una gravidanza a Nathan e a sfiorare il suicidio.
La tempesta emotiva di cui è caduta vittima, la induce ad allontanarsi dal marito, ormai inutile ai fini della trama, completamente fuori dal mondo del basket e privo di un ruolo preciso e la spinge a trascurare il piccolo Jamie e la sorella Quinn.
Quest'ultima, intanto, si destreggia con la follia del personaggio di Katie, la stalker di Clay che si finge Sarah, la moglie defunta, senza una spiegazione verosimile, se non quella sbrigativa e poco credibile fornitaci in Learning To Fall, in cui viene definita psicolabile da una vecchia amica che mette in guardia Clay.
Un'instabilità che non ne giustifica il comportamento assurdo e senza senso, che la spinge a tentare il suicidio per conquistare Clay, ormai rinsavito dalle allucinazioni sulla defunta moglie e quindi capace di sottrarsi alla "tentazione" di credere al comportamento di Katie, privo di ogni logica e fondamenta.
Dopo Derek, lo psicopatico invaghitosi di Peyton, e la Scary Nanny schizofrenica che aveva provato a rapire Jamie, ecco quindi un altro folle personaggio a Tree Hill a sconvolgere l'equilibrio, in un circolo vizioso di situazioni viste e vissute ormai troppe volte per riuscire a sorprenderci ancora. ...

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martedì 25 maggio 2010

Glee: Joss Whedon si lascia trascinare dalla Glee-mania


Il creatore di Buffy sbarca sul set di Glee, la serie più amata dell'anno, e dirige un episodio frizzante, divertente e ricco di colpi di scena, mentre la season finale si fa sempre più vicina.

Mantenere alti ascolti e aspettative dopo il trionfante episodio Madonna-centrico, sembrava un'impresa quasi impossibile per Glee, considerando l'entusiasmante seguito cui la serie è abituata dal primo episodio a oggi. Il gioiello diRyan Murphy, invece, è riuscito laddove nessuno se lo sarebbe mai immaginato, continuando a collezionare un audience pazzesco, il consenso dei fan e della critica e alimentando una Glee-mania in continua crescita.
Nel frattempo, mentre stelle del firmamento cinematografico e musicale fanno a gara per accaparrarsi un cameo nella serie, Murphy chiama a sé registi e guest star d'eccezione, per conferire al telefilm quel tocco di prestigio in più per renderlo maggiormente appetibile allo spettatore.
Mentre Britney Spears, Christina Aguilera, Jennifer Lopez e molti altri ancora, chiedono di partecipare come ospiti in un episodio, e fintanto che Madonna ha già assicurato la sua presenza in una puntata della prossima stagione, dietro la macchina da presa arriva nientemeno che Joss Whedon, e stelle di altre serie tv si lasciano travolgere dall'euforia del Glee Club.
Gli ascolti continuano a sfiorare i 12 milioni, a dispetto degli episodi conclusivi di Lost, battuto in media di quasi 4 milioni, e registrano un seguito di pubblico incredibilmente alto.

Dall'episodio dedicato a Madonna all'ultimo andato in onda, quello diretto dal creatore di Buffy - L'ammazzavampiri appunto, ci sono stati pochi sviluppi a livello di trama, poiché gli autori hanno preferito soffermarsi su questioni delicate come il rapporto genitori-figli e lo scontro generazionale, la difficoltà nell'accettare noi stessi e il nostro aspetto fisico e il desiderio di ogni adolescente di essere popolare.
Tre puntate di transizione, più riflessive e dal ritmo meno veloce rispetto a quello cui siamo abituati, ci hanno condotto fino all'episodio 19, puntata chiave per quanto concerne l'evolvere della storia.
Home, diretta da Paris Barclay, regista di In Treatment, saluta il ritorno di un volto già noto alla McKinley High School, quello dell'ex alunna April Rhodes, interpretata da Kristin Chenoweth (la Olive Snook di Pushing Daisies).
Abbandonata la clinica di rehab per disintossicarsi dall'alcol, April aiuta Will ad affrontare la crisi che lo ha travolto in seguito al divorzio con Terry, e grazie all'ingente somma di denaro ereditata dalla morte del suo compagno miliardario, acquista l'auditorium per il Glee Club, onde evitare che Sue Sylvester riesca a sottrarlo ai ragazzi.
Una toccante performance di Mercedes, col brano Beautiful di Christina Aguilera, invita a riflettere sulle discriminazioni razziali e non solo, sulla difficoltà di accettarsi, mettendo da parte pregiudizi e etichette, e sulla forza di carattere necessaria per affrontare la vita sempre a testa, nonostante i nostri difetti.

Olivia Newton Jones, la Sandy del celebre Grease, e il suo branoPhysical, sono i protagonisti di Bad Reputation, un episodio ironico e sopra le righe che prende il via da un video buffo sulla diabolica Sue Sylvester, pubblicato su internet da Kurt e Mercedes per impartire una lezione alla perfida allenatrice delle Cheerios.
Il video in questione, che la ritrae mentre si esibisce goffamente nella canzone della Newton Jones, la rende oggetto di scherno da parte di studenti e insegnanti e la getta in quel limbo di outsider dove spesso lei stessa spinge i suoi allievi. Per i ragazzi del Glee Club è una bella rivincita, ma non tutti sembrano soddisfatti: Quinn diffonde una Glist, una classifica di popolarità, che vede all'ultimo posto Rachel, sempre assetata di fama e successo. La giovane stella della McKinley, si lascia travolgere dallo spirito di competizione, tanto da mettere a repentaglio la sua immagine pur di apparire popolare agli occhi dei compagni, provocando l'allontanamento di Jessie e di Finn, delusi dal suo comportamento. A risolvere la situazione, ancora una volta, il professor Schuester, sempre disponibile al dialogo coi suoi studenti e pronto a correre in loro aiuto.

L'articolo continua! Leggi tutto sull'episodio diretto dal grande Joss Whedon su movieplayer.it!

venerdì 21 maggio 2010

Gossip Girl - stagione 3, episodio 22: Last Tango, Then Paris


Gossip Girl ci saluta con una scioccante season finale che ha lasciato gli spettatori impietriti, tra addii, partenze e colpi di scena inaspettati. L'appuntamento è a settembre, all'ombra della Tour Eiffel.


Nonostante Josh Schwartz eStephanie Savage ci avessero avvisato che la season finaledi Gossip Girl avrebbe lasciato tutti a bocca aperta, nessuno si sarebbe mai aspettato una puntata così intensa ed esplosiva.
Sebbene fossimo abituati ai colpi di scena dell'Upper East Side e ai cliffangher di chiusura, mai avremmo creduto di restare di stucco alla fine di un episodio come questa volta.
Una puntata divertente, drammatica sotto molti punti di vista, accattivante e coinvolgente, ha lasciato il segno, in virtù del brio e dell'originalità guadagnate nel corso degli ultimi episodi, sulla scia dell'incredibile inventiva di Schwartz, che senza lasciarci il tempo di riflettere o incamerare l'accaduto, ci ha congedati dandoci appuntamento a settembre, senza far trapelare alcuno spoiler.

Eccoci, quindi, ancora una volta, a bocca aperta, a interrogarci su quel che accadrà, ad assistere inermi a scelte di copione efficaci e inaspettate, a sottolineare la capacità incredibile degli autori di risollevare una serie che aveva mostrato a inizio anno evidenti segni di cedimento, riuscendo, in maniera impeccabile, a farla risalire nel giro di pochi step.
Tanti gli avvenimenti condensati in quest'ultimo capitolo, a partire dal ritrovato rapporto tra Dan e Serena, in sintonia più che mai e a un passo dalla rottura con Nate e Vanessa.
Uniti e vicini durante e dopo l'addio a William, un bacio galeotto tra i due ha portato il personaggio interpretato da Blake Lively a decidere di interrompere la storia con Nate, per prendersi una pausa di riflessione e lavorare se stessa. Sarà forse proprio questa decisione che permetterà anche a noi spettatori di capire meglio Serena, personaggio volubile e controverso, sempre alla ricerca di quel qualcosa che sembra non riuscire a trovare in nessuno dei suoi partner.
Neanche la forte intesa con Dan pare bastarle, tanto da spingerla a partire alla volta di Parigi per l'intera estate, lasciandosi tutto alle spalle e abbandonando il povero lonely boy a chiedersi se sarebbe potuta andare diversamente.
Ma l'amore non ha limiti, soprattutto nell'Upper East Side, e Dan non vuole lasciarsi perdere quest'occasione: poco prima che l'aereo di Serena prenda il volo, il giovane Humphrey decide così di rincorrerla, per confessarle i suoi sentimenti appena (ri)nati e avere un'altra chance, ma un ostacolo si mette sulla sua strada, o meglio, due.
Già a inizio episodio, infatti, avevamo visto scendere da un treno alla Grand Central Station (la stessa stazione dove arriva Serena nei primi minuti del primo episodio della serie), una misteriosa bionda in tacchi a spillo e pelliccia di leopardo: Georgina Sparks ha scelto di tornare sotto false vesti, nascondendo la sua chioma castana con una parrucca, fino alla scena finale in cui, dopo aver chiesto inutilmente aiuto a Chuck e Blair, decide di recarsi dal diretto interessato, Dan Humphrey, per affrontare il "problema".
A lasciare sbigottito Dan, in procinto di correre da Serena, un imprevisto totalmente imprevedibile: la notizia che Georgina aspetta un figlio da lui!
Che la Sparks non sarebbe tornata a mani vuote dopo essere stata spedita da Blair in Bielorussia, ne eravamo certi, ma che addirittura tornasse con un piccolo erede in grembo, nessuno se lo sarebbe mai aspettato!
Colpo di scena sconvolgente che avrà delle forti ripercussioni su Dan e sulla sua storia con Vanessa, ma soprattutto con il suo futuro con Serena, che a questo punto si fa sempre più lontano.

La storia di Gossip Girl, e di molte altre serie tv, ci ha insegnato negli anni che per ogni ritorno, c'è sempre un addio, ed è giunto finalmente, per Jenny, il momento di abbandonare New York alla volta di Houston, dove ad accoglierla troverà sua madre, l'unica forse in grado di farle mettere la testa a posto.
Sola, disperata, e arrivata ormai a un punto di rottura inevitabile con il padre Rufus, a little J non resta molto da fare, e dopo aver cercato di mettere i bastoni tra le ruote a Lily, a Serena e Nate e a Dan e Vanessa, prima di dire addio a NY, a Jenny viene in mente di mettere il naso anche tra Blair e Chuck, comportandosi ancora una volta in maniera amorale ed egoistica, e scatenando, inconsapevolmente, l'inferno.
Diretta verso l'Empire State Building per riappacificarsi con Chuck una volta per tutte, Blair è costretta a fare una deviazione per accompagnare Dorota in ospedale a partorire, incappando così in un ritardo che le costerà la sua storia d'amore.
Disperato nel non vedere Blair all'appuntamento, Chuck, convinto di averla persa per sempre, si lascia andare alle avances di Jenny trascorrendo la notte in sua compagnia.
La riappacificazione tra i due innamorati, il mattino dopo, serve davvero a poco, e stavolta neanche il potere salvifico dell'amore riesce a fermare l'inevitabile: l'occasione offerta a Jenny di poter ferire QueenB, è troppo ghiotta per essere rifiutata, e proprio mentre Chuck sta per chiederle di sposarlo, la perfida sedicenne sopraggiunge per spifferare la verità.
Blair dice così addio al suo Chuck, giura la sua eterna vendetta a Jenny e la esorta a partire da New York in fretta e furia, decidendo in seguito di seguire Serena per trovare un po' di pace altrove. Nonostante le aspettative perciò, la coppia più amata dai fan non è riuscita ricongiungersi in questa season finale, lasciando aperti pochi spiragli per un futuro più roseo.
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giovedì 20 maggio 2010

Henry Glass



Metti una sera a Milano, all'ombra di un cortile, un vernissage d'autore.
Metti un tocco di colore, eleganza e stile.
Metti un gioco di luci e trasparenze e velata ironia.

Un evento di design si trasforma così in un incontro con l'arte, in una fusione naturale di forme e contenuti.
Milano accoglie, ospita e ancora una volta ringrazia il popolo dei designer che ormai da anni la caratterizza.

Splendono i vetri di Ugo Nespolo dalle maestose porte in quel cortile, e il gioco di riflessi e colori cattura lo sguardo come la luce con le falene.

"La funzionalità del design spesso genera distacco e sovente freddezza.
All'arte allora il compito di animarlo e volutamente snaturarlo"
(Ugo Nespolo)



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mercoledì 19 maggio 2010

UpFronts 2010-2011: CBS, potere ai procedural



Numerosi rinnovi nel palinsesto della CBS e altrettante cancellazioni, mantenendo sempre la linea sui procedural.
Confermati Medium, Rules of Engagement, i 3 CSI, The Mentalist, e le tre sitcom Two and Half Men, The Big Bang Theory e How I Met Your Mother.

La rete ha invece deciso di calare il sipario su ben sette show, chiudendo i battenti a: Cold Case, Numb3rs, Ghost Whisperer, Gary Unmarried, The New Adventures of Old Christine, Miami Medical e Accidentally on Purpose.

Interessanti le novità previste per il prossimo autunno, a partire dai nuovi procedural, Blue Boods, che ha per protagonisti un gruppo di poliziotti irlandesi, e Hawaii Five-O, con il Daniel Dae Kim di Lost, e Alex O'Loughlin, l'ex vampiro detective di Moonlight.

Il legal Defenders avrà come personaggio principale l'intramontabile Jim Belushi, oltre a Jerry O'Connell, famoso per aver dato il volto a Il mio amico Ultraman e altre due comedy in arrivo allieteranno il pubblico più giovane della CBS: Mike and Molly con Billy Gardell e Melissa McCarthy e il bizzarro Shit! My Dad Says.

UpFronts 2010-2011: CW, novità e rinnovi


Ultime reti protagoniste di questi upfronts 2010-2011, la CW e la CBS, che hanno da poco annunciato cancellazioni, rinnovi e novità per i loro palinsesti del prossimo anno.

The CW, network dedicato per lo più al pubblico under 25 e in particolar modo agli appassionati di teendrama, ha chiuso i battenti, come preannunciato un mese fa, a Melrose Place, remake della storica serie degli anni ’90 con Heather Locklear e Daphne Zuniga.
Confermati invece l’evergreen Gossip Girl, 90210, gli interminabili Supernatural e Smallville, oltre a uno dei telefilm più seguiti quest’anno dal pubblico della CW, The Vampire Diaries.

A dispetto della pessima stagione andata in onda, continuerà anche One Tree Hill, la cui ottava stagione sarà composta da 12 episodi soltanto; stessa sorte per il sorprendente Life Unexpected, che nel corso della seconda stagione sarà costituito dal medesimo numero di puntate.

Soltanto due le novità in casa CW: il remake di Nikita e Hellcats, di Tom Welling, ambientato nel mondo delle cheerleader, che avrà come protagonista la Ashley Tinsdale di High School Musical.


martedì 18 maggio 2010

UpFronts 2010-2011, ABC: strage di serie e prevedibili rinnovi


Protagonista della seconda giornata degli upfronts 2010-2011 è il network Abc, famoso per aver dato i natali, tra i tanti, a Lost.
Pronta a dare l'addio a quest'ultimo, la rete non ha esitato a fare tabula rasa degli show meno seguiti durante l'anno, sparando a raffica senza esclusione di colpi.

Già prima degli upfront i fan erano stati costretti a salutare, dopo 4 anni, la tanto amata Ugly Betty, che tra una lacrima e un sorriso si era così congedata nel Queens senza alcuna speranza di tornare sul piccolo schermo.
Stesso destino per le streghe protagoniste di Eastwick, per Hank, Three Rivers, Better off Ted, The Forgotten, e del più recente Happy Town, tagliato bruscamente dopo i primi episodi.

Oggi sono arrivate le conferme di altre cancellazioni, che erano già nell'aria da un po', nonostante tutti si augurassero un colpo di scena finale, soprattutto per quanto riguarda Flash Forward, con cui invece la Abc non si è mostrata affatto clemente.
Un duro colpo anche per i fan di Scrubs che difficilmente supereranno il distacco da Zach Braff e dai medici del Sacro Cuore, così come per quelli di Alyssa Milano, rispedita a casa con il suo Romantically Challenged senza esitazione alcuna.

Confermate inaspettatamente Castle e The Middle oltre alle due comedy più seguite dell'anno, il Cougar Town di Courtney Cox e l'irresistibile Modern Family.
Proseguiranno anche (non che ci fosse alcun dubbio a riguardo), Desperate Housewives e Grey's Anatomy, entrambe alla settima stagione, Private Practice con la quarta, e Brothers & Sisters con la quinta.
Ottime notizie anche per i fan di V, che inaspettatamente ritroveranno Morena Baccarin e Elizabeth Mitchell a partire dal prossimo gennaio, in midseason.

Per quanto riguarda le novità più interessanti da segnalare, la Abc proporrà Mr Sunshine, che segna il ritorno di Matthew Perry in tv, oltre alle due romantic comedy Better Together e Happy Endings.

I nuovi drama in cantiere sono i prodotti più interessanti attraverso cui il network cercherà di riempire l'immenso vuoto lasciato dai passeggeri dell'Oceanic 815: a partire da No Ordinary Family, di Greg Berlanti (Brothers & Sisters) e con Julie Benz (la Rita di Dexter) e Michael Chiklis (The Shield), membri di una famiglia dotata di superpoteri; Off the Maps, il nuovo medical di Shonda Rhimes (Grey's Anatomy) ambientato nella giungla, e il legal Undertruth.
A completare il palinsesto, My Generation, una docu-series su un gruppo di ex compagni di classe che si rincontrano dopo molti anni; Detroit 1-8-7, che ha per protagonisti i poliziotti della unità omicidi di Detroit, e Body of Proof, con Dana Delany, la Katherine Mayfair di Desperate Housewives, tanto per giocare in casa.



lunedì 17 maggio 2010

UpFronts 2010-2011: FOX




Al termine della prima giornata degli UpFronts è la FOX a presentare il palinsesto per la prossima stagione televisiva negli States, confermando la cancellazione, annunciata mesi fa, di Dollhouse di Joss Whedon, deludendo così le aspettative dei fan, e quella, prevedibile, di 24, dando così l'addio definitivo a Kiefer Sutherland.
A chiudere i battenti anche le sitcom poco riuscite 'Til Dea
th e Sons of Tucsons, oltre ai due fallimentari esperimenti Brothers e Past Life.

A differenza degli anni scorsi, la rete decide inaspettatamente di salvare la maggior parte delle serie trasmesse, dando un'insperata seconda chance a Lie to Me, Fringe e Human Target.
Proseguiranno per un'altra stagione anche il fenomeno dell'anno Glee, lo stoico House MD, Bones e The Good Guys.

Ristretta ma ugualmente promettente la rosa delle novità che andranno in onda il prossimo anno: sulla scia del successo di White Collar, troveremo Lonestar, frizzante serie che ruota intorno a un irresistibile truffatore, e Ride-Alone, un procedural ambientato a Chicago che partirà in midseason a gennaio 2011.
Largo spazio alle comedy con l'attesissimo Running Wilde, nato da un'idea degli autori di Arrested Development, con la Keri Russel di Felicity; Raising Hope con Lucas Neff e Mixed Signals di Bob Fisher.
La novità più attesa in casa FOX resta Terra Nova di Steven Spielberg, kolossal articolato in 13 episodi che hanno per protagonista una famiglia di oggi che viaggia indietro nel tempo di 150 milioni di anni e si ritrova nell'era preistorica.
All'interno del palinsesto, la domenica si conferma ancora una volta la serata dedicata, oltre che allo sport, alle serie animate che nel corso degli anni hanno contribuito a rendere FOX una delle reti più potenti d'America: si parte con i Simpson, per proseguire poi con The Cleveland Show, i Griffin e American Dad.




UpFronts 2010-2011: NBC


La settimana degli Upfronts 2010-2011 è finalmente iniziata, e da oggi e per tutto l’arco della settimana, negli States, i principali network diffonderanno i palinsesti televisivi previsti per la prossima stagione.
In questi giorni molti rumors erano stati diffusi sul web, nell’attesa di conferme e smentite, e grazie ai primi comunicati stampa diffusi in mattinata, è ora possibile cominciare a delineare un quadro più preciso della situazione.
Apre le danze la NBC, che chiude i battenti a Heroes (nonostante si fosse vociferato in questi giorni su una possibile mid-season di 6 episodi per chiudere le storyline lasciate in sospeso al termine della quarta stagione), Mercy, Trauma e Law & Order, privando così la storica serie legal di raggiungere il record della ventunesima stagione.

Confermati invece Chuck (per ora la quarta stagione sarà costituita da soli 14 episodi però), il nuovo family drama Parenthood, le comedy Community, 30 Rock e The Office, Law & Order: SVU e Park e Recreation (in onda a gennaio).
Le novità in cantiere di casa NBC promettono bene e calcano la falsa riga delle tradizionali serie in onda sul network, continuando sulla strada, ben remunerativa, delle sitcom, delle legal e delle romantic series.Al via quindi Law & Order: Los Angeles, il thriller The Event, Undercovers e Chase, quest’ultimo di Jerry Bruckheimer; la serata comedy in onda il giovedì sera proseguirà anche il prossimo anno con Outsourced e la romantica Love Bites, creata da Cindy Chupack direttamente da Sex and the City.

A gennaio partiranno invece Outlaw di Jonh Eisendrath, che tutti ricorderete per Alias, Harry’s Law, serie drammatica di David E. Kelley e The Cape, ispirato al supereroe dell’omonimo fumetto.
Sul fronte sitcom, l’attesissima Perfect Couples, che racconta la storia parallela di tre coppie di innamorati, e Friends with Benefits, che ha come protagonisti un gruppo di ventenni superficiali e disinibiti.

sabato 15 maggio 2010

Gossip Girl - Stagione 3, episodio 21: Ex-Husbands and Wives


Passo dopo passo ci avviciniamo alla season finale della prossima settimana, tra nuovi colpi di scena e rivelazioni emozionanti e inaspettate. Gli spettatori diminuiscono, ma la qualità aumenta e questa è senza dubbio la premessa ideale in vista della quarta stagione.


Continua la faida familiare tra le due casate degli Humphrey e dei Van Der Woodsen, con Lily e Rufus nei panni di due moderni (e attempati) Romeo e Giulietta.
Li avevamo lasciati la scorsa settimana a un passo dalla rottura, con l'arrivo di William a portare parecchio scompiglio e Serena totalmente schierata dalla parte di suo padre, nonostante l'uomo l'avesse abbandonata quando era poco più che una bambina.
Messo da parte l'affetto nutrito nei confronti di Rufus, nello scorso episodio Serena aveva deciso di giurare guerra al padre di Jenny, per salvaguardare la ritrovata unione della sua famiglia.
Complice il passato da drugdealer di Little J, però, in questa puntata per il dottor Van Der Woodsen, iniziano i guai: sulle sue tracce, nientemeno che Chuck Bass.
Ex-Husbands and Wives, episodio che precede la season finale della terza stagione di Gossip Girl, prende il titolo direttamente dal film di Woody Allen del 1999, Mariti e mogli, e affronta il mistero legato al ritorno di William, sbriglia una situazione diventata troppo ingarbugliata e coinvolge inaspettatamente un personaggio affacciatosi sulla scena qualche episodio fa, Holland Keamble, la dirimpettaia dei Van Der Woodsen.

La puntata offre a Jenny lo spunto per ribellarsi alla sua famiglia, spingendola a comportarsi in maniera scorretta per l'ennesima volta e alimentando ancor di più l'antipatia che numerosi spettatori provano nei suoi confronti, tanto che ormai, le scelte fatte intraprendere al suo personaggio, sembra vogliano solo spianare la strada al preannunciato addio di Taylor Momsen nella quarta stagione.
In guerra aperta con Serena, la loro estenuante rivalità si mischia alla diatriba in corso tra Lily e Rufus e coinvolge, volenti o nolenti i due rispettivi fratelli, Dan e Eric, implicati loro malgrado nella situazione e impegnati a cercare di appianarla. Grazie al cielo, l'assenza di Vanessa, che probabilmente non rivedremo fino alla quarta stagione, fa sì che Dan torni finalmente sé stesso, pronto a farsi in quattro per il prossimo e a intervenire in favore di un amico in difficoltà per aiutarlo, come fa in questo caso con Serena.
La dipartita di Vanessa, oltre ad allietare quella copiosa fascia di pubblico che proprio non riesce a sopportarla, è un ottimo escamotage per lasciare un po' di respiro al personaggio di Dan, il protagonista più in ombra in questa seconda parte di stagione e reo di aver messo da parte amici e parenti per dedicarsi anima e corpo alla sua insopportabile fidanzata.

Intervenuto inizialmente per aiutare Rufus per smentire le accuse di Holland, continua su Movieplayer.it!

lunedì 10 maggio 2010

Telecollege: tutto può accadere

Si è tenuto al Telefilm Festival 2010 un dibattito dedicato al giovane pubblico presente, incentrato sulla scuola come ambientazione narrativa e come genere cine-televisivo, basato su alcuni telefilm in onda su MTV e Comedy Central. Ospiti d'eccezione, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli.

Lucia Nicolai, capo dei programmi di Mtv, e Alessandro Grieco, direttore di Comedy Central, sono stati i protagonisti dell'incontro pomeridiano della terza giornata del Telefilm Festival, "Tele College: tutto può succedere", dedicato ai teenager e agli under 20, chiamati a riflettere sul grande successo ottenuto dalle serie tv di ambientazione scolastica.
Durante il dibattito sono stati presi in esame alcuni tra i programmi più originali trasmessi da Mtv Italia, network composto da Mtv appunto, Comedy Central, il canale satellitare dedicato alla comedy e all'entertainment pungente e da Nickelodeon, canale leader nell'intrattenimento per ragazzi.
Con un video promo sono stati presentati al pubblico Blue Mountain State, Community, e 10 cose che odio di te, che hanno dato successivamente il via alla discussione su differenze, similitudini e caratteristiche principali delle serie tv ambientate nei licei e nei college.

Ispirato a pietre miliari del panorama collegiale, comePorky's e American Pie,Blue Mountain Statecreata da Eric Falconer eChris Romano, è un prodotto che rientra nel filone dei programmi che Mtv dedica al pubblico maschile, legato al mondo dello sport, il football in questo caso, del sesso, delle feste e delle donne, con un "alto tasso di testosterone", come la stessa Lucia Nicolai afferma.
Ambientato nel goliardico mondo dei college americani, la serie racconta le (dis)avventure dei ragazzi di oggi, citando con battute esplicite il mondo di Animal House, ammiccando al sesso e alla trasgressione, senza tagli né censure da parte di Mtv, ma solo con qualche "bip" sparso qua e là per alleggerire i toni.
Le trovate ironiche e provocatorie con cui viene descritta la vita nel college hanno fatto sì che la serie, prima di conquistare gli spettatori italiani, conquistasse soprattutto quelli d'oltreoceano, coinvolgendo con divertimento e partecipazione anche buona parte del pubblico femminile.

Diverso il caso diCommunity, la rivelazione della NBC della stagione 2009-2010, e tra le dieci serie più interessanti dell'anno secondo Variety, in onda dallo scorso aprile su Comedy Central.
Sitcom di nuova generazione, sulla scia diModern Family e The Middle, Community narra le vicende di un gruppo di adulti tornati al college e membri di un team di studio di spagnolo, che a tutto serve tranne che a fornire un qualsivoglia supporto didattico. In un clima di totale divertimento, privo di regole o limiti predefiniti, personaggi eccessivi e spesso surreali, danno vita a una sorta di "teatro dell'assurdo", con storie personali che sfiorano la follia e hanno origine in un passato grottesco, trasformando il gruppo di studio in un circolo psico-terapeutico. Arricchito da citazioni di film e telefilm degli anni Ottanta, la serie vanta tra i protagonisti il Chevy Chase di Saturday Night Live, e mostra evidenti "riferimenti post-moderni a Animal House e Breakfast Club, con un pizzico di Porky's", come afferma Alessandro Grieco.

A completare il trio, 10 cose che odio di te, una sorta di "La Bisbetica Domata" dei giorni nostri, tratta dall'omonimo film del 1999 con Heath Ledgere Julia Stiles.
Le sorelle Bianca (Meaghan Jette Martin) e Kat (Lindsay Shaw) Stratford sono le protagoniste di un telefilm completamente al femminile, e non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra: la prima è bionda, vanitosa e superficiale; la seconda è bruna, attivista e radical-femminista, ma sono costrette a convivere nello stesso liceo, tra popolarità ed emarginazione.
Il telefilm, meno estremo rispetto agli altri due, alterna momenti divertenti e ironici ad altri di chiara derivazione disneyana, con un moralismo velato e leggero che accompagna le vicissitudini delle due teenager protagoniste.
I personaggi sono ben scritti e ben narrati, il loro percorso di crescita è illustrato nella maniera tipica dei classici teendrama, e insiste in più di un'occasione anche sul rapporto col mondo degli adulti.
"10 cose che odio di te ha un piglio ironico e tratta la donna in un modo diverso da quello tradizionale, sottolineando le diverse sfaccettature della figura femminile", conclude Lucia Nicolai.

L'incontro TeleCollege è proseguito con la proiezione dei migliori sketch de I Soliti Idioti, il programma che ha inaugurato il nuovo genere comico su Mtv, interpretato da Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, e che trae ispirazione dal film "I Soliti Ignoti" di Monicelli del '58.
Presenti in sala, i due interpreti hanno animato il pomeriggio del Telefilm Festival, firmando autografi, posando con i fan e scatenando un fiume di risate nel presentare lo show.
I Soliti Idioti, in onda su Mtv e Comedy Central, propone, con gag veloci e caricature satiriche, uno spaccato dell'Italia di oggi, tra nevrosi, tic, usi, costumi e luoghi comuni degli italiani, con un'ironia a tratti velata, a tratti esplicita.
La riflessione sul nostro Paese avviene attraverso stacchi comici veloci e diretti, valorizzati da un'estrema cura nella regia, nella fotografia e nell'immagine in generale, attingendo allo humour inglese di Little Britain e Monty Paython, o a quello nostrano de I Mostri.
Una satira sociale che si tiene ben lontana dal voler giudicare, caratterizzata da un umorismo molto vicino, secondo Antonio Visca, direttore operativo del Telefilm Festival, "a quello del Saturday Night Live americano".
"Con I Soliti Idioti raccontiamo la realtà così com'è, quella per cui ridi, e pensi: questa scena l'ho vissuta proprio ieri mentre ero in coda alla posta", dichiara Francesco Mandelli.
E alla domanda su un'eventuale trasposizione cinematografica del programma, Biggio risponde senza pensarci due volte: "Ci piacerebbe moltissimo!".
Per info e foto, vi invito a visitare Movieplayer.it !

Telefilm Festival 2010: spazio ai più giovani, da Isa TVB a Champs 12


Le iniziative per il pubblico più giovane hanno aperto il festival ed hanno avuto molto spazio anche nella seconda giornata, fino alla grande anteprima di Champs 12, la serie cult che sta spopolando in Argentina e che a giugno arriverà in Italia.

Molto spazio per il pubblico giovane nell'edizione 2010 del Telefilm Festival: la prima giornata del è iniziata con tre ore di proiezioni dedicate al pubblico dei Kids, e si è proseguito nella seconda con lo spazio riservato ai Teen e le serie da loro più amate. E sempre durante il secondo giorno della manifestazione, una grandissima anteprima per tutti i fortunati presenti: i primi due episodi della nuova soap argentina Champs 12.
Teen Angels, telefilm sudamericano giunto alla terza stagione in patria e in onda in Italia su Cartoon Network, di cui è stato presentato per l'occasione un episodio in anteprima assoluta per il pubblico italiano, è stato il più seguito dai piccoli fan. MentreMissione Cuccioli (di DeA Kids), Sonny tra le stelle (in programma su Italia1) e Fanboy e Chum Chum (di scena su Nickelodeon), telefilm animato che racconta le avventure di due aspiranti eroi, sono le altre serie che hanno animato la mattinata riservata ai kidsdel Telefilm Festival.
Il pubblico Teen, invece, ha iniziato la giornata conJonas (Italia1), una delle serie più amate in assoluto che ha per protagonisti i Jonas Brothers, per proseguire con Isa T.V.B.(Nickelodeon), la serie che racconta della quindicenne venezuelana Isa e del suo gruppo di amici, e Flor(Boing), la chica latina lanciata da Cartoon Network lo scorso anno e giunta ormai alla seconda stagione.
La mattinata, dopo H2O e Blue Water High, è terminata con Il Mondo di Patty, uno degli show più seguiti nel mondo latino e nel nostro paese, che ha lanciato la serie inedita presentata quest'anno al Telefilm Festival: Champs 12.

Scritta da Patricia Maldonado e diretta da Gustavo Lippi, Champs 12 è una teen-soap argentina prodotta dalla Dori Media Contenidos, che ha già superato i 120 episodi trasmessi e che dal 7 giugno vedremo anche da noi su Italia1 alle ore 15.00. Definita dalla critica e dal pubblico "l'erede de Il Mondo di Patty", la serie ha occupato un posto d'onore nella seconda giornata del Telefilm Festival, vista anche la presenza al festival dei due protagonisti principali, Charlotte e Gonzalo, interpretati rispettivamente da Liz Solari eTomas De Las Heras.
Presentata allo scorso RomaFictionFest e già distribuita in Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia, la soap è stata definita dagli stessi protagonisti, "più romantica di Dawson's Creek e più glamour di The O.C.", e visto il recente e incredibile successo ottenuto dalle serie sudamericane in Italia, siamo sicuri che anche Champs 12 sarà seguita da un ottimo seguito di pubblico.
Campione di ascolti in patria, la soap mette in scena un realistico e veritiero spaccato di teen life, alternando sapientemente gli elementi narrativi alla musica, la danza e lo sport, affrontando temi scottanti come la droga e l'alcol o altri più attuali come i social network e internet.
Leggi altri dettagli su Champs12, su Movieplayer.it!

domenica 9 maggio 2010

Telefilm Festival 2010, giorno 3: cross-over, college e vampiri



Dopo alieni e spie è il turno dei vampiri: la terza giornata del Telefilm Festival è dedicata alle creature della notte, ma c'è spazio anche per i grandi classici del mondo dei telefilm e il filone collegiale.

La terza e ultima giornata del Telefilm Festival 2010 ha preso il via con tre ore dedicate ai nostalgici e a Fox Retro, il canale satellitare di Sky che trasmette il meglio delle serie degli anni '70, '80 e '90, con un "The Best Of..." proiettato nella sala Urania. Una divertente e ricca carrellata degli episodi delle serie più seguite del passato: da Chips a Magnum P.I., dalle inossidabili Charlie's Angels agli intramontabiliStarsky & Hutch.
Contemporaneamente, per gli appassionati di procedural, nella sala Fedra è andato in onda il settimo episodio della decima stagione diCSI: Crime Scene Investigation, un cross-over tra i tre CSI, in cui il dottor Raymond Langston (Laurence Fishburne) durante una complicata indagine, incrocia il suo cammino con quello dei due protagonisti degli spin-off, CSI Miami e CSI New York, in una puntata mozzafiato.

La mattinata del festival è proseguita con un excursus sulle web series, una realtà sempre più interessante e in espansione, nella quale trovano spazio prodotti poco più che amatoriali dal punto di vista della regia, ma non per questo meno godibili, come anche lavori ben più sofisticati e maturi. Alla prima categoria appartiene Chad Vader: il riferimento al virtuoso del lato oscuro della Forza non è certo casuale, visto che Chad, gestore del personale del turno diurno di un supermarket, oltre a vestirsi come il proprio idolo, sembra anche possederne i poteri. E, come Darth Vader, ha anche un nemico giurato (che sia suo figlio?), determinato a minare la sua autorevolezza nella gestione della forza lavoro. Ben più smaliziato dal punto di vista meramente tecnico è Cutting Ties, disilluso affresco dell'esistenza di un impiegato medio, come anche Getting Away with Murder, in cui il protagonista fa sfoggio di una lunga e collaudata serie di tecniche omicide, dimostrando di poter far fronte anche alle situazioni più improbabili con la massima nonchalance. All for Nots si presenta invece come un documentario sulla scalcinata band indie omonima, riproponendo il format reso celebre da MTV ma in chiave decisamente meno glamour. In Foreign Body è invece il tema della morte a fare da perno ai brevissimi episodi, che fanno riflettere sul recente fenomeno del turismo medico grazie ad un gruppo di giovani infermiere indiane.

L'invasione aliena iniziata venerdì con Morena Baccarin e i suoi V, è continuata oggi con l'incontro del fan club di X-Files, la serie fantascientifica per eccellenza ideata da Chris Carter, nella convention"Beyond the Sea", a cui erano presenti molti appassionati della serie cult degli anni Novanta.
Una piccola pausa è stata l'occasione per un breve aperitivo servito nel contesto allegro e frizzante della piazzetta Liberty, fuori dal cinema, dove organizzatori, giornalisti, volontari dello staff e fan hanno potuto godere di un frugale pasto prima che il cielo milanese si coprisse di nuvole gonfie di pioggia.
Il primo pomeriggio ha aperto le porte ai teenager e agli under 20 con due dibattiti sulle principali tendenze in voga quest'anno nel panorama telefilmico e cinematografico giovanile. TeleCollege, ravvivato dalla simpatica presenza di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, in arte il Nongiovane, ha focalizzato l'attenzione sulle serie di matrice scolastica, prendendo in esame la scuola come ambientazione narrativa e come genere cine-televisivo, nei telefilm di punta dei network dedicati ai giovani per eccellenza, Mtv e Comedy Central, come Blue Mountain State, Community e 10 Cose che Odio di Te. Le due guest star del giorno, applaudite dal pubblico in sala per la spiccata simpatia e lo humour innato, hanno colto l'occasione per promuovere il divertentissimo I Soliti Idioti, programma di satira sociale estremamente originale che li vede protagonisti, giunto alla seconda stagione, riproponendo agli spettatori le gag più comiche ed esplosive della prima serie. (Leggi il resoconto dell'incontro)

"E tu di che Vamp sei?" è stato il secondo incontro pomeridiano dedicato alle nuove tendenze, per tutti gli appassionati del genere vampiresco che sta ormai dilagando sulla scia dellaTwilight Saga e del successo della CW, The Vampire Diaries. Moderato da Luca Dondoni, il dibattito ha analizzato il boom dei vampiri tra piccolo e grande schermo, e la passione smisurata che molti dimostrano di avere verso l'universo dei succhiasangue.
Per rimanere in tema, la serata è proseguita con la messa in onda diSplit, Trinity e Forever Knight, tre serie di origini rispettivamente israeliane, inglesi e canadesi, che sapranno soddisfare la voglia di tutti gli appassionati del genere.
L'atmosfera misteriosa e a tratti macabra, ha trovato largo spazio anche nella retrospettiva dedicata a I segreti di Twin Peaks presso la sala Fedra, dove Stefania Carlini, giornalista e collaboratrice della Ce.R.T.A., ha condotto un approfondimento sui vent'anni della serie, seguito dalla proiezione dei promo del 1991 di Canale5 e di quelli del 2010 di Sci-Fi (brand fantascientifico di Steel), e una puntata de L'uomo da sei milioni di dollari, scritta da Mark Frost, autore insieme a David Lynch, di Twin Peaks.
A conclusione della terza giornata del festival, The Protectors, una serie action danese creata da Mai Brostom e Peter Thorsbroe, vincitrice dell'International Emmy Awards, che ci conduce attraverso la Copenaghen dei giorni nostri, nella vita di un gruppo di guardie del corpo che lotta ogni giorno per proteggere personaggi in vista come politici, giornalisti, e altri prestigiosi membri dell'élite nazionale.

Durante la conferenza stampa di chiusura tenutasi durante la mattinata, Leopoldo Damerini, Fabrizio Margaria e Antonio Visca, hanno tirato le somme del Telefilm Festival 2010, tra crisi vera e presunta delle serie tv, snocciolando qualche numero sulle giornate della kermesse.
Continua a leggere della conferenza stampa su Movieplayer.it!

Zachary Levi incontra i fan: Nerd all'arrembaggio!



Zachary Levi infiamma il pubblico del Telefilm Festival 2010: i fan lo accolgono a braccia aperte con striscioni, cori e magliette dedicate a Chuck. La platea impazza e lui partecipa calorosamente ringraziando più volte il pubblico


Sapete che non sono Brad Pitt, vero?!
La star di Chuck esordisce così di fronte ai numerosi fan accorsi in suo onore al Telefilm Festival 2010: una folla incredibile ha animato il pomeriggio del Cinema Apollo in questa seconda giornata, e l'afflusso di gente ha superato di gran lunga le aspettative degli organizzatori, che hanno deciso, seduta stante, di raddoppiare l'incontro tra Zac e i suoi fan, per accontentare tutti coloro presenti all'evento.
In sala, ad attendere l'arrivo dell'attore, striscioni e magliette con frasi celebri del telefilm, cori e applausi a non finire. Zac si è lasciato travolgere dall'entusiasmo e ha stregato a sua volta il pubblico, con il suo umorismo innato e la sua vivacità.
Ha spalancato gli occhi di fronte alla calorosa accoglienza italiana, e nel vedere le sorprese organizzate per lui dai vari fan club presenti, ha ringraziato con un inchino, ha battuto più volte le mani sul cuore, e con gli occhi lucidi per l'emozione ha dato il via all'intervista.
In un susseguirsi di battute e imitazioni, ha intrapreso una chiacchierata divertentissima col pubblico, rispondendo a tutte le domande in maniera giocosa ma esaustiva, canticchiando su richiesta e imitando i suoi colleghi.
Un one-man-show nel vero senso della parola, concluso con un inno ai Nerd che ha spinto la platea ad alzarsi in piedi e a scatenare un lunghissimo applauso.

Prima di congedarsi per spostarsi in un'altra sala per un secondo appuntamento coi fan, improvvisato all'ultimo minuto, ha trovato il tempo di firmare autografi, stringere mani, regalare baci e qualche scatto ai fan accorsi sotto il palco.
Dispiaciuto quanto il pubblico di doverlo lasciare, ha promesso di tornare presto in Italia, perché un'esperienza come quella di oggi la porterà sempre nel cuore.
Tra una domanda e l'altra, ha parlato della sua vita personale e della terza stagione di Chuck, in onda negli States e prossima ormai alla season finale, e presto da noi sul canale Steel di Mediaset Premium.
Diventato famoso in tutto il mondo per il ruolo del nerd Chuck Bartoswy, alias Charles Carlmichael, Zachary ha accennato a qualche novità della serie, e dai primi episodi inediti proiettati dopo l'incontro, anche noi abbiamo potuto gustarne qualche assaggio.
Trasformatosi in una spia a tutti gli effetti grazie al nuovo intersect caricato nel suo cervello, nella nuova stagione Chuck dovrà affrontare, oltre alla travagliata storia d'amore con Sarah (Yvonne Strahovski) giunta a un momento decisivo, nuovi pericolosissimi nemici, tenendo segreta la sua identità all'amico Morgan (Joshua Gomez), e alla sorella Ellie (Sarah Lancaster). Con l'aiuto del terzo membro del team, John Casey (Adam Baldwin), Chuck e Sarah metteranno più volte in pericolo la loro vita per combattere i criminali e servire con onore la CIA.

Se tu Zachary fossi un fan, che domanda faresti a Chuck Bartowsky?
Zachary Levi: Com'è stato fare l'amore con Sarah! (strizza l'occhio e ride)

Vedremo mai Chuck sul grande schermo? E com'è stato fare l'amore con Sarah?
Zachary Levi: Chuck al cinema? Non lo so, ma sarebbe divertente creare un seguito alla serie, come è successo perFirefly con Serenity. Magari un domani potrebbe succedere! Fare l'amore con Sarah? Dovete chiedere a Chuck! (ride)

Il nono episodio della terza stagione, Chuck Vs. The Beard, è stato diretto da te: era la tua prima esperienza dietro la macchina da presa?
Zachary Levi: Ho chiesto alla produzione che mi venisse offerta questa opportunità, perché ero convinto di possedere le conoscenze necessarie per farlo dopo tre anni nella serie. L'esperienza è stata difficile, ma bellissima, e lo rifarei subito. Il cast, i produttori e la troupe mi hanno aiutato moltissimo! Era un desiderio che coltivavo da moltissimo tempo: sono cresciuto facendo teatro e ho diretto opere teatrali, era uno dei miei sogni dirigere una puntata dello show. Tra l'altro, si tratta di un episodio molto delicato, che svelerà un importantissimo segreto di Chuck.

Quante scene d'azione giri realmente?
Zachary Levi: La maggior parte. Alcune, le più pericolose, sono girate con l'aiuto si stuntman e controfigure, perché sarebbero troppo difficili da interpretare.

Come possiamo sostenere la serie in questo momento critico?
Zachary Levi: Scrivendo alla NBC e alla Warner, ma ciò che conta realmente è che venga vista negli USA. Ciò che interessa al network sono gli spettatori live che seguono la serie al momento della messa in onda, chi investe in pubblicità vuole che lo show venga seguito in quel momento, non successivamente sul web o sulla pay tv. I fan americani sono fantastici e ci stanno supportando tantissimo, ma anche il vostro aiuto conta molto per noi.

Zachary si interrompe, per esibirsi in Surfin' Bird dei Ramones, per scimmiottare l'accento australiano della sua collega Yvonne, e per esortare alcuni fan presenti in sala a mostrargli le magliette stampate in suo onore. Scatena un ulteriore applauso, ringrazia i nerd, si esibisce nell'ennesimo inchino, e nella risata generale, riprende l'intervista per le ultime battute.

Su Facebook parli spesso della tua barba, e di quanto ti piaccia portarla lunga: perché oggi l'hai tagliata?
Zachary Levi: Devo radermi perChuck ogni giorno, ora che sono alla fine delle riprese mi piace lasciarla lunga, ma in Italia, per girare il promo di Steel, ho dovuto tagliarla di nuovo.

Vorresti che Chuck andasse avanti per altre stagioni o avresti paura di restare incastrato nel personaggio?
Zachary Levi: Hollywood è un mondo strano, per molte ragioni, quindi non so se la serie continuerà, lo scopriremo a breve. Accetterei qualsiasi decisione: so che sarebbe triste se non proseguisse, ma qualsiasi cosa succeda basta avere fede! Se dovesse essere confermata, magari gli ascolti aumenteranno e la serie proseguirà per altre stagioni. Ma io ho già trent'anni, tra un po' rischierò di recitare nel ruolo di un Chuck anziano, zoppo e col bastone! (ride) Comunque andrà, vorrei imbottigliare quest'esperienza per aprirla in futuro, nei momenti tristi e tirarmi su: siete fantastici. Spero di continuare a fare l'attore, perché voglio tornare qua in Italia e vivere ancora le emozioni che mi avete dato oggi!

Per leggere anche l'intervista rilasciata ai giornalisti durante la conferenza stampa, andate su Movieplayer.it !

sabato 8 maggio 2010

Parenthood: la famiglia di oggi, tra gioie e dolori

Arriva il nuovo family drama targato NBC presentato durante la prima giornata del telefilm Festival 2010. Qualche anticipazione in anteprima, in attesa del debutto italiano, previsto per il prossimo autunno su Joi


Nonostante il calo degli ascolti nelle serie "formato famiglia" come Desperate Housewives e Brothers & Sisters, il family drama sopravvive e continua a riservarci grandi sorprese. Ne è un esempio lampante il nuovo show della NBC,Parenthood, in onda negli States già dal 2 marzo, e pronto a sbarcare anche in Italia fra pochi mesi, sul canale Joi di Mediaset Premium.
Prodotta da Image Television, NBC Universal, Network TV e Universal Media Studios, la serie di Jason Katims, produttore e regista di Friday Night Lights, è stata presentata durante la prima giornata del Telefilm Festival 2010 con la proiezione dei primi due episodi, il pilot e Man Versus Possum, diretti rispettivamente daThomas Schlamme (Studio 60 on the Sunset Strip, Sports Night) eLawrence Trilling (Felicity, Scrubs e Pushing Daisies).

Caratterizzato da una sceneggiatura impeccabile, un cast eccezionale e tematiche sempre attuali, lo show si ispira al film del 1989 di Ron Howard, Parenti, amici e tanti guai, proponendone una rilettura contemporanea, ricca di spunti interessanti. La storia, corale e coinvolgente, racconta le vicissitudini dei Braverman, analizzando gioie e dolori della moderna famiglia americana, attraverso le storie di quattro fratelli, Adam, Crosby, Sarah e Julia, e dei loro rispettivi nuclei familiari.
Nel ruolo del fratello maggiore Adam, troviamo il bravissimo Peter Krause, il Nate Fisher di Six Feet Under, che dopo averci conquistato col personaggio di Nick George inDirty Sexy Money, torna a stregarci dando ulteriore prova, semmai ce ne fosse bisogno, della sua innata capacità di calarsi in ruoli sempre diversi. Felicemente sposato da molti anni con Kristina (Monica Potter, già vista in Boston Legal), Adam ha due figli: la dolce Haddie (Sarah Ramos), un'adolescente educata e diligente, e il fragile Max (Max Burkholder), affetto dalla sindrome di Asperger, una rara forma di autismo. L'unione forte e indistruttibile tra i due coniugi, li porta ad affrontare la malattia del loro secondogenito con maturità e forza d'animo, seppur con qualche iniziale difficoltà.
A sostenere la coppia, la più piccola di casa Braverman, Julia, interpretata da Erika Christensen (la Mae di Six Degrees), avvocato di successo, mamma e moglie in crisi. Oberata dal lavoro, Julia trascura visibilmente il marito Joel (Sam Jaeger, Eli Stone), "casalingo disperato", e la piccola Sydney, con la quale non riesce ad avere un normale rapporto madre-figlia a causa del troppo lavoro che la tiene spesso lontana dal focolare domestico. Cresciuta per lo più in compagnia di suo padre, Sydney preferisce lui a Julia e tende spesso a respingerla, gettandola in pasto ai sensi di colpa. Caparbia e tenace, la giovane mamma prova comunque a ritagliarsi uno spazio da deicare alla sua famiglia, per evitare una frattura incolmabile e recuperare il tempo perduto, fermandosi di sovente a riflettere sugli errori commessi in passato.

Come lei, anche Sarah sta attraversando un momento delicato: madre single di due teenager, Amber (Mae Whitman) e Drew (Miles Heizer), la trentaquattrenne è costretta a tornare a vivere con i genitori dopo il divorzio con un marito musicista e inaffidabile, sommersa dai debiti e incapace di riemergere da un periodo faticoso e devastante. A dare il volto a Sarah, uno dei personaggi più interessanti e coinvolgenti della serie, nientemeno che Lauren Graham, la Lorelai Gilmore di Una mamma per amica, che torna sul piccolo schermo dopo una lunga assenza, in un ruolo che le è profondamente familiare. Le somiglianze con Lorelai sono evidenti sin dai primi minuti: impacciata, ironica, insicura e carismatica, Sarah conquista subito col suo carattere ingenuo e frizzante, catturando lo spettatore, inerme di fronte a un simile ritorno di fiamma. Ci ritroviamo così di fronte a una nuova Lorelai, senza Rory magari, ma con gli stessi pregi e difetti a cui siamo abituati, e risulta impossibile non affezionarsi subito a Sarah e alle sue disavventure...
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