There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.
venerdì 22 gennaio 2010
One Tree Hill: il 2010 inizia tra addii, ritorni e new entry
Mark Schwahn rispolvera personaggi delle passate stagioni e introduce un paio di new entry per rinvigorire la serie, in leggero calo dopo un ottimo inizio. Giunti a metà della settima stagione, mentre alcuni protagonisti conquistano sempre di più il cuore dei fan, altri rischiano di essere relegati in un angolo.
Conclusa la breve pausa natalizia, riprende la settima stagione di One Tree Hill, lo show più popolare trasmesso dalla CW. Il bilancio stilato dopo i primi sette episodi era risultato decisamente positivo, e la serie, nonostante le aspettative negative di molti in seguito all’abbandono di Lucas e Peyton, aveva gettato ottime basi per una stagione brillante ed emozionante.
Giunti al tredicesimo episodio però, purtroppo non possiamo affermare lo stesso, e a malincuore siamo costretti a mettere in luce alcuni aspetti negativi ormai evidenti, vista la strada intrapresa dagli sceneggiatori a partire dall’ottavo episodio sino a ora.
La trama ha iniziato gradualmente a dimostrarsi scontata e spesso banale, la sceneggiatura ha cominciato a vacillare e i punti di forza vantati originariamente dalla serie, come i numerosi colpi di scena, le vicende sempre emozionanti e il pathos crescente puntata dopo puntata, stanno prendendo una piega che non convince affatto i fan.
Nonostante gli ascolti restino stabili sugli oltre due milioni e mezzo di spettatori ogni settimana, il malcontento si avverte nell’aria, e sono in molti a puntare il dito contro One Tree Hill con l’accusa precisa di non aver più nulla da raccontare e di rispolverare di volta in volta le stesse idee per portare avanti con fatica una stagione sensibilmente fragile e poco convincente.
Ciò che più stupisce è il fatto che le storie meno persuasive e maggiormente prevedibili siano soprattutto quelle inerenti i volti più noti della serie, personaggi presenti sin dalla prima stagione, inciampati in una prevedibilità che rasenta il più delle volte la noia, come nel caso di Nathan e Haley, perennemente divisi tra amore e carriera e mai vicini a una svolta, o Brooke, punta di diamante del telefilm, incastrata in un ruolo che ormai le va stretto.
A dispetto di ciò, sono invece i nuovi protagonisti a risultare indubbiamente più interessanti e facilmente inclini a nuovi sviluppi: su tutti Clayton, l’agente sportivo di Nate, e la sua innamorata, la dolce Quinn sorella di Haley.
I due hanno raccolto perfettamente il testimone lasciato dai “compianti” Lucas e Peyton, e la loro storia d’amore sembra essere l’unica ancora in grado di emozionare e far sorridere lo spettatore.
Accanto a loro, l’altro personaggio di spicco è senza ombra di dubbio la complicata Alex, attrice di serie B ingaggiata da Brooke come testimonial per la Clothes Over Bros, che ha messo gli occhi su Julian sin dal primo giorno creandogli continue incomprensioni con la bella stilista.
Ed è proprio la travagliata storia di Alex, divisa tra sesso facile, droga e alcool, a contagiare Millicent, assistente modello di Brooke e fidanzata devota a Mouth, che in questa settima stagione subisce un cambiamento in negativo dal quale faticosamente riuscirà a redimersi, diventando allo stesso tempo uno dei personaggi più importanti.
Superata la crisi dei “Naley” causata dalla perfida Renée e risolta in extremis da Dan, in (I Just) Died In Your Arms, Nathan organizza una notte in campeggio col piccolo Jamie e due compagni di classe, cui faranno da tutor per l’occasione, nientemeno che Skills e Mouth. Il breve viaggio aiuterà i ragazzi ad approfondire l’amicizia con Julian, ancora escluso dal resto del gruppo, seppur ormai a Tree Hill da mesi. Quest’episodio di transizione, abbastanza inutile nel contesto generale e irrilevante ai fini della trama, si salva solo negli ultimi minuti, grazie a un chiarimento tra Clay e Quinn che ci aiuta a far luce sulla morte di Sarah e ad avvicinare ulteriormente i due innamorati.
L’episodio successivo, Now You Lift Your Eyes To The Sun, vanta un regista d’eccezione: Sophia Bush, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa. L’attrice dirige una puntata chiave in cui due coppie vengono messe a dura prova: quella formata proprio da Brooke e Julian, in crisi a causa dell’invadenza asfissiante di Alex, e che rischia qui di essere compromessa definitivamente, e quella tra Mouth e Millie. In una scena molto toccante, la notizia inaspettata di non poter avere figli getta Brooke nello sconforto, e a nulla sembra servire il supporto offertole da Julian, impacciato di fronte alla triste verità. Senza poter contare sul conforto di Millie, su di giri dopo aver assunto cocaina e sulla strada della rottura con Mouth, né su quello di Haley, impegnata su un altro fronte, Brooke chiede aiuto a Victoria (Daphne Zuniga), e ancora una volta il rapporto tra madre e figlia compie l’ennesimo passo avanti. L’arrivo a Tree Hill di Dan e Rachel, la giovane moglie, crea malcontento generale, ed entrambi vengono respinti dalle persone da cui vorrebbero essere perdonati per i misfatti compiuti in passato, su tutti Brooke e Nathan. Quest’ultimo, nel frattempo, vede minata la sua carriera agonistica: per una futile distrazione di Clay infatti, ha perso l’ingaggio stellare con i Charlotte Bobcats e la possibilità di giocare nell’Nba.
Paul Johansson siede sulla poltrona da regista nel decimo episodio, You Are A Runner And I’m My Father’s So, incentrato giustappunto su Dan, intento a cercare di risolvere i problemi di Nathan nonostante il ragazzo faccia di tutto per tenerlo lontano dalla sua vita. Licenziato in tronco Clayton, tra i coniugi Scott e la cognata Quinn si arriva a un inevitabile punto di rottura, e la rabbia di Haley nei confronti di Clay si intreccia irrimediabilmente con quella nutrita nei confronti di Quinn per aver fatto sì che l’agente sportivo si distraesse in un momento così delicato per la carriera del cestista. Intanto, dopo aver trascorso una notte brava con Alex, Millie viene arrestata per guida in stato di ebbrezza grazie a una soffiata di Victoria, e portata in carcere dove, disperata, telefona a Brooke per chiederle aiuto. Quest’ultima, per la prima volta, mette da parte l’altruismo e la generosità e intima a Millie di chiamare qualcun altro: la notizia di non poter avere figli l’ha gettata nel più totale sconforto... (continua)
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