There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.
martedì 22 settembre 2009
What's New on Tv: THE VAMPIRE DIARIES, un po' teen, un po' vampiri
Eccoci di nuovo a parlare di serie tv, inaugurando una nuova categoria alla quale auguro personalmente gloria e longevità.
Con What’s New vi parlerò ogni tanto delle novità in tv, negli Usa e in Italia, rispettando in pieno la mia collaborazione con Movieplayer.it (un ottimo sito su cinema, tv e home video che vi consiglio vivamente) ed evitando quindi di scrivere a proposito delle serie tv di cui già mi occupo per loro.
Direttamente dalla penna di Lisa J. Smith, il network CW propone la trasposizione televisiva di una delle saghe più famose e apprezzate dai fan della scrittrice statunitense, Il Diario del Vampiro (The Vampire Diaries), attraverso l’accurata regia di Marcos Siega, già dietro la macchina da presa, nientemeno, per Dexter.
La serie è un giusto mix di teen-drama e vampire-drama, sulla scia dell’incredibile successo riscosso da Twilight, e arriva subito dopo il trionfo oltreoceano di True Blood, e il recente fallimento di Moonlight.
Convincente il cast, al di sopra di ogni aspettativa: nei panni della dolcissima Elena troviamo Nina Dobrev, la Mia Jones nella serie canadese Degrassi, perfetta nell’interpretare la fragile e indifesa protagonista, mentre in quelli del malinconico e romantico vampiro Stefan c’è Paul Wesley, che tutti ricorderanno in Everwood dove interpretava Tommy Callahan, o in Army Wives nel ruolo di Logan. Antagonista di Stefan, il perfido fratello Damon (Ian Somerhalder, il Boone di Lost), perfido succhiasangue che pur di mantenere vivi alla perfezioni i suoi poteri continua a cibarsi di umani, nonostante il resto dei vampiri tenti di mantenere un equilibrio stabile col mondo terreno.
Il “diario” del titolo è quello a cui Elena, da quando ha dieci anni, confessa tutte le sue paure e le sue insicurezze, e nel quale ora, a tre mesi dalla tragica morte dei genitori in un incidente stradale, racconta la flebile e ritrovata felicità dopo l’incontro con Stefan. Anche lui conserva un diario, da molti secoli però: è lì che mantiene vivo l’amore per Katherine, suo primo e unico amore, condiviso e conteso con Damon, fino al drammatico esito finale.
Elena e Stefan sono due anime in pena, due cuori solitari e disperati che si incontrano in un tiepido giorno di settembre, e si baciano dopo pochi istanti al chiaro di luna. Sono due timidi innamorati, impauriti dal più profondo dei sentimenti, che insieme inseguono temerari la felicità che meritano.
Sotto il cielo scuro e impetuoso di Mystic Falls (che assomiglia parecchio al Forks di Twilight) i protagonisti innescano una serie di eventi contro i quali neanche il destino può mettersi, in un crescendo di emozioni, suspense e passione, il tutto condito da una colonna sonora particolarmente azzeccata (Placebo, The Fray, Katy Perry, The Gossip, solo per dirne alcuni).
In America il telefilm vanta già una vasta schiera di fan, e il pilot ha riscosso quasi cinque milioni di spettatori, diminuiti, ma solo leggermente nel secondo episodio.
La storia sarà forse un po’ scontata, sicuramente ripetitiva, ma senza ombra di dubbio coinvolgente ed emozionante. È magica l’atmosfera in Vampire Diaries, è contagiosa la dolcezza di Elena, e sono magnetici gli occhi di Damon. La trama è fitta e la regia serrata, la musica un dolce accompagnamento seppur a volte troppo invasiva, e l’amore è raccontato con quella delicatezza e quell’innocenza così pure e naturali, che è difficile staccarsi dallo schermo mentre passano davanti ai nostri occhi le immagini di un telefilm sul cui trionfo siamo pronti a scommettere senza esitazioni alcune.
sabato 19 settembre 2009
Scivola via
Schermo luminoso e tasti colorati.
Tic, tic.
Schiaccio due tasti.
“Grazie, arrivederci.”
Guardo fuori: la gente, stretta negli impermeabili, cammina veloce sotto una fastidiosa pioggerellina battente.
Le persone passano veloci davanti alla grande vetrata, e non si accorgono di me.
“Dieci euro, grazie. Ecco lo scontrino.”
Tic, tic.
Altri due tasti.
Alzo lo sguardo distrattamente, e incrocio quello di un estraneo qualunque.
“Buona giornata, grazie.”
E intanto troppo tempo per pensare.
Tic, tic.
Sento il presente sfuggire via, ma inerme non riesco a fermarlo.
Tic, tic.
“Otto euro, grazie.”
Spingete il tasto reset, per favore.
Scivola, scivola, scivola e va via.
Tic, tic.
Tic, tic.
Schiaccio due tasti.
“Grazie, arrivederci.”
Guardo fuori: la gente, stretta negli impermeabili, cammina veloce sotto una fastidiosa pioggerellina battente.
Le persone passano veloci davanti alla grande vetrata, e non si accorgono di me.
“Dieci euro, grazie. Ecco lo scontrino.”
Tic, tic.
Altri due tasti.
Alzo lo sguardo distrattamente, e incrocio quello di un estraneo qualunque.
“Buona giornata, grazie.”
E intanto troppo tempo per pensare.
Tic, tic.
Sento il presente sfuggire via, ma inerme non riesco a fermarlo.
Tic, tic.
“Otto euro, grazie.”
Spingete il tasto reset, per favore.
Scivola, scivola, scivola e va via.
Tic, tic.
martedì 15 settembre 2009
Specchio
<< Guardati dentro, intensamente, e cerca di vedere quanto vali. >>
<< Non ci riesco, è più forte di me. Non c'è niente. >>
<< Scava nel profondo, osserva attentamente, senza pensare alle sconfitte o alle occasioni perse. >>
<< Mi sembra troppo difficile... >>
<< Se proprio non ce la fai, guardati attentamente allo specchio, e non distogliere lo sguardo. >>
<< Questo è proprio fuori discussione. >>
<< Perché?! >>
<< Io non mi guardo mai allo specchio... Non mi piace quello che vedo... >>
<< Non ci riesco, è più forte di me. Non c'è niente. >>
<< Scava nel profondo, osserva attentamente, senza pensare alle sconfitte o alle occasioni perse. >>
<< Mi sembra troppo difficile... >>
<< Se proprio non ce la fai, guardati attentamente allo specchio, e non distogliere lo sguardo. >>
<< Questo è proprio fuori discussione. >>
<< Perché?! >>
<< Io non mi guardo mai allo specchio... Non mi piace quello che vedo... >>
giovedì 10 settembre 2009
"Scrivo col cuore, come ho sempre fatto, senza virtuosismi o tecnicismi letterari, ma solo con ciò che sento dentro, senza vocabolari o dizionari.
Scrivo con l'anima, per divertire, divertirmi ed esprimere me stessa, e attraverso le mie emozioni lascio via libera alla mia creatività, alla mia fantasia.
Scrivo perché mi piace, e continuerò a farlo, sempre e comunque, per sentirmi viva.
Non importa se qualcuno leggerà, non importa se sarò sola.
Finché potrò e ne troverò il coraggio, scriverò".
Scrivo con l'anima, per divertire, divertirmi ed esprimere me stessa, e attraverso le mie emozioni lascio via libera alla mia creatività, alla mia fantasia.
Scrivo perché mi piace, e continuerò a farlo, sempre e comunque, per sentirmi viva.
Non importa se qualcuno leggerà, non importa se sarò sola.
Finché potrò e ne troverò il coraggio, scriverò".
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