Wes Anderson non sbaglia un colpo e con Moonrise Kingdom ha senza dubbio messo
a segno l’ennesima, indimenticabile pellicola.
Sin dalla sequenza iniziale, ci troviamo di fronte a un’opera d’altri tempi, una tragicommedia tenera e surreale, dai tratti vintage e malinconici.
Sin dalla sequenza iniziale, ci troviamo di fronte a un’opera d’altri tempi, una tragicommedia tenera e surreale, dai tratti vintage e malinconici.
Quello che
abbiamo davanti, già dalla prima scena, è un microcosmo
familiare che, se da un lato si divide tra surreale e grottesco come le
migliori opere del “teatro dell’assurdo”, dall’altro ricorda inevitabilmente il
cinema muto sia per l’estetica del linguaggio adottata da Anderson, sia per il
manierismo (nell’accezione positiva del termine) volutamente introdotto in ogni
singola inquadratura.
Sono i piccoli dettagli a fare la differenza, un po’ come nei Tenenbaum: un mangiadischi a pile, una vecchia poltrona di vimini adagiata su un tappeto scolorito e consumato, bambini con i calzettoni fino al ginocchio e le scarpe della domenica, e la totale (e voluta) assenza di tridimensionalità, accentuata dall’effetto chromakey sui toni del giallo e del senape.
Sono i piccoli dettagli a fare la differenza, un po’ come nei Tenenbaum: un mangiadischi a pile, una vecchia poltrona di vimini adagiata su un tappeto scolorito e consumato, bambini con i calzettoni fino al ginocchio e le scarpe della domenica, e la totale (e voluta) assenza di tridimensionalità, accentuata dall’effetto chromakey sui toni del giallo e del senape.
Regia e
fotografia fanno sì che già dopo pochi minuti, lo spettatore si cali appieno nel
New England del 1965, circondati dalle splendide arie di Benjamin
Britten e i brani originali composti da Alexandre
Desplatc.
In un film
dove i protagonisti sono due adolescenti esordienti (e dal talento innato) come
Jared Gilman e Kara
Hayward non
mancano però dei validi adulti a fare da contorno: da Bill
Murray a Bruce
Willis, da Edward Norton a Tilda Swinton.
Moonrise Kingdom è la storia di “una fuga d’amore”,
innocente, acerba, “d’altri tempi” insomma.
È una
tragicommedia umana estremamente profonda, in cui i bambini protagonisti, si
fanno portavoce delle idiosincrasie
dei “grandi”, seppur in maniera velata e meno disincantata, con delicatezza e
inquietudine.
Suzy porta
sempre con sé un binocolo perché it helps me
see things closer, even if they're not far away. I pretend it's my magic power“, lei che a 12 anni anziché giocare
con le amichette preferisce prendere a pugni uno specchio perché non le piace
ciò che vi si riflette dentro.
Sam,
sballottato da una famiglia adottiva all’altra, è un boyscout modello, capace
di sopravvivere in qualsiasi situazione, purché con indosso un buffo cappello stile
David Crockett, una sorta corazza dalla quale non riesce a separarsi.
Suzy e Sam
s’innamorano, di quell’amore puro e cristallino che puoi vivere solo a dodici
anni e durante la loro folle fuga d’amore, ballano su una spiaggia scambiandosi
il primo goffo bacio alla francese, dormono stretti dentro una tenda umida e ne
escogitano di ogni pur di stare insieme, pur di “vedere l’amore che effetto fa”.
Sam ama
Suzy, e Suzy ama Sam, senza pregiudizi, convenzioni o limiti.
Senza
pensarci due volte, o pentirsi, o chiedersi perché.
Forse è
merito di quel binocolo, di quel superpotere che sì, probabilmente solo i
bambini di dodici anni posseggono, ma che in fondo, vorremmo ci appartenesse
ancora
4 commenti:
Ciao Stargirl :-)
Sono contento che torni a scrivere di cinema... mi sei mancata! :-) A me questo film è piaciuto ma non mi ha fatto gridare al capolavoro: l'ho trovato piuttosto prevedibile e scontatello nonostante la perfetta confezione. Lavoro carino e delicato, però mi sembra troppo 'burtoniano' in certi aspetti. Non che sia un difetto, però è meglio l'originale...
un film impeccabile esteticamente, ma anche parecchio emozionante.
che si guardi da lontano col binocolo, o da vicino col microscopio, difficile trovargli dei difetti... :)
@Cannibale: ben detto, concordo! :)
@Kevin: ciao carissimo! Grazie! ^^
capolavoro forse no, ma talmente delizioso, da far breccia nel mio cuore! ;)
Adorabile! l'ho appena recensito!
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