Di Revolution avevamo già parlato a luglio poco dopo che la NBC aveva
ordinato a J.J. Abrams e Erik Kipke di produrre la prima
stagione. I rumors iniziali sulla trama, non avevano presagito nulla di buono,
e oggi, dopo i primi 3 episodi, ne abbiamo avuto conferma.
Revolution è un miscuglio
banale e noioso delle serie che l’hanno preceduta, proprio come avevamo ipotizzato
in tempi non sospetti dopo la visione del trailer: da Flash Forward a Jericho,
da Terra Nova a The Walking Dead, l’impressione generale è che gli autori abbiamo
preso qualche idea qua e là e l’abbiano buttata dentro l’ennesimo telefilm scifi poco riuscito e per nulla
convincente.
È un guazzabuglio di idee caotico e confuso, infarcito di personaggi e situazioni prevedibili, caratterizzato da una trama esile e da dialoghi talmente superficiali da risultare incredibilmente prevedibili.
I personaggi, per nulla accattivanti, riescono a tratti a essere addirittura irritanti, dalla protagonista Tracy Spiridakos (Charlie), espressiva quanto una statua di cera o se vogliamo quanto Kristen Stewart in Twilight, a Billy Burke (non per niente padre della Stewart nella saga) che dovrebbe in teoria interpretare il “duro” della serie, ma che in pratica è credibile quanto Paris Hilton nei panni di uno scienziato.
È un guazzabuglio di idee caotico e confuso, infarcito di personaggi e situazioni prevedibili, caratterizzato da una trama esile e da dialoghi talmente superficiali da risultare incredibilmente prevedibili.
I personaggi, per nulla accattivanti, riescono a tratti a essere addirittura irritanti, dalla protagonista Tracy Spiridakos (Charlie), espressiva quanto una statua di cera o se vogliamo quanto Kristen Stewart in Twilight, a Billy Burke (non per niente padre della Stewart nella saga) che dovrebbe in teoria interpretare il “duro” della serie, ma che in pratica è credibile quanto Paris Hilton nei panni di uno scienziato.
A poco serve la presenza di
un attore fenomenale come Giancarlo Esposito (se ve lo siete
perso in Breaking Bad, siete
vivamente pregati di recuperare quanto prima) nel ruolo del capitano della
milizia, poiché oscurato da cotanta mediocrità e inconsistenza nello script.
Poche idee, banali, superficiali e confuse, regalano a Revolution il titolo di peggior serie dell’autunno, bruciando lo show dopo una manciata di episodi appena, proprio come avvenne con il The River di Steven Spielberg (solo per citarne una) lo scorso anno.
Poche idee, banali, superficiali e confuse, regalano a Revolution il titolo di peggior serie dell’autunno, bruciando lo show dopo una manciata di episodi appena, proprio come avvenne con il The River di Steven Spielberg (solo per citarne una) lo scorso anno.
Abrams cade ancora una volta,
e dopo Undercovers e Alcatraz, aggiunge ai suoi ultimi flop
anche Revolution, restando lì, aggrappato a Fringe e Person of Interest,
rischiando ahimè, di compromettere il prestigio di attori come Giancarlo
Esposito e Elizabeth Mitchell (reduce da un altro flop, V), coinvolgendoli in progetti tanto
ambiziosi quanto effimeri.
4 commenti:
Bene, un'altra serie di cui potrò evitare di vedere anche un solo minuto :)
serie davvero terribile!
"dalla protagonista Tracy Spiridakos (Charlie), espressiva quanto una statua di cera o se vogliamo quanto Kristen Stewart in Twilight", a Billy Burke (non per niente padre della Stewart nella saga) che dovrebbe in teoria interpretare il “duro” della serie, ma che in pratica è credibile quanto Paris Hilton nei panni di uno scienziato."
come non quotarti?
assolutamente vero!!! :D
peccato che negli usa la serie in quanto ad ascolti stia andando benone...
Ma a me non sembra flop i 4 episodi trasmessi anno fatto dagli 8 ai 10 milioni buono e da 13 episodi promessi l'anno allungata a 22 a me sembrano buoni risultati.
@Alessandro: bravo! ;)
@Cannibale: grazie caro, è sempre un piacere essere quotati da un esperto come te
@Clarck: gli episodi per ora sono 3 :)
e cmq glia scolti contanto davvero poco: esistono decine di ottime serie penalizzate dallo share, non fa testo
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