There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

sabato 14 luglio 2012

Luther incontra le Femme Fatales



Stracult e Stracotti …ovvero la serie che questa settimana va su e quella che inevitabilmente va giù. Parola di Stargirl su Telefilm Cult!


Luther è senza dubbio una delle migliori serie inglesi degli ultimi anni, grazie soprattutto alla straordinaria interpretazione di Idris Elba nei panni di John Luther, capo della squadra omicidi di Londra.
A trasmettere il serial, in Italia, Cielo, che dal 7 luglio ha dato il via alla seconda stagione, ogni sabato alle 21.00, mentre in Inghilterra, è stato rinnovato per la season 3.
Stracult senza ombra di dubbi, lo show britannico conta tra i suoi tanti punti di forza, un soggetto solido e ben strutturato, un ritmo veloce e incessante, e uno script che scava a fondo nelle storie dei singoli personaggi, senza voler per forza innalzarli a eroi, anzi spesso mettendo in luce i loro difetti più intrinsechi.
Esattamente com’è accaduto al protagonista principale, che all’inizio di questa seconda strepitosa stagione, si è ritrovato a fare i conti con i propri fantasmi interiori, costretto a dover scegliere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, nonostante il suo carattere apparentemente forte e impassibile.
Proprio come accade in Dexter, in Luther si supera spesso il limite tra bene e male, tra giusto e sbagliato appunto, per salvare vittime spesso innocenti e mettere a tacere, una volta per tutte, i demoni del passato.


Assassine spietate e brutali, killer letali, infime manipolatrici: sono le Femme Fatales in onda su Cinemax (e su Sky Uno in Italia). Trasposizione televisiva della rivista Femme Fatales Magazine, la serie noir sposa alcuni aspetti del pulp e del graphic novel, portando in scena un teatrino alquanto kitch di situazioni al limite, condite da sesso, crimini e piani diabolici. La sensuale e conturbante Tanit Phoenix, nei panni della narratrice Lilith, ci guida nei meandri di storie morbose e recondite, affondando le unghie nell’universo della vendetta e del tradimento, dove il più delle volte le vittime si trasformano in carnefici. Così come nella prima, anche nella seconda stagione in corso, le femme fatales usano il sesso come arma di seduzione e persuasione, per ottenere ciò che vogliono, assecondare la loro fame di giustizia e vendetta, prevalere sugli uomini. Troppo sexy e malvagie per essere vere, stracotte nonostante l’impegno.

1 commento:

jeff ha detto...

A parte il notevole Idris Elba (vedi The Wire), Luther per me fa un uso eccessivo di inquadrature decentrate. Troppo formale. L'avrei visto solo per Elba, ma le prime due puntate purtroppo mi hanno allontanato.