Poche volte
mi sono ricreduta su una serie tv, l’esperienza non mi manca, il fiuto neanche.
Posso affermare tranquillamente e senza peccare di immodestia, di scovare uno stracotto a chilometri di distanza, e allo stesso tempo, di individuare un papabile stracult in divenire senza troppi problemi dopo una manciata di episodi appena. Spesso anche poco dopo un pilot o un pre-air.
Posso affermare tranquillamente e senza peccare di immodestia, di scovare uno stracotto a chilometri di distanza, e allo stesso tempo, di individuare un papabile stracult in divenire senza troppi problemi dopo una manciata di episodi appena. Spesso anche poco dopo un pilot o un pre-air.
C’è sempre
una prima volta però, no?
La mia prima volta, è con Emily “Amanda Clarke” Thorne, e non c’è nulla di saffico in questo, non illudetevi.
La mia prima volta, è con Emily “Amanda Clarke” Thorne, e non c’è nulla di saffico in questo, non illudetevi.
Devo essere
onesta, all’inizio, Revenge non mi aveva colpito più tanto e dopo 5 episodi
appena, alla serie targata Abc, era spettato il deplorevole epiteto di “serie
estiva” da recuperare nei tempi morti (pochi, anzi pochissimi) di questi caldi
giorni di luglio.
Al suo posto, mi duole immensamente ammetterlo, avevo scelto Ringer, ma alla fine dei conti, Emily Van Camp batte Sarah Michelle Gellar 5 a 0. Senza il minimo dubbio, oltretutto.
Certo, l’aria da soap opera di secondo livello con tanto di effetto chromakey a ogni inquadratura non gliela leva nessuno, ma nonostante tutto, a dispetto di intrighi per lo più prevedibili e facili da indovinare ancor prima che si compiano, Revenge il suo fascino ce l’ha.
Al suo posto, mi duole immensamente ammetterlo, avevo scelto Ringer, ma alla fine dei conti, Emily Van Camp batte Sarah Michelle Gellar 5 a 0. Senza il minimo dubbio, oltretutto.
Certo, l’aria da soap opera di secondo livello con tanto di effetto chromakey a ogni inquadratura non gliela leva nessuno, ma nonostante tutto, a dispetto di intrighi per lo più prevedibili e facili da indovinare ancor prima che si compiano, Revenge il suo fascino ce l’ha.
Emily è
irresistibile, nonostante la mimica facciale troppo accentuata, nonostante l’aspetto
angelico e le intenzioni del serial killer.
Emily agguerrita come la sposa di Kill Bill.
Vendicativa come il Conte di Montecristo.
Emily, personaggio del quale, dopo un po’, non riesci più a fare a meno.
Emily agguerrita come la sposa di Kill Bill.
Vendicativa come il Conte di Montecristo.
Emily, personaggio del quale, dopo un po’, non riesci più a fare a meno.
E anche se
gli sguardi da criceto impazzito di Madeleine Stowe nel ruolo di Victoria
Grayson sono davvero poco credibili, e anche se appena ti distari hai qualcuno che
origlia dietro una porta e qualcun altro che ti stalkera da una telecamera, una
volta "entrati" negli Hamptons di Revenge, uscirne risulta davvero difficile.
I Grayson sono i nuovi Forrester, la regina Victoria la nuova Stephanie, ma anche se a volte sia inevitabile vederli degenerare nel kitsch, poco importa: gli otto milioni di spettatori a episodio, lo show con la Vam Camp, se li merita tutti.
Buono il cast, discreta la regia, veloce e immediato lo script, anche quando tenta di risolvere superficialmente gli espedienti surreali escogitati da Emily per venire a capo dei suoi piani diabolici.
I Grayson sono i nuovi Forrester, la regina Victoria la nuova Stephanie, ma anche se a volte sia inevitabile vederli degenerare nel kitsch, poco importa: gli otto milioni di spettatori a episodio, lo show con la Vam Camp, se li merita tutti.
Buono il cast, discreta la regia, veloce e immediato lo script, anche quando tenta di risolvere superficialmente gli espedienti surreali escogitati da Emily per venire a capo dei suoi piani diabolici.
Del resto, perdonate
l’off topic, ma anche Sydney Bristow spesso usciva illesa da situazioni al
limite con soluzioni pressoché forzate, o sbaglio?
E allora perché a Emily non possiamo perdonarne almeno un paio?
E allora perché a Emily non possiamo perdonarne almeno un paio?
Vendetta,
inganno, sotterfugi e intrighi: queste la carte vincenti di Revenge. Queste e
molte altre ancora, le promettenti prerogative della seconda stagione in arrivo
a settembre.
2 commenti:
anch'io mi sono appassionato sempre più a revenge. partito un po' in sordina, è diventata una soappona davvero avvincente!
ringer purtroppo per sarah michelle è invece sprofondato sempre di più...
Ringer non poteva salvarlo veramente nessuno... pessimo come pochi.
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