There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

lunedì 26 settembre 2011

Our memories makes us who we are. You can't change the past.

Clementine: Io non sono un'idea, Joel, ma una ragazza incasinata che cerca la sua pace interiore, non sono perfetta.
Joel: Non riesco a vedere niente che non mi piaccia in te. Ora proprio non ci riesco.
Clementine: Ma lo vedrai, lo vedrai! Certo col tempo lo vedrai. Io invece mi annoierò con te, mi sentirò in trappola perché è cosi che mi succede sempre.

E quando Clementine si sente in trappola, inevitabilmente, fugge via.

Lei e Joel si conobbero due anni prima sulla spiaggia di Montauk, e tra loro sbocciò subito una storia romantica e travolgente, di quelle destinate a non esaurirsi mai. DI quelle che invece, in genere, si esauriscono irreversibilmente.
Un amore esploso all’improvviso, fulmineo e da subito turbolento, a causa delle eccesive fragilità di lei, che non si era mai sentita amata da nessuno fino in fondo, e delle troppe insicurezze di lui che dal canto suo non aveva mai amato veramente.
Joel e Clementine insieme scoprono l’amore, quello vero, inarrestabile, viscerale.
Quello doloroso, complicato, profondo.
Dopo un paio anni però, le troppe incomprensioni li trascinano alla deriva, disintegrando in mille pezzi la loro favola d’amore, in un turbinio di emozioni contrastanti e irrisolvibili.
Dimenticare per non soffrire. Dimenticare per fermare le lacrime. Dimenticare per andare avanti.

Di questo si convince Clementine dopo la rottura e decide così di ricorrere drasticamente a una tecnica in grado di cancellare i ricordi, per mettere da parte Joel e provare a ricominciare daccapo, nella speranza di colmare quel vuoto interiore che ormai la perseguita e le toglie il respiro. Perché vivere una vita senza di lui, ora le sembra impossibile, e l’unica via di fuga le sembra quella di dimenticarlo per sempre. Lascia così che dalla sua mente vengano spazzati via tutti i ricordi legati a Joel, dal primo all’ultimo.

I’ve already forget how I used to feel about you. I’m fine without you.

(Ho già dimenticato ciò che provavo per te. Sto bene senza di te).

Ma è davvero così? Clementine da sola non può capirlo.
Quando anche Joel decide di ricorrere all’annullamento dei ricordi dalla sua mente, qualcosa però va storto, e il destino si mette in mezzo, per dimostrare ad entrambi che archiviare un grande amore così facilmente, non è possibile del tutto.
I
nostri ricordi ci rendono chi siamo, non puoi cambiare il passato.
Durante la cancellazione di ogni reminiscenza riguardante Clementine, Joel capisce di amarla troppo per poterla dimenticare. Si rende conto che preferirebbe soffrire in eterno, piuttosto che eliminarla per sempre dalla sua mente. Così, giunto ai momenti più felici vissuti con lei, li spinge in fondo in fondo alla sua mente, dove nessuno può scovarli, neanche l’infernale macchinario in grado di distruggerli, e lì si rifugia, in attesa che tornino.
E durante un sogno, corre a cercarla in universo onirico e parallelo per instaurare un flebile legame con lei, per evitare che tutto scivoli via nel dimenticatoio, per concedere al loro amore un’altra occasione, seppur flebile, seppur breve, e le dà appuntamento su quella spiaggia di Montauk, dove tutto iniziò.

Clementine: Siamo qui, Joel... E tra poco sarà finito di nuovo.
Joel: Lo so...
Clementine: Cosa facciamo?
Joel: Divertiamoci...

Clementine e Joel giocano a palle di neve sulla spiaggia, consapevoli (o forse no) del loro triste destino. Questo non lo sapremo mai.
Per ora sono lì, in attesa di vivere tutti i momenti felici che potrebbero vivere, nonostante per loro, probabilmente non ci sarà mai un lieto fine.

Michel Gondry (Human Nature, Be Kind Rewind) è alla regia di questa meravigliosa pellicola che nel 2005 si aggiudicò l’Oscar come miglior sceneggiatura, grazie alla penna di Charlie Kaufman (Essere John Malkovich, Confessioni di una mente pericolosa).
Nel ruolo di Joel un intenso e strepitoso
Jim Carrey e in quello di Clementine un’adorabile Kate Winslet, perfettamente trasandata e credibile nei panni della controversa protagonista.
Il titolo inglese,
Eternal Sunshine of a Spotless Mind, mortificato dalla banale traduzione italiana Se mi lasci ti cancello, è tratto dall’opera Eloisa to Abelard, del poeta inglese Alexander Pope:
« How happy is the blameless vestal's lot! The world forgetting, by the world forgot. Eternal sunshine of the spotless mind! Each pray'r accepted, and each wish resign'd. ».
Gondry alterna sapientemente al melodramma esistenziale, la frammentazione accurata di una storia d’amore come tante, conferendo spessore e intensità alla relazione tra i due protagonisti, inserendola in un contesto onirico e surreale, ma inspiegabilmente credibile.
La parabola tra Joel e Clementine non comincia né si esaurisce con l’inizio o la fine della pellicola, ma vive e resta latente, oltre che in un mondo parallelo, anche nella nostra mente, lasciandoci un sapore amaro in bocca e un senso di inquietudine per una storia che ci appare come non completamente vissuta fino in fondo. Noi come i due protagonisti, ci chiediamo perché per due persone che si amano così profondamente, il destino non possa riservare un futuro migliore, e come loro alla fine rimaniamo inermi con i nostri dubbi a guardarli giocare a palle di neve, senza la minima certezza di quel che verrà.
Mentre in un’atmosfera surreale e visionaria, malinconica e amara, Beck intona in sottofondo Everybody‘s Gotta Learn Sometimes.

Change your heart, look around you
Change your heart it will astound you
I need your lovin' like the sunshine
Everybody's gotta learn sometime

6 commenti:

Margherita ha detto...

film stupendo, ogni volta è un brivido!I dialoghi che hai trascritto sono tra i più belli di sempre!

Stargirl ha detto...

Un susseguirsi di brividi direi! e concordo sui dialoghi che ho messo: bellissimi!

Sunshine ha detto...

adoro questo film, letteralmente..poi c'è pure il mio nome nel titolo! e beck è un grande!

Sunshine ha detto...

tu lo faresti?? farti cancellare i ricordi per eliminare qualcosa che fa troppo male? io credo di si , a volte sto così male che credo proprio che lo farei

Sunshine ha detto...

è che davvero, letteralmente adoro questo film...è ciò che più si avvicina alla mia esperienza della'more..purtroppo...anche se bellissimo..

Stargirl ha detto...

Se lo farei? Decisamente si, anche se in passato la pensavo diversamente. Col senno di poi, ti dico proprio di si.
Sunshine.. nome bellissimo.
E la canzone di Beck, pura poesia