L’attesa è finita, Hannah, Marnie,
Shosh e Jessa sono tornate, pochi mesi dopo gli ultimi eventi, ognuna con nuove
domande, perplessità e le consuete disavventure quotidiane che ci hanno fatto
innamorare di loro.
La terza, attesissima stagione della
serie di e con Lena Dunham, è stata trasmessa domenica 12 gennaio sulla HBO con
una doppia premiere.
La storyline è ripartita
alcuni di mesi dopo gli ultimi eventi che hanno travolto le protagoniste: Hannah
(Lena Dunahm) e Adam (Adam Driver) vivono serenamente la loro storia d’amore,
seppur tra gli altri e i bassi legati alla convivenza e Hannah sembra essersi
definitivamente lasciata alle spalle i suoi problemi di salute. Marnie (Allison
Williams) è invece costretta a inventarsi una nuova vita, dopo la rottura con
Charlie, dopo aver perso l’ennesimo lavoro, vittima degli eventi, della
confusione più totale e di una madre fin troppo presente e invadente. Shoshanna
(Zosia Mamet), in procinto di laurearsi, ha iniziato a darsi alla “pazza
gioia”, cominciando a frequentare un ragazzo dopo l’altro con l’obiettivo di
esplorare fino in fondo il rapporto con l’altro sesso. Dopo un lungo silenzio,
sono finalmente giunte notizie anche da Jessa (jemina Kirke), ricoverata in una
clinica di rehab dalla quale, al termine del primo episodio, è riuscita a farsi
cacciare, costringendo Hannah a intraprendere un lungo viaggio on the road per
farsi riportare a casa.
L’emblematico di Adam
continua a stupirci sempre di più.
La season finale della
seconda stagione aveva già ampiamente contribuito a rivalutare il suo
personaggio, deciso fino a fondo a tornare da Hannah per aiutarla a guarire dal
suo disturbo ossessivo-compulsivo.
In un paio di occasioni nel
corso della premiere (la cena a casa con Hannah e le sue amiche e il viaggio on
the road) un lato caratteriale di Adam ancora sconosciuto al pubblico è emerso
in maniera sempre più precisa. Il suo passato, la sua sensibilità nascosta
sotto un’adolescenza travagliata, cominciano finalmente a venire fuori, confermando
ancora una volta quanto, quello che forse è l’unico personaggio maschile degno
di nota all’interno dello show, sia essenziale per lo show stesso.
La premiere della stagione
ha lasciato poco spazio a Marnie. Salvo un breve intermezzo a lei dedicato nel
primo episodio, nel secondo Truth or Dare, il suo personaggio è pressoché
assente, complice anche la decisione di Hannah nel non coinvolgerla nel viaggio
on the road per andare a recuperare Jessa.
Il rischio, quando si parla
di Marnie, è che, trascurando alcuni aspetti del suo personaggio, per forza di
cose questo possa apparire superficiale. Tra le quattro protagoniste, lei è
senza dubbio quella più fragile e meno determinata e, senza una storyline
strutturata, difficilmente riuscirà a prevalere rispetto ad Hannah o Jessa.
Guest star del primo
episodio, Females Only, un volto noto del piccolo schermo, Danielle Brooks, nei
panni di Laura, compagna di rehab di Jessa, nonché causa principale del suo
allontanamento dalla clinica. Molti ricorderanno l’attrice nel ruolo di Tasha
in Orange is the New Black, la serie trasmessa la scorsa estate su Netflix.
Difficile capire come e se Jessa
riuscirà a reintegrarsi nel gruppo e a recuperare ancora una volta il suo
rapporto con Hannah. In bilico tra un passato da dimenticare e un futuro da
inventare, il presente di Jessa riserverà grandi sorprese e, conoscendo ormai
il suo personaggio, ne vedremo senza dubbio delle belle.
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1 commento:
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