Quella sera, lì su quella terrazza, si lasciarono sfiorare dal vento del
ponentino, sorseggiando vino bianco, ed esagerando un po’ con le sigarette.
Le parole andavano da sole, scorrevamo come fiumi in piena, nel vano tentativo di colmare il vuoto di tutti gli anni trascorsi lontani l’uno dall’altra e lasciati alle spalle.
Le parole andavano da sole, scorrevamo come fiumi in piena, nel vano tentativo di colmare il vuoto di tutti gli anni trascorsi lontani l’uno dall’altra e lasciati alle spalle.
Si
ritrovarono a parlare del più e del meno, spolverando ricordi, accennando a
paure e piccole perplessità, sognando a occhi aperti un futuro migliore.
Eccoli lì: un esiguo gruppo di trentenni spaesati, riuniti intorno a un tavolo senza alcuna sicurezza.
Oggi come ieri, ancora vivo nel loro cuore il ricordo di quei giorni di tanti anni prima, quando insieme si ritrovarono a condividere gioie, dolori e difficoltà dell’adolescenza.
La vita ti porta lontano a volte, col corpo e con la mente, ma il tuo cuore sa dove restare, sa dov’è la sua casa.
E anche se può capitare di sentirsi confusi, smarriti e impauriti, anche se in alcuni momenti ci si ritrovi lì, convinti di non valere nulla, c’è chi conosce il nostro vero valore, ed è pronto a ricordarcelo anche solo con uno sguardo.
Facile che questo accada con le persone che abbiamo vicino, più difficile con quelle lontane, ancor più speciale quando è proprio con alcuni di loro che le parole non servono.
Quando un legame è così forte e indissolubile, quando non servono parole per descrivere uno stato d’animo, quando c’è un’intesa radicata e robusta, il tempo non fa paura.
Gli anni passano, senza scalfire l’amicizia.
Se ne vanno via veloci, senza lasciare che i ricordi sbiadiscano.
Quella notte, lassù su quella terrazza tra i tetti di Roma, avrebbe voluto che il tempo si fermasse per sempre. Desiderava sentirsi così: sicura, felice, protetta, ancora per un po’.
Lì, sotto il cielo di Roma, quella sera, si sentì nuovamente sè stessa.
Eccoli lì: un esiguo gruppo di trentenni spaesati, riuniti intorno a un tavolo senza alcuna sicurezza.
Oggi come ieri, ancora vivo nel loro cuore il ricordo di quei giorni di tanti anni prima, quando insieme si ritrovarono a condividere gioie, dolori e difficoltà dell’adolescenza.
La vita ti porta lontano a volte, col corpo e con la mente, ma il tuo cuore sa dove restare, sa dov’è la sua casa.
E anche se può capitare di sentirsi confusi, smarriti e impauriti, anche se in alcuni momenti ci si ritrovi lì, convinti di non valere nulla, c’è chi conosce il nostro vero valore, ed è pronto a ricordarcelo anche solo con uno sguardo.
Facile che questo accada con le persone che abbiamo vicino, più difficile con quelle lontane, ancor più speciale quando è proprio con alcuni di loro che le parole non servono.
Quando un legame è così forte e indissolubile, quando non servono parole per descrivere uno stato d’animo, quando c’è un’intesa radicata e robusta, il tempo non fa paura.
Gli anni passano, senza scalfire l’amicizia.
Se ne vanno via veloci, senza lasciare che i ricordi sbiadiscano.
Quella notte, lassù su quella terrazza tra i tetti di Roma, avrebbe voluto che il tempo si fermasse per sempre. Desiderava sentirsi così: sicura, felice, protetta, ancora per un po’.
Lì, sotto il cielo di Roma, quella sera, si sentì nuovamente sè stessa.
He was stabbed in the trhoat. He died almost instantly.Althought I hadn’t seen him in more than ten years, I know I’ll miss him forever. I never had any friends later on like the ones I had when I was twelve.
Jesus, does anyone?
Jesus, does anyone?
3 commenti:
Al solito dolcissima.
E "Stand by me" è un film meraviglioso.
jesus, good post!
@newmoon: grazie tesoro. un film che è un capolavoro!
@cannibale: thanx body! ;-)
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