There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

lunedì 21 ottobre 2013

Once Upon a Time in Wonderland: il flop della Abc



Sulla scia del notevole successo di Once Upon a Time, la cui terza stagione ha debuttato poche settimane fa, la premiata coppia formata da Adam Horowitz ed Edward Kitsis (tra gli sceneggiatori di Lost), ha deciso di osare più del dovuto, dando vita a uno spin off di dubbio gusto, Once Upon a Time in Wonderland, ispirato a Alice’s Adventures in Wonderland, Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, romanzo di Lewis Carrol del 1865.
Partiamo dal presupposto che sì, con Alice nel Paese delle Meraviglie (come viene comunemente abbreviato il titolo dell’opera) sono piuttosto intransigente: non ammetto che se ne modifichi, in alcun modo, alcuna caratteristica, perché se è vero che fa parte di quelle storie che si prestano perfettamente a trasposizioni televisive (o cinematografiche), è vero anche che è tra quelle che non andrebbero però mai e poi mai alterate in alcun modo.
Il primo evidente errore che si nota in OUATIW risiede proprio nel voler intenzionalmente introdurre nel plot originale la variabile “amorosa” per rendere il prodotto più commerciale: Alice (Sophie Lowe) e l’intreccio amoroso con Cyrus (Peter Gadiot) il genio della lampada, sono al centro delle vicende narrate e rappresentano la base per i successivi sviluppi delle storyline.
Una scelta inconcepibile, in totale disaccordo con la tradizionale storia cui siamo abituati e affezionati, che penalizza il pilot e che indubbiamente condizionerà il resto della stagione.
La storia d’amore tra i due protagonisti è raccontata in maniera frettolosa e alquanto superficiale attraverso una serie di flashback utili più che altro a motivare la decisione di Alice, in età adulta, di far ritorno a Wonderland.
A penalizzare ulteriormente la serie, scenografie ed effetti speciali di bassa lega, esageratamente posticci e a tratti imbarazzanti.
La qualità estetica dello show è davvero scadente ed è evidente in parecchie inquadrature: il castello della regina, l’effetto “vintage” cercato nei vari flashback, l’arrivo a Wonderland, nulla sembra all’altezza di una serie in onda sulla Abc e prodotta dalla casa di produzione di proprietà della stessa.
Poco convincente anche il cast a partire dalla Lowe che nel ruolo di Alice sembra un pesce fuor d’acqua, a un Fante di Cuori (Michael Socha) prevedibile e scontato, passando per Cyrus interpretato da Gadiot, per nulla accattivante, fino ad arrivare a un’inspiegabile Regina di Cuori, Emma Rigby completamente agli antipodi rispetto all’originale: sexy, con le labbra all’apparenza rifatte e l’aria fin troppo conturbante, più che la “cattiva” di Wonderland sembra una uscita da Casa Kardashian. Ancor meno credibile rispetto alla Regina (ebbene sì, non è finita qui), lo pseudo villain della situazione: Naveen Andrews (RIP Said) nei panni di Jafar che dovrebbe rappresentare il nemico giurato di Cyrus e Alice, ma che conciato com’è, fa talmente ridere da non risultare per nulla infimo e pericoloso come invece gli autori vorrebbero che apparisse. 
L’atmosfera vagamente dark che si vuol conferire alla serie si rivela un fallimento totale e se dopo qualche minuto con il Bianconiglio crederete che lo show possa aver toccato il fondo, proseguite nella visione del pilot e preparatevi a incontrare uno Stregatto irriconoscibile e piazzato a caso nella storia.
Gli ascolti deludenti (solo 4.5 milioni di spettatori per il secondo episodio, dopo un debutto poco dignitoso) fanno ben sperare: se la fortuna sarà dalla nostra parte, nel giro di qualche settimana, la Abc capirà, almeno stavolta, di aver fatto un gran bel buco nell’acqua.
Perché se anche un maestro del calibro di Tim Burton con un capolavoro della letteratura aveva toppato, figuriamoci come potrebbe proseguire questo show di serie B.
                         

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