The Place Beyond the Pines racconta l’America
di oggi, con un’intensità incredibile, un’intensità che pochi film possono
vantare.
Derek Cianfrance racconta con estremo manierismo una
complicata storia generazionale divisa
in tre atti: nel primo il protagonista è Ryan
Gosling nei panni di Luke, motociclista acrobatico e delinquente
improvvisato; nel secondo Avery (Bradley
Cooper), il poliziotto che proprio
a Luke dà la caccia; nel terzo i loro due figli adolescenti EJ (Emory Cohen) e Jason (Dane De Haan, da tenere d’occhio,
ricorda parecchio Di Caprio
agli esordi).
Come un tuono, questo il titolo italiano del film, è
un dramma familiare ben costruito e ben scritto, che si concentra su due
aspetti fondamentali della vita di ogni essere umano: la colpa e il castigo.
Il destino ineluttabile che
accomuna i quattro protagonisti, trova il suo centro nevralgico nell’incontro,
dopo un’ora e quaranta circa, tra Luke e Avery, incontro che cambierà per
sempre le loro vite.
Punto focale della storia infatti,
è ciò che accadrà da quel preciso momento in poi e
le conseguenze che avrà nel futuro
di ognuno dei protagonisti.
L’America di provincia, grigia,
“umida”, faticosa emerge perfettamente grazie a una fotografia
strepitosa, che regala all’intera pellicola un’estetica incredibile.
I movimenti di macchina, precisi e
perfettamente studiati, sono l’arma vincente di una regia compatta e omogenea
nonostante i salti temporali, caratterizzata da numerosi piani sequenza fluidi
e soggettive lunghe e profonde.
La camera stringe ripetutamente sui
dettagli dei personaggi, sui loro volti, e si sofferma costantemente sulla loro
gestualità, e riesce a farci quasi dimenticare il paesaggio circostante, arido,
freddo, inospitale.
Cianfrance porta
sullo schermo istantanee di vita quotidiana, drammatica, a tratti disperata;
proprio come in Blue Valentine, racconta “una famiglia qualunque” e la
analizza nei minimi particolari, andando a fondo, sempre più a fondo, senza
giudicare vincitori o vinti.
A metà strada tra Martin Scorsese e Clint Eastwood.
Noir, azione, melo: in The
Place Beyond the Pines non manca nulla e il risultato finale, è il connubio
perfetto della commistione dei generi, arricchito dalla splendida colonna sonora
realizzata da Mike Patton.
Un film intenso, coinvolgente,
commovente: 140 minuti difficili e impegnativi, che vanno capiti, incamerati,
metabolizzati.
Gosling e Cooper, i due divi del momento, in
questa pellicola danno il meglio e, soprattutto nel caso del protagonista di Drive,
confermano ancora una volta di essere due tra i migliori attori in circolazione
oggi a Hollywood.
Sorprendente Eva Mendes, finalmente in un ruolo
serio e azzeccatissimo il cameo di Ray
Liotta, nei panni del
poliziotto corrotto e senza remore, uno dei ruoli che gli riesce meglio.
Una pellicola promossa a pieni voti, destinata a diventare
epica, con un cast strepitoso e una regia notevole.
1 commento:
Sono assolutamente d'accordissimo! Il film dell'anno, per ora.
Ciao!
Alberto
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