There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

venerdì 28 dicembre 2012

Focus on 'Gossip Girl': c'era una volta, nel 2007...


Il 19 settembre 2007, negli States andò in onda il primo episodio di un teen drama che nel corso del tempo, avrebbe fatto parlare di sé: Gossip Girl.
Trasmesso sulla CW, il network dedicato al pubblico giovane e più "sbarazzino", e tratto dai romanzi di Cecily von Ziegesar, la serie vanta un cast fresco e alle prime armi, composto da attori esordienti. Oggi le cose sono decisamente cambiate, gli attori di Gossip Girl sono tra i più ambiti del piccolo schermo e il teen drama firmato da Josh Schwartz, dopo sei lunghi anni, ha chiuso i battenti la scorsa settimana.
Blair (Leighton Meester), Serena (Blake Lively), Chuck (Ed Westwick), Nate (Chace Crawford), Dan (Penn Badgley), sono il fulcro della serie: giovani, ricchi, sexy e impertinenti, si destreggiano nei viali alberati dell'Upper East Side, tra la 48esima e le scalinate del MET, aprendoci le porte delle loro macchine lussuose, degli eleganti attici di Manhattan e degli esclusivi locali che frequentano, palcoscenico perfetto di serate inondate da fiumi di champagne. In un'atmosfera ovattata e patinata, nel 2007 prendono così il via le avventure di un gruppo di adolescenti che, con passare degli anni, sarebbe riuscito a far mangiare la polvere anche a Marissa e ai ragazzi di The O.C. per spregiudicatezza e comportamenti politically uncorrect. Sempre con look griffati e all'ultima moda e carte di credito illimitate, i protagonisti di Gossip Girl sul piccolo schermo non temono rivali, tanto che, Serena e Blair non hanno nulla da invidiare a Carrie&Co e lo charme di Chuck Bass è di gran lunga superiore rispetto a qualsiasi altro personaggio maschile della TV.

Dopo l'incredibile successo iniziale, la serie di Schwartz comincia a dare segni di cedimento a partire dalla terza stagione, quando è iniziata una discesa repentina a livello di storyline e sceneggiatura.
Pur mantenendo una regia frizzante e briosa e una colonna sonora senza dubbio azzeccatissima, soprattutto in relazione al target di riferimento, Gossip Girl ha cominciato a risentire fortemente degli ascolti, soprattutto nel corso del quarto e quinto anno, spingendo i produttori e il cast a firmare sì una sesta stagione per regalare una degna conclusione alle avventure dei ragazzi dell'Upper East Side, ma contraddistinta da appena dieci episodi. Con un percorso parecchio simile a quello di un altro teen drama "coetaneo" prodotto dallo stesso network, One Tree Hill, Gossip Girl è incappato nella crisi del terzo anno senza però riuscire a rialzarsi.
Il calo graduale dello share è andato di pari passo con la qualità della serie, via via sempre più scadente, e l'errore degli autori è stato quello di lasciare che si trascinasse per troppo tempo in balìa della ripetitività e di vicende fin troppo surreali ed effimere da poter risultare coinvolgenti o interessanti.


Tra alti e bassi, pochi giorni fa la serie è giunta al termine, svelando la misteriosa identità della blogger che dà il titolo allo show, che per anni ha pubblicato online segreti, pettegolezzi e vicissitudini del gruppo di ragazzi al centro della storia.
La grande attesa riservata alla series finale è servita a poco, e le aspettative del pubblico non sono state affatto ripagate: affibbiare a un personaggio maschile e piuttosto emblematico come Dan Humphrey il ruolo di Gossip Girl, non ha convinto per nulla i fan più affezionati. Unica ciliegina sulla torta, per molti di loro, l'attesissimo matrimonio tra Chuck e Blair, i due protagonisti, destinati a stare insieme sin dal primo episodio.
Meno calore per lo sposalizio tra Serena e Dan, avvenuto 5 anni dopo la fine della storia e raccontato nei minuti finali dell'episodio nel corso di un flash forward anch'esso molto poco convincente. Dei pochi misteri realmente risolti, gli unici ad aver trovato una conclusione, lo hanno fatto in maniera frivola e per nulla esaustiva.

Difetti a parte, sarà difficile se non impossibile dimenticare Gossip Girl, non solo per averci fatto sorridere e divertire nonostante il calo negli ultimi anni, ma anche per aver avuto il merito di aver segnato una vera e propria epoca per il teen drama: quella degli smartphone, dei social network di un nuovo modello di comunicazione, che oggi come sei anni fa, non smette di evolversi e sorprenderci.
Nel corso degli anni, a trarre vantaggio dal successo dello show, sono state soprattutto le protagoniste femminili: la Lively è ormai la nuova musa di Anna Wintour ed è costantemente sulla copertina di Vogue, rincorsa da stilisti e grandi registi; la Meester è una delle attrici più gettonate dai tabloid, esempio di stile ed eleganza per moltissime teenager in tutto il mondo.
Ultima, ma non meno importante, Taylor Momsen, che nel telefilm ha interpretato per quattro anni il ruolo di Jenny Humphrey, stilista in erba, irrefrenabile e ribelle, la più giovane del gruppo, oggi non solo è la leader della rock band The Pretty Reckless, ma è anche una modella quotatissima in tutto il mondo.
Sicuramente non ricorderemo Gossip Girl per la qualità stilistica nella struttura narrativa o nella regia, questo è certo, ma ci ricorderemo sempre con affetto dei ragazzi dell'Upper East Side, perché ognuno di noi, almeno una volta, ha desiderato essere come loro anche solo per un giorno.

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2 commenti:

Sara fatina ha detto...

Io ho voluto guardarlo fino all'ultimo giusto per vedere come andava a finire, ma in effetti le ultime due serie lasciavano un po' a desiderare... poi io sono convinta che quando gli sceneggiatori cominciano a far resuscitare i morti (vedi Bart Bass), forse è il caso di chiudere i battenti!

Cannibal Kid ha detto...

io sono ancora troppo impegnato a esultare perché è finito ahaha :D