There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

lunedì 6 febbraio 2012

Intramontabile Truffaut

Il 6 febbraio del 1932 nasceva a Parigi François Truffaut, regista, attore, genio.
Oggi a ottant’anni da quel giorno,
Google lo ricorda con uno splendido Doodle ispirato a uno dei suoi capolavori, I 400 colpi
Io provo a farlo a modo mio, con poche righe e poche parole, con la speranza di riuscire a esprimere anche solo una piccola parte dell’immensa stima (e gratitudine) che nutro nei suoi confronti.
Regista, attore, critico cinematografico: un uomo d’innegabile talento, un artista come pochi, capace di mettersi in gioco al cento per cento, contro gli stereotipi, la morale comune, la banalità.
Fondatore e portavoce insieme a Chabrol, Godard, Rivette e Rohmer di quella Nouvelle Vague che ha saputo e voluto cambiare la storia del cinema, Truffaut ha lasciato una traccia indelebile nella cinematografia di tutto il mondo, grazie a pellicole indimenticabili, veri e propri capolavori che ancor oggi, gli appassionati rimpiangono.
Oltre venti i suoi film: alcuni, I 400 colpi, Gli anni in tasca, Ragazzo selvaggio,
quasi totalmente autobiografici, altri, Jules e Jim, La signora della porta accanto, La sposa in nero, meno, ma tutti senza dubbio capaci, in un modo o nell’altro, di raccontare la vita, quella vera, quella caratterizzata da drammi e gioie, da lacrime e risate spesso amare. 
Storie emozionanti, intense, commoventi, capaci di descrivere uomini e donne comuni, di scavare a fondo nelle loro emozioni, di metterne in luce, nella maggior parte dei casi, quel lato oscuro che altri registi avrebbero invece preferito tener segreto, ma che lui è riuscito a tirar fuori con grazia e delicatezza, senza degenerare nel sentimentalismo spicciolo.
Un uomo irrequieto, Truffaut, fragile e vulnerabile, abile nel trasferire sul grande schermo paure e debolezze che in fondo in fondo, rispecchiano ognuno di noi.
Un maestro del cinema dalla poetica unica e inimitabile. Un mito indimenticabile, oggi come ieri.
Joyeux anniversaire François, n'importe où tu es!


La vita era come una strana vacanza. Mai Jules e Jim avevano giocato una partita a domino così importante. Il tempo passava. La felicità si racconta male perché non ha parole, ma si consuma e nessuno se ne accorge


9 commenti:

Anonimo ha detto...

I 400 colpi resterà, per me, il suo film migliore!

Cannibal Kid ha detto...

400 di questi giorni

(anche se io i compleanni postumi li trovo sempre un po' macabri... però se è un'occasione per ricordare un grande, ben venga)

graminacee ha detto...

io ho visto solo i 400 colpi... devo essere onesto, all'epoca non "mi disse niente"..

Magari lo riguaderò se capita, ma non prometto nulla sull'esito!

Elena ha detto...

Doveroso ricordare un personaggio del calibro di Truffaut, I 400 colpi e Jules e Jim sono tra i film che più hanno segnato la storia del cinema. Non tutti sono capaci di lasciare un tale segno della propria esistenza.

Claudia ha detto...

Di Truffaut ho visto solo "L'ultimo metrò" e, ad essere sincera, non mi ha molto entusiasmata! Però, da appassionata di film quale sono, cercherò di vedere quelli che hai citato, considerato che, gusti a parte, Truffaut è sicuramente uno dei pilastri della storia del cinema!

Anonimo ha detto...

Film indimenticabili. Non saprei scegliere il migliore.Complimenti per gli argomenti che tratti :)

La firma cangiante ha detto...

Non ho visto moltissimo di Truffaut, i 400 colpi, Jules e Jim, Non drammatizziamo... Devo approfondire ma mi unisco volentieri al ricordo.

Stargirl ha detto...

@Nora: un film commovente come pochi!

@Cannibale: :D speriamo un po' più di 400 dai!

@NowhereMan: riprova!!! ti piacerà!

@automaticjoy: assolutamente d'accordo con te!

@Claudia: si se ti capita, guardane anche altri!

@Anonimo: grazie mille! e benvenuto!

@LaFirma: enjoy the club allora :)

CyberLuke ha detto...

Non ho mai visto (mea culpa) i . Ma la cosa bella dei classici è che li puoi recuperare in qualsiasi momento, e tornano sempre buoni.
Per conto mio, oltre l'elegantissimo Fahrenheit 451, sono legato a L'Uomo che amava le donne (pe parlai QUI): la sua firma stilistica è inconfondibile.