Dimenticate il vecchio Stefan Salvatore che eravate abituati a vedere e preparatevi a tremare: nei nuovi episodi in onda in USA sulla CW nulla è più come prima e tutto può ancora succedere.
La seconda stagione di The Vampire Diaries si era conclusa con un doppio cliffhanger mozzafiato: da un lato il tanto atteso bacio tra Damon (Ian Somerhalder) ed Elena (Nina Dobrev), dall'altro il triste addio di Stefan (Paul Wesley) a Mystic Falls, in seguito all'alleanza stretta con Klaus (Joseph Morgan) per salvare la vita al fratello.
Nonostante questa separazione forzata e nonostante fossimo preparati al peggio, però, nessuno di noi si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi di fronte allo Stefan che ci si è parato davanti in questi primi episodi della season 3, un uomo nuovo, diverso, irriconoscibile. Uno Stefan crudele, insaziabile e vendicativo, in grado di "spegnere" le emozioni umane che Elena era riuscita a tener vive dentro di lui e cancellare qualsiasi sentimento terreno dal cuore e dalla mente: sadico, affamato e assetato, questo nuovo Stefan miete vittime in lungo e in largo per il paese, senza remore, senza pentimenti, al fianco di Klaus.
"The Ripper", questo l'epiteto affibbiatogli, ha però, inaspettatamente, origini antiche e risale a molto tempo prima, come scopriremo nel corso del flashback del terzo episodio, The End of the Affair: compagni di avventura già nel 1920 infatti, Klaus e Stefan non sono nuovi in questo sterminio di innocenti, anzi ben avvezzi a una simile strage necessaria a placare la loro sete e iniziata cento anni prima, seppur rimossa successivamente dai ricordi di Stefan, soggiogato fino a questo momento dal suo stesso compagno.
Negli anni Venti infatti, fu proprio Klaus il primo a venire in contatto con la vera natura di Stefan, assassino feroce e spietato, poco diverso da quel fratello che per anni ha provato a redimere, e dal quale ha spesso tentato di allontanarsi.
Ed è proprio a terza stagione inoltrata che scopriamo il rovescio della medaglia, quello che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato e che ci mostra uno Stefan più violento di quel che tutti pensavano, Elena in primis.
Il profondo dualismo tra bene e male che ha contraddistinto la scorsa stagione comincia a sfumare, almeno per quanto riguarda i fratelli Salvatore, più simili che mai, tanto da ribaltare la situazione: è Damon ora, per amore di Elena, a rincorrere Stefan nel disperato tentativo di ricondurlo sulla retta via.
Un excursus profondo e accurato sul passato del personaggio interpretato da Paul Wesley (soprattutto negli episodi Disturbing Behavior e The Reckoning) ci conduce nei meandri della sua mente e del suo passato, aprendo nuove strade e ulteriori interrogativi, ribaltando più volte la situazione, scoprendo le carte in tavola per poi bluffare, svelando un mistero solo ed esclusivamente per innescarne un altro.
La pausa estiva, nel palinsesto così come nel telefilm, ha voluto quindi Elena e Stefan inevitabilmente divisi, ognuno per la sua strada, ognuno alla riscoperta di sé stesso. Una separazione necessaria anche ai fini della trama, utile a dare quella ventata di freschezza di cui c'era davvero bisogno, prerogativa imprescindibile per far sì che Damon prendesse in mano le redini della situazione.
Il Damon rancoroso e arrabbiato con il mondo, l'edonista vizioso e apparentemente egoista può finalmente e meritatamente lasciare spazio a un Damon più introspettivo e meno cinico, sempre sagace, ma più sensibile e premuroso nei confronti della donna che ama.
Il triangolo amoroso, nell'aria da due stagioni, trova finalmente spazio, s'insinua concretamente nella trama, e mantiene vivo il coinvolgimento dello spettatore. La relazione stucchevole e melensa tra Stefan ed Elena, grazie al cielo, viene momentaneamente messa da parte per concedere una chance al rapporto tra Damon e la ragazza, per far sì che lei venga effettivamente messa di fronte a una scelta.
Il personaggio interpretato da Ian Somerhalder diventa ancora una volta personaggio principale, trascinatore e leader indiscusso del gruppo degli sciagurati di Mystic Falls, impegnati nella terribile lotta contro Klaus, più agguerrito che mai dopo aver scoperto, suo malgrado, di aver fallito nella missione di doppleganger e di non essere quindi in grado di creare un esercito di ibridi per mettere in atto il suo diabolico piano di conquista del mondo. Al fianco di Klaus, la new entry Rebekah ( Claire Holt) sua sorella, se possibile ancor più diabolica e crudele di lui, e a dar loro man forte, l'antica strega Gloria (Charmin Lee), l'asso nella manica, fondamentale, all'occorrenza, nella lotta tra vampiri e regine dell'occulto.
La trama inizia a infittirsi già dal secondo episodio, The Hybrid, a dispetto di una season première (The Birthday) inusualmente sottotono che ci aveva un po' deluso: recuperato però il ritmo veloce e frenetico a cui ci ha abituati, la terza stagione è cominciata in sordina, aprendo piùstoryline contemporaneamente, gettando moltissima carne sul fuoco e spianando la strada a una fitta rete di misteri intrecciati l'un l'altro.
Con il tipico meccanismo delle scatole cinesi, ogni nuovo dettaglio sul passato di Klaus e Stefan che viene svelato, ne implica inevitabilmente un altro, che coinvolge nella maggior parte dei casi, l'universo parallelo a quello ei vampiri, fatto di streghe e licantropi.
Passo in avanti rispetto alla seconda stagione è proprio il maggior coinvolgimento dei personaggi secondari: sempre più protagonisti e meno di contorno, ormai degli elementi imprescindibili dello schema generale. Tyler ( Michael Trevino), Caroline (Candice Accola), Matt (Zach Roerig) e Bonnie (Katerina Graham) diventano ancor di più parte integrante del plot, sviluppando storie personali che vengono approfondite e raccontate in maniera esaustiva e completa, donando loro maggior spessore e alimentando così il coinvolgimento dello spettatore.
Stessa sorte per il professor Alaric Saltzman (Matthew Davis), figura sempre più influente nonché fedele spalla destra di Damon nella guerra contro Klaus, e per il giovane Jeremy Gilbert (Steven R. McQueen), che dopo essere stato riportato in vita da Bonnie al termine della seconda stagione, si rivela un personaggio chiave grazie alle sue capacità di entrare in contatto con i defunti. E saranno proprio due ex volti noti della serie a tornare a Mystic Falls, seppur dall'aldilà, per comunicare importanti informazioni utili a sconfiggere Klaus, la defunta sorella di Matt, Vicky (Kayla Ewell), e la succhiasangue Anna (Malese Jow).
Ad arricchire il cast, il misterioso padre di Caroline, interpretato da Jack Coleman (famoso per il ruolo di Noah Bennet in Heroes), che sicuramente in futuro ricoprirà una funzione cardine, poiché, come dice lui, è in grado di insegnare ai vampiri ad avere il controllo totale sulla loro inestimabile voglia di cibarsi con il sangue umano.
E se pensavate che il trono del cattivo di turno sarebbe rimasto anche per questa stagione a Klaus, beh, vi sbagliate di grosso: un nuovo villain all'orizzonte rischia di spodestarlo, l'uomo che da secoli gli dà la caccia, Mikael (Sebastian Roché). A liberare Mikael per metterlo sulle tracce di Klaus, nientemeno che Katherine, la perfida doppleganger di Elena, decisa ad avere la sua personale rivalsa.
L'altra faccia della medaglia, ancora una volta, a testimoniare semmai ce ne fosse il bisogno, che il tema del doppio, in The Vampire Diaries, corre sul filo anche quest'anno.
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