1
Cominciamo dall’inizio, per non fare troppa confusione…
Oddio, messa così sembra anche fin troppo seria di quella che è… voglio dire, non sarò mica la prima ad aver avuto un amante?
Avete capito bene, ho scritto “avuto”, perché dal giorno del mio compleanno ad ora, ne è trascorso di tempo... E da quel dì, un sacco di cose ormai sono cambiate… ma a volte si sa, quando meno te lo aspetti, i ricordi riaffiorano improvvisamente…
Il primo dei cinque sensi che torna alla mia memoria, è l’olfatto, l’odore forte del cloro nell’aria; poi la vista, e quell’azzurro intenso che ci circondava il giorno che ci conoscemmo. Al tatto associo la sua mano imponente e un po’ ruvida che strinse la mia quando si presentò. E alla vista… il suo sorriso. Spontaneo e sincero, coinvolgente e genuino, che non dimenticherò mai. Come la nostra storia del resto…
“La mamma di Martina?”
“Si, sono Vanessa, piacere!”
“Piacere. Iniziavo a pensare non esistessi davvero. Voglio dire, Martina parla continuamente di te, ma la vedo sempre e solo con suo padre e…”
“In effetti è vero! è che col lavoro sai com’è… suo padre è un po’ più libero di me con gli orari.. Solo che fra pochi giorni partirà per un po’ per lavoro e, per rendere meno traumatico il distacco a Martina, ho pensato di iniziare ad accompagnarla io qui in piscina..”
“Capisco.. Sono Andrea comunque”
“Si, l’istruttore, lo so.. me lo stava dicendo la mamma di Camilla.”
“SI, ho visto. Solo per curiosità: a che punto della conversazione mi ha dato dello
stronzo-egocentrico-gay?”
Imbarazzo
“Lo so che lo pensa, non preoccuparti.“
“Bene. Allora se vuoi saperlo, il “gay” te lo ha risparmiato”
“Strano, pensavo insistesse su quel punto… è che mi ha chiesto di uscire tempo fa, e ho rifiutato. Non perché non sia una bella donna, oltretutto divorziata, ma perché non mi piace mischiare lavoro e vita privata.. ma l’ha presa male, e mi lancia occhiatacce in continuazione..”
“Beh, come si dice.. –se il lupo non arriva all’uva-“
“Già…” ecco il primo sorriso..
“E dove va tuo marito?”
“Mio marito dici? Ah, si, a Dubai, per lavoro. È un architetto, e deve seguire un progetto lì, quindi starà via per un po’ “
“Sarà dura per Martina.. li vedo molto uniti”
“Si, sono incredibili… lui ha la fortuna di avere lo studio di fianco a casa nostra, e loro due sono sempre insieme. La coinvolge nei progetti, trova sempre il tempo per accompagnarla ovunque, dipendono l’una dall’altra. Non potrei aspirare a un padre migliore. Sarà dura i mesi in cui non ci sarà, ma ho mio suocero che ci dà una mano, e i miei, e si sa: l’unione fa la forza”
“Puoi scommetterci. Beh, devo scappare. Il riscaldamento dei bambini è quasi finito e devo metterli sotto con una bel po’ d vasche a stile libero oggi. Resti a guardare la “squaletta”? “
“No, oggi no purtroppo.. faccio un salto in ufficio che ho dimenticato di firmare dei documenti e torno a prenderla all’uscita”
“D’accordo. A Giovedì allora”
“Cosa?”
“L’altra lezione! Lunedì e giovedì dalle 17:30 alle 18:30”
“Giusto! Ecco vedi? Ora capisci perché l’accompagna mio marito???”
Sorride, stavolta più di prima. E il sorriso è accecante.
“Vedrai, ci farai l’abitudine.. la mamma di Camilla non se ne perde una!”
“Stavolta sono io a ridere.
“Ciao allora, a giovedì”
“A proposito.. non mi hai detto che lavoro fai!”
“è vero! Sono un’assistente sociale, provo ad aiutare gli altri a stare meglio..”
“Wow! Beh, secondo me ci riesci alla grande. Col sorriso che hai…! ci vediamo allora!”
Il mio di sorriso!? Il mio dici?!
E il tuo allora!!!
Ma soprattutto: l’istruttore di nuoto di mia figlia ci stava già provando con me secondo voi?!
Io lì per lì non me ne resi conto..
Ma sin dall’inizio la cosa mi fece davvero piacere…
Non ci credete?
Vi dico solo che il giovedì successivo, oltre ad arrivare con dieci minuti d’anticipo, restai a guardare l’intera lezione di Martina…
Io poi, che il nuoto l’ho sempre detestato…
1 commento:
forse ho capito... trattasi di fiction...
porello però l'architetto... (difendo la categoria maschile e professionale)
Posta un commento