There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

venerdì 1 giugno 2012

Happy Birthday, Marilyn!



Il 1° giugno del 1926, nasceva Norma Jeane Mortensen Baker, in arte Marilyn Monroe, che ci lasciò il 5 agosto del 1962.
Quest’anno, a 50 anni dalla sua morte, obiettivo di molti è stato quello di ricordarla in un modo o nell’altro.
Nessuno però è riuscito a renderle giustizia più della serie targata Nbc, Smash , le vera rivelazione di quest’anno.
Un gioiello televisivo unico nel suo genere, sfacciatamente brillante e capace di smarcarsi sin da subito la fastidiosa etichetta affibbiatagli da molti, quella del “Glee per adulti”.
Di Smash avevo già parlato qualche mese fa, subito dopo l’anteprima e ancora in occasione dell’arrivo nel cast della grande Uma Thurman e oggi, pochi giorni dopo lo strepitoso finale di stagione, e in occasione del compleanno della celebre diva di Hollywood, eccomi di nuovo qui, a spendere qualche parola in più sullo show di Theresa Rebeck

Donna complicata Marilyn, dalle mille sfaccettature, dalle infinite debolezze. Un’anima fragile, vulnerabile e infinitamente insicura, spesso incapace di reagire con le dovute maniere alle difficoltà della vita. Troppo bella per essere vera, troppo delicata per resistere in un mondo come questo.
Una diva diversa dalle altre, dalla spiccata sensibilità e dall’incredibile dolcezza. Marilyn, donna insicura e impaurita, attrice in bilico tra il successo e il rapido declino.
In Smash, pregi e difetti della Monroe sono descritti perfettamente, e l’attrice stessa, nelle straordinarie performances canore delle interpreti, è dipinta in maniera egregia. Non ci sono crepe nella serie, né défaillances a livello narrativo: la bravura del cast si erge su tutto, supportato da una New York che splende alle spalle dei protagonisti. La serie si appoggia su dialoghi forti e ben strutturati, e tutti gli elementi sono collaudati perfettamente tra loro. La storia assume naturalmente il tono corale degno del miglior romanzo, e nulla stona all’interno del plot.
Le due attrici che prestano il volto a Marilyn, Katharine McPhee e Megan Hilty, una per un verso, una per l’altro, riescono a dar vita a ogni lato caratteriale della diva, compensandosi l’un l’altra, senza lasciare che venga trascurato anche il minimo dettaglio.
Smash è il vero e proprio omaggio alla Monroe, il migliore fino a oggi, anche se il rischio, è proprio dietro l’angolo: il prossimo anno infatti, non ci sarà più la Rebeck come showrunner, e al suo posto arriverà Josh Safran, executive producer di Gossip Girl. Augurandoci che l’influenza della CW non intacchi la qualità della Nbc, incrociamo le dita e aspettiamo la nuova stagione.

Nel frattempo, auguri Marilyn, oggi compiresti 86 anni. 



1 commento:

Anonimo ha detto...

E saresti ancora, incredibilmente ed incommensurabilmente bellissima...auguri Norma Jean