There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

lunedì 28 novembre 2011

One Day: l'opera di David Nicholls secondo Lone Scherfig


Alla fine ho ceduto alla tentazione, contrariamente a quanto avevo affermato alla fine di questo post e mi sono arresa a One Day. Spinta dalla curiosità ho deciso di provare a guardare il film, nonostante io resti sempre delusa dalle trasposizioni cinematografiche dei miei romanzi preferiti. E anche in questo caso, purtroppo, non posso ricredermi del tutto.
Partendo dal presupposto che reputo il racconto di David Nicholls uno dei migliori libri della letteratura post-adolescenziale degli ultimi dieci anni, stavolta l’impresa era forse a dir poco impossibile.
An Education, precedente opera di Lone Scherfig, mi era piaciuto particolarmente, soprattutto per lo stile adottato dietro la macchina da presa, e anche in questo caso, devo ammettere che il risultato è ottimo: ciò che non mi ha convinto di One Day, infatti, non ha nulla a che vedere con lo stile registico, ancora una volta preciso e fluido, originale e delicato.
Contraddistinto da un’ottima fotografia e una colonna sonora ad hoc, il film si avvale di un cast incredibilmente efficace: azzeccatissima la coppia Anne Hathaway e Jim Sturgess, affiatati e convincenti nel ruolo di Emma e Dexter, intensi, realistici e capaci di regalare al racconto un qualcosa in più, determinante per aggiungere alla storia quel tratto distintivo capace di rendere diversa dalle altre.
Ciò che non condivido affatto, invece, è la forma narrativa scelta, ovvero l’idea di ripercorrere la liason dei due protagonisti con brevi e veloci incursioni nella loro vita, ogni 15 luglio, data del loro incontro, nell’arco di vent’anni,
Questa scelta, se da un lato influisce poco sulla trama quando a guardare il film è qualcuno che ha letto il libro, dall’altro invece ne limita notevolmente la visione se a farlo è un neofito, che fatica a seguire l’evolversi degli eventi perdendosi all’interno di alcuni passaggi fondamentali a volte descritti solo da semplici immagini o dettagli quasi impercettibili.
Non mi sento comunque di bocciare in toto la pellicola, soprattutto perché credo esuli brillantemente dai canoni della commedia romantica classica, spesso banalotta e prevedibile, e si differenzia da quest’ultima grazie al tono amaro e nostalgico ricercato, che confluisce perfettamente nell’atmosfera malinconica e ovattato che caratterizza tutto il film.
Forte, a mio avviso, il richiamo al nostrano Dieci Inverni, film del 2009 di Valerio Mieli, con Isabella Ragonese e Michele Riondino, a cui si avvicina molto per le atmosfere intense, la struttura del racconto e il finale struggente, in grado di lasciare un forte senso di vuoto e amarezza dentro.
Uno di quei finali che lasciano l’amaro in bocca e ti esortano inevitabilmente a riflettere sul passato, sul destino e su tutto quel tempo che spesso, senza neanche rendercene conto, sprechiamo, ignari del fatto che mai potremmo tornare indietro e recuperare i minuti perduti con le persone che amiamo.

7 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

non ho letto il libro, però il film mi è piaciuto, e in particolare ho apprezzato l'idea originale di scegliere di raccontare one day per ogni anno.
pensavo che anche nel romanzo fosse così... *__*

comunque l'autore della sceneggiatura è lo stesso nicholls, quindi le lamentele puoi sempre rivolgerle a lui ;)

Veronica ha detto...

Non avrei saputo fare di meglio. Un'analisi perfetta, sotto ogni punto di vista. Ottimo.

Margherita ha detto...

sto leggendo il libro in questi giorni e appena lo finisco passo immediatamente al film! Per l'idea che mi sono fatta finora credo che il libro si presti molto bene ad essere reso al cinema, certe volte sembra di leggere una sceneggiatura già pronta all'uso cinematografico. Sono curiosa di vedere come è stato adattato per il grande schermo:)

Anonimo ha detto...

A questo punto, dopo aver letto diverse recensioni in merito, voglio provare a leggere prima il libro, che temo finirà in coda ad una lunghissima lista, poi vedere il film. Temo la melansaggine, ma ammetto che la trama è davvero intrigante.

AdrianaMeis ha detto...

anch'io quando l'ho visto ho pensato al film di mieli!

Sabina Fragola ha detto...

Anche io l'ho trovato un pò deludente...il libro mi era piaciuto tanto...eppure sai che ci credevo che potessero farne una trasposizione decente? Mi trovo d'accordo con ciò che scrivi al 100%!

Stargirl ha detto...

Anche io pensavo che la trasposizione venisse fuori ben bene.. peccato!