La nuova stagione telefilmica sta per ricominciare. L’arrivo
di settembre, come di consueto, coinciderà con la ripresa del palinsesto
statunitense.
Riempire le serate “casalinghe” nei giorni estivi, per noi
appassionati di serie tv, è un’impresa piuttosto ardua.
Tra novità poco convincenti, telefilm d’annata rispolverati per l’occasione, maratone per recuperare stagioni lasciate indietro, trovare uno show “di qualità” non è mai semplice.
Tra novità poco convincenti, telefilm d’annata rispolverati per l’occasione, maratone per recuperare stagioni lasciate indietro, trovare uno show “di qualità” non è mai semplice.
Difficile oltretutto affezionarsi a midseason che spesso durano troppo poco
per riuscire a lasciare davvero il segno.
Se siete alla ricerca di una serie dall'approccio originale e senza troppe pretese, il consiglio di oggi è Siberia, show in onda dal 1 luglio sulla Nbc, a metà strada, almeno nei primi episodi, tra i reality show e le serie tv.
Se siete alla ricerca di una serie dall'approccio originale e senza troppe pretese, il consiglio di oggi è Siberia, show in onda dal 1 luglio sulla Nbc, a metà strada, almeno nei primi episodi, tra i reality show e le serie tv.
Sedici concorrenti arrivano nell’incontaminata terra
siberiana per partecipare a un reality inusuale, totalmente privo di regole e
il loro obiettivo è sopravvivere fino alla fine dell’inverno, per aggiudicarsi
il classico, ricco montepremi.
Non ci sono televoti, né giudici, né il pubblico
sovrano a decidere da casa: l’importante qui è arrivare alla fine, stringere i
denti, sopravvivere alle intemperie e tornare a casa con un bel bottino.
Nel corso dei primi episodi, almeno questo è quello che vogliono farci credere.
Tutte le regole stilistiche dei reality show vengono rispettate: la presenza dei cameramen, dei confessionali, delle prove da superare per ottenere in cambio ricompense necessarie alla sopravvivenza, e un bottone, pronto a essere schiacciato qualora si decidesse di abbandonare il gioco.
Già dal pilot però, si capisce che non tutto, in Siberia, andrà come teoricamente dovrebbe: un concorrente ci lascia subito le penne, strane presenze sembrano aggirarsi nella foresta circostante, una mole consistente di misteri aleggia nell’aria.
Bastano pochi minuti dell’episodio pilota in effetti, per accorgersi della prepotente vena horror che da subito si insinua nello show.
Nel corso dei primi episodi, almeno questo è quello che vogliono farci credere.
Tutte le regole stilistiche dei reality show vengono rispettate: la presenza dei cameramen, dei confessionali, delle prove da superare per ottenere in cambio ricompense necessarie alla sopravvivenza, e un bottone, pronto a essere schiacciato qualora si decidesse di abbandonare il gioco.
Già dal pilot però, si capisce che non tutto, in Siberia, andrà come teoricamente dovrebbe: un concorrente ci lascia subito le penne, strane presenze sembrano aggirarsi nella foresta circostante, una mole consistente di misteri aleggia nell’aria.
Bastano pochi minuti dell’episodio pilota in effetti, per accorgersi della prepotente vena horror che da subito si insinua nello show.
Non lasciatevi distrarre dalla location, che paradossalmente
in alcuni frame vi ricorderà Lost, non pensate al fallimentare episodio di The
River, concentratevi semplicemente su questo telefilm, che dopo le prime
puntate vi inchioderà al divano, rivoluzionando completamente le regole del
reality.
A partire dalla quarta puntata infatti, vi renderete conto, insieme ai
protagonisti stessi della serie, che tutto sommato forse, sotto sotto, di
reality show c’è poco e niente e ci troviamo invece di fronte a qualcosa di
totalmente diverso. Cosa, ahimè, forse non lo scopriremo mai: visti gli scarsi
risultati dello show infatti, il rischio è che non proseguirà per una seconda
stagione al termine dei 12 episodi finora registrati.
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