There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

lunedì 28 gennaio 2013

The Perks of Being a Wallflower: we are infinite



Charlie (Logan Lerman) è un adolescente timido, impacciato ed estremamente intelligente.
È un ragazzo che cammina in equilibrio sul mondo, in punta di piedi su un filo e ha costantemente paura di cadere.
Charlie cerca disperatamente un “suo” posto nel mondo, e fatica ad affrontare e a tener testa alle gioie e ai dolori che spesso il diventare adulti comporta.
La sua vita, per nulla semplice nonostante la giovane età, cambia all’improvviso quando incontra l’esuberante Sam (Emma Watson) studentessa dell’ultimo anno, e suo fratello Patrick (Ezra Miller).
Nel tentativo di superare con estremo dolore, il suicidio del suo migliore amico Michael, Charlie si ritrova così in un mondo tutto nuovo, dove gli viene finalmente concessa la possibilità di lasciare il segno e non essere più un “ragazzo da parete”.
Ed è proprio nelle lunghe, seppur sporadiche, lettere che Charlie scrive a un amico immaginario, forse inventato per colmare il vuoto lasciato da Michael, che iniziamo a conoscere un po’ meglio il nostro protagonista: tra feste, primi baci e problemi di cuore, comincia via via a lasciarsi andare, raccontandoci qualcosa in più su di lui.
Il sogno di diventare scrittore, le piccole incomprensioni con la maggior parte dei ragazzi della sua età, quella tremenda sensazione di sentirsi sempre fuori posto, sempre un pesce fuor d’acqua.

Dear Friend, I'm sorry I haven't written in awhile, but I've been trying hard to not be a loser.

Charlie ci rammenta che essere adolescenti non è affatto facile, anche se forse ce lo dimentichiamo troppe volte. 
Capita spesso che i problemi quotidiani, interpersonali o professionali che siano, riescano in qualche modo a farci scordare quanto in realtà fosse dura “a quell’età”, quell’età che lì per lì sembra non passare mai e che inevitabilmente, anni dopo, ti ritrovi a rimpiangere.
Charlie non è un ragazzo come tutti gli altri, la sua infanzia è stata segnata da un evento tragico legato anni dopo alla morte inaspettata della zia, donna alla quale era molto affezionato, donna che in qualche modo segnò i primi, confusi anni della sua vita. 
Charlie percepisce profondamente il dolore delle persone che lo circondano: lo assorbe, lo somatizza, lo fa suo, senza quasi rendersene conto.
Soffre per qualcosa che non ha fatto. Soffre il più delle volte, per colpe che in realtà non ha, 
Soffre più di molti altri, fino all’esasperazione, fino all’esaurimento: non è in grado di mettere un filtro tra la sua empatia e il mondo esterno.
“A quell’età” non desideri altro che sentirti accettato, giusto, inserito in quel gruppetto di amici che per te, in quel momento, rappresentano davvero tutto.
Basta un errore e sei fuori, perché quello dei teenager è un mondo duro, difficile, anche se oggi, distratti dalla frenesia della vita quotidiana, quasi non ce lo ricordiamo più.
Dopo un piccolo passo falso, a Charlie basta poco per capire che, quegli amici che ha faticosamente ritrovato dopo aver ricominciato a respirare, " dopo Michael", potrebbe perderli all’improvviso qualora venisse a mancare la fiducia. Ma la fiducia è dura da conquistare.
Per la prima volta dopo Michael, Charlie sente di appartenere a qualcuno, e l’idea di perdere tutto, lo atterrisce. Ed è qui, che Charlie inizia a dare il massimo, per guadagnarsi un piccola, quasi invisibile, ma terapeutica, fetta di felicità 

I know who you are, Sam. I know I'm quiet... and, and I should speak more. But if you knew the things that were in my head most of the time, you'd know what I really meant. How, how much we're alike and, and how we've been through things... and you're not small. You're beautiful.

Con Sam e Patrick, il ragazzo timido e impacciato conosciuto all'inizio, lascia finalmente spazio a un adolescente che non ha paura di mostrarsi così com’è, e con loro ritrova la fiducia in sé stesso, la voglia di vivere che aveva smarrito per strada.
Accanto a Sam e Patrick, Charlie si sente vivo, si sente “infinito”.
Ogni tanto, per far sì che questo accada, basta davvero poco, peccato che spesso lo dimentichiamo.
Questa è la lezione che Charlie desidera insegnarci, quella di un ragazzo che, in un determinato momento della propria vita, è inciampato, è caduto sì, ma è anche riuscito a rialzarsi, prendendo di petto la vita nonostante paure e fragilità e riponendo la fiducia in un paio di amici.
Forse le amicizie vissute “a quell’età”, sono le uniche che ci segnano veramente, e probabilmente gli amici persi durante il cammino, li rimpiangeremo per sempre.
E un giorno ci ritroveremo lì, a versare infinite lacrime sul tempo andato, imprigionati nel passato, circondati dai ricordi, come dentro una vecchia fotografia.

And there are people who forget what it's like to be 16 when they turn 17. I know these will all be stories someday. And our pictures will become old photographs.

Charlie ha solo 15 anni, e nonostante le difficoltà, davanti a sé ha una vita intera, da vivere qui e ora.
Tentennando, soffrendo forse, ma con gli occhi rivolti all’orizzonte, perché tempo per guardarsi indietro ne avrà, ma non è questo il momento giusto per farlo.
Perché alla sua età, “a quell’età”, è giusto sentirsi “infiniti”

But right now these moments are not stories. This is happening, I am here and I am looking at her. And she is so beautiful. I can see it. This one moment when you know you're not a sad story. You are alive, and you stand up and see the lights on the buildings and everything that makes you wonder. And you're listening to that song and that drive with the people you love most in this world. And in this moment I swear, we are infinite.

The Perks of Being a Wallflower, tratto dall’omonimo romanzo cult di Stephen Chbosky, regista del film, uscirà nelle sale italiane il 14 febbraio 2013 col titolo “Noi siamo infinito”.

SAG Awards 2013: tutti i vincitori


Ieri sera, allo Shrine Exposition Center di Los Angeles Taye Diggs e Busy Phillipps, hanno annunciato i vincitori dei SAG Awards 2013, i premi assegnati dal sindacato degli attori ai migliori interpreti seriali e cinematografici

Ecco l'elenco completo delle statuette assegnate agli interpreti del piccolo e grande schermo:

Tv
Drama

Downton Abbey


Attrice in una serie drama

Claire Danes, Homeland


Attore in una serie drama


Bryan Cranston, Breaking Bad
 
Attore in una mini serie


Kevin Costner, Hatfields & McCoys
 
Attrice in un amini serie


Julianne Moore, Game Change
 
Comedy


Modern Family
 
Attrice in una comedy


Tina Fey, 30 Rock
 
Attore in una comedy


Alec Baldwin, 30 Rock
 
Stunt Team


Game of Thrones

Cinema
Miglior film


Argo
 
Miglior attore protagonista


Daniel Day-Lewis, Lincoln
 
Miglior attrice protagonista


Jennifer Lawrence, Silver Linings Playbook
 
Miglior attore non protagonista


Tommy Lee Jones, Lincoln
 
Miglior attrice non protagonista


Anne Hathaway, Les Miserables
 
Stunt Team


Skyfall

lunedì 21 gennaio 2013

Wilfred: stasera su Fox Life in onda la seson finale

Si conclude stasera, in prima visione su Fox Life, la prima esilarante stagione di Wilfred, mentre negli Stati Uniti lo scorso settembre è andata in onda la season 2.

Qualora vi foste persi questa piccola, irresistibile perla di FX, ecco la recensione della prima stagione che sono certa vi invoglierà inevitabilmente a recuperare tutti gli episodi del nostro irresistibile beniamino!




Jason Gann è un attore, comico, sceneggiatore e cantante di origini australiane che nel 2002 ha co-diretto e interpretato il cortometraggio Wilfred, vincitore dei premi Best Comedy e Best Actor al Tropfest e che l'anno successivo è stato persino presentato al Sundance Film Festival dove ha riscosso un discreto successo.
Dal cortometraggio è nata l'omonima serie in Australia e nel 2011 la casa produttrice FX ha compiuto un ulteriore passo avanti esportando Wilfred negli USA per un remake che ha per protagonista l'ex hobbit Elijah Wood e lo stesso Gann nel ruolo di Wilfred, mentre alla sceneggiatura troviamo David Zuckerman, già autore di numerose puntate dei I Griffin.
Quante volte, a passeggio con il vostro Fido/Briciola/Fuffy, vi siete chiesti cosa stesse pensando in quel momento? E quando abbaia contro qualcuno (apparentemente) senza motivo o anche solo quando vi guarda con quell'aria strana, come se volesse dirvi qualcosa di importante?


Wilfred, la prima serie che piace sia ai cinefili che ai cinofili, risponderà a queste e a molte altre domande partendo da un semplice eppure efficace presupposto: il cane è il migliore amico dell'uomo, ma perché allora non rendere ancora più esplicita quest'amicizia?
Questo è quello che succederà al giovane avvocato Ryan Newman, Wood appunto, che senza più uno scopo per cui vivere, tenta il suicidio imbottendosi di pillole: il tentativo fallisce miseramente e dopo una notte insonne, la sua vicina di casa Jenna (Fiona Gubelmann, CSI, Californication e My Name is Earl) gli chiede se può tenerle il cane mentre lei è al lavoro. Ma se Jenna e il resto del mondo vedono in Wilfred un cane, Ryan, e con lui lo spettatore, ci vede un uomo con un costume grigio da cane e un accento australiano.
Ryan scoprirà presto che Wilfred è un "cucciolo" sboccato, che fuma sigarette (solo quando è a corto di erba), beve birra, mangia qualsiasi tipo di cibo spazzatura e come se non bastasse ha degli impulsi sessuali irrefrenabili che spesso riversa su Orso, un vecchio e malandato peluche, oltre a essere molto protettivo nei confronti di Jenna, la sua padrona.
Il quadrupede assume presto il ruolo di migliore amico di Ryan, ma dato che l'uomo è il solo a vederlo e a sentirlo, ne diventa in qualche modo, inevitabilmente, anche la sua coscienza.
Nel corso di questa serie che possiamo definire più come una dark comedy che una vera e propria sit-com, Wilfred servirà da innesco per risvegliare la coscienza e il carattere di Ryan, da anni succube della sorella e del padre, della sua professione di avvocato-squalo, e della società stessa che in qualche modo gli (e ci) impone di comportarsi nella maniera più idonea.

Wilfred è come una pallina impazzita all'interno di quello schema predefinito che è la vita di Ryan, e con le buone, ma soprattutto con le cattive maniere, riesce a sgretolare sotto i suoi occhi tutte le sue certezze, calpestandole senza troppe remore.
Ma forse è proprio questa la metafora attraverso cui possiamo cogliere il significato della serie: l'idea di Gann quando ha creato Wilfred, era che quando tutto il mondo attorno a noi crolla e anziché risalire ci troviamo a scavare, c'è solo una cosa da fare: stravolgere la nostra vita cambiando le prospettiva delle cose e osservarle da tutt'altra angolazione.
E quindi non è certo un caso che i titoli delle puntate siano quelli dei valori della vita, come "happiness", "trust", ma anche "compassion" o "pride".
Nel corso dei tredici episodi che compongono la prima stagione si passa da episodi guidati da un umorismo dissacrante e gretto, come in Fear e in Acceptance, ad altri come Anger che, malgrado conservi tutta la sua carica di cinismo, riesce perfino a far commuovere nei quaranta secondi conclusivi. E attenti al finale di stagione, Identity, con un cliffhanger degno del miglior Lost.

Come ciliegina sulla torta, la caratterizzazione dei personaggi "secondari", a partire da Jenna, forti quel tanto che basta da divertire senza rubare il palcoscenico alla coppia comica Wilfred/Ryan che trova in Elijah Wood una vena comica davvero inaspettata. Ma soprattutto in un Wilfred/Gann che si rivela essere un'artista poliedrico e brillante, dotato di un'ironia spietata e convincente: i due attori sono i primi a divertirsi in scena e questo traspare in qualche modo anche allo spettatore.
Per questa originale serie in Italia c'è ancora da aspettare qualche mese, quello che è certo è che per godersela al massimo andrà vista in compagnia del proprio "cucciolo": forse a voi Wilfred potrà non piacere, ma se noterete una strana espressione, come una specie di sorriso sul muso del vostro "migliore amico", allora capirete che sarà meglio non cambiare canale.

lunedì 14 gennaio 2013

Golden Globes 2013: il trionfo di Argo


Steven Spielberg non ce l’ha fatta e il suo Lincoln è stato ampiamente surclassato da Argo, diretto e interpretato da Ben Affleck, che si è aggiudicato il premio come miglior film e miglior regia ai Golden Globes 2013.
Unica consolazione per Spielberg, il riconoscimento a Daniel Day Lewis come miglior attore in un film drammatico, mentre nella stessa categoria, per il gentil sesso, il premio è andato a Jessica Chastain per Zero Dark Thirty.
Django Uncheained di Quentin Tarantino, nelle sale italiane dal 17 gennaio, si è aggiudicato la miglior sceneggiatura e Christoph Waltz il titolo di miglior attore non protagonista,

Tre premi anche per l’attesissimo Les Misérables (in uscita il prossimo 31 gennaio in Italia): ad Anne Hathaway come miglior attrice non protagonista, a Hugh Jackman come miglior attore in una commedia musicale e alla pellicola come miglior musical.

La protagonista di Happiness Therapy, Jennifer Lawrence, ha vinto il premio come miglior attrice protagonista, e Amour di Haneke ha trionfato come miglior film straniero.




I premi dedicati al piccolo schermo hanno visto il trionfo in pompa magna di Homeland che si è portato a casa non solo il premio come miglior drama battendo un colosso come Breaking Bad), ma anche quello per miglior attrice, Claire Danes e miglior attore in serie drammatica, Damien Lewis.
Lena Dunham e il suo Girls, si sono aggiudicati il riconoscimento come best comedy e relativa attrice protagonista.

Don Cheadle quello di best comedy actor per il suo ruolo in House of Lies (Showtime), mentre Game Change (HBO), drama sulla corsa della Palin come vice presidente nel 2008 ha vinto come miglior film tv.

sabato 5 gennaio 2013

Serie tv: calendario delle nuove stagioni e delle principali season e series finali



Avete segnato sul calendario le date di partenza delle nuove serie che più vi incuriosiscono?
Bene, oggi è tempo di prendere appunti su quando ripartiranno invece i vostri show preferiti, e appuntare sull’agenda quando andranno in onda le principali season e series finali.
Ecco qui gli appuntamenti più importanti dei prossimi tre mesi: ancora una volta, save the date!

A questo link di TvLine invece, trovare un elenco completo, network per network (Abc, CBS, Fox, NBC e The CW) di tutti gli show cancellati, rinnovati, ancora in bilico. 


New season
Lunedì 7 gennaio
Switched at Birth -  season 2

Martedì 8 gennaio
Justified – season 4
Cougar Town – season 4
The Lying Game - season 2

Domenica 13 gennaio
Girls – season 2
Californication – season 6
Shameless – season 3
Enlightened – season 2
House of Lies - season 2

Giovedì 17 gennaio
Anger Management – season 2
Archer - season 4

Lunedì 28 gennaio
Black Mirror – season 2
Dallas - season 2

Martedì 5 febbario
Body of Proof - season 3
Smash - season 2

Giovedì 7 febbraio
Community – season 4

Venerdì 8 febbraio
Touch - season 2

Mercoledì 13 febbraio
Southland - season 3

Mercoledì 27 febbraio
Psych - season 7

Domenica 31 marzo
Game of Thrones – season 3

Season & Series Finale
Lunedì 7 gennaio

The Mob Doctor – series finale
Venerdì 18 gennaio
Fringe – series finale
Martedì 22 gennaio
Private Practice - series finale
Mercoledì 23 gennaio American Horror Story - season 2 finale
Giovedì 24 gennaio
Last Resort - series finale
Domenica 27 gennaio
666 Park Avenue – series finale
Domenica 31 marzo
The Walking Dead – season 3 finale

mercoledì 2 gennaio 2013

Le serie tv del 2013: ecco le novità più interessanti dei prossimi mesi


Il 2013 è iniziato da un paio di giorni, meglio rimboccarsi le maniche, non perdere tempo e fissare gli appuntamenti con le premiere di stagione più attese dei prossimi due mesi, per non perdere nuovi pilot, piccoli capolavori (speriamo) e perché no, anche nuovi flop.
C’è pane per i nostri denti, cari amici appassionati di serie tv, perciò cominciamo: save the date!


7 gennaio NBC
Deception
Sarà probabilmente il nuovo Revenge, la risposta della NBC allo show della Abc, e ciò si evince dal sottotitolo, che ce lo spiattella in faccia senza mezzi termini: ‘To find the true, she’ll become a lie’.
Protagnista Meagan Good (Californication), nel ruolo di Joanna, sulle tracce della miglior amica uccisa misteriosamente.




10 gennaio – NBC
1600 Penn
Jenna Elfman torna in tv, senza il suo Greg, ma al fianco di Bill Pullman, nel ruolo della First Lady della Casa Bianca, disposta a tutto pur di conquistare i figli del marito, in una comedy tutta da ridere.



11 gennaio – Cinemax
Banshee
Tra le più attese, anche la nuova serie di Alan Ball, che dopo Six Feet Under e True Blood, torna sul piccolo schermo con uno show a metà strada tra il comico e il dark, in cui il protagonista, l’ex truffatore Lucas Hood (Alan Starr), si spaccerà per uno sceriffo piuttosto emblematico, in una piccola cittadina amish della Pennsylvania.



14 gennaio – The CW
The Carries Diaries
Ecco uno dei rari casi in cui tocca dire che l’attesa, purtroppo, è finita.
Non ci andrò giù tenera, mi è bastato purtroppo leggere, ahimè, i romanzi: fra un paio di settimane, lo scempio sarà ufficialmente compiuto, e il prequel di Sex and the City, debutterà ufficialmente sul network che ha ormai adottato il genere trash come stile di vita. Carrie, abbi pietà di loro.



21 gennaio - Fox
The Following
Febbrile l’attesa per questa serie, che ha per protagonista il camaleontico Kevin Bacon, qui nei panni dell’ex capo dell’FBI Ryan Hardy, capo di una task force creata per fermare un efferato serial killer arrestato nove anni prima e oggi tornato in libertà.
Nel cast, al fianco di Bacon, Shawn Ashmore e Anna Parisse.
Il titolo è un chiaro richiamo al mondo dei social network, canali attraverso cui l’assassino tenta di diffondere il culto degli omicidi seriali.



30 gennaio - FX
The Americans
Questo drama, creato da Joseph Weisberg (Falling Skyes) e ambientato nell’America degli anni Ottanta, e racconta la storia di Phillip e Elizabeth Jennings interpretati da Matthew Rhys (Brothers and Sisters) e Keri Russell (Felicity) una coppia di spie del KGB sotto copertura negli States.



31 gennaio NBC
Do No Harm                 
Jason Cole è un neurochirurgo stimato che ogni notte si addormenta e si risveglia nei panni di un criminale spietato e pericoloso, Ian Price. Un moderno Dottor Jekyll e Mister Hyde infarcito con un pizzico di Dexter, interpretato da Steven Pasquale (Up All Night).




1 febbraio Netflix
House of Cards 
Ed eccoci alla serie (con al S maiuscola) più attesa del 2013, che ha per protagonisti nientemeno che Kevin Spacey e Robin Wright, diretti nei primi due episodi, da David Fincher (Fight Club), in un drama politico che avrà senza dubbio un forte impatto sul pubblico e la critica.



14 febbraio Abc
Zero Hour
Anthony Edwards (il Dr. Greene in E.R.) torna in tv in un drama avvincente e mistico che ricorda per molti aspetti il Codice Da Vinci, in un susseguirsi di colpi di scena e misteri intricati che confluiscono in un complotto mondiale. Il pilot  è diretto da Pierre Morel.



19 febbraio – The CW
Cult
Matt Davis (The Vampire Diaries) e Jessica Lucas (Melrose Place), due volti noti del piccolo schermo, sono i protagonisti del nuovo mistery drama della CW, in cui Davis interpreta un giornalista investigativo sulle tracce del fratello, scomparso in seguito a strane ossessioni sorte dopo la visione di un programma tv che istiga alla violenza e alla follia omicida.



3 marzo - Abc
Red Widow
Chiuso dopo soli 13 episodi 666 Park Avenue, i grandi capi della Abc, pensano che Red Widow riuscirà a risollevare le sorti del network dopo gli ultimi insuccessi (ultimo in ordine cronologico, purtroppo, Last Resort).
In questa rivisitazione di Weeds, Radha Mitchell (Neighbours) si ritrova, dopo la morte del marito, a dover gestire il traffico di droga ideato dal defunto per mantenere la propria famiglia.



Data da confermare - NBC
Hannibal
Poche notizie, pochi trailer, poche immagini: su Hannibal, nessuno ha il coraggio di pronunciarsi o lasciarsi sfuggire spoiler, per non correre il rischio di rovinare l’attesa. Data ancora da definire per le avventure del nostro caro dottor Lecter.


Data da confermare - Fox
The Goodwins Game
Sitcom che ha per protagonisti tre fratelli che, dopo la morte del padre, dovranno
Esaudire i suoi ultimi desideri per metter mano sull’eredità. In onda prossimamente su Fox.